Anno | 1971 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Nanni Loy |
Attori | Gianni Bonagura, Alberto Sordi, Lino Banfi, Elga Andersen, Antonio Casagrande, Andrea Aureli Giuseppe Anatrelli, Mario Pisu, Tano Cimarosa, Gianfranco Barra, Nazzareno Natale, Michele Gammino, Guido Cerniglia. |
Tag | Da vedere 1971 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,32 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Durante il passaggio della frontiera italiana per trascorrere le vacanze al paese natale, un emigrato viene fermato e imprigionato senza che gli venga fornita alcuna spiegazione. Ha vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Berlino,
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CONSIGLIATO SÌ
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Durante il passaggio della frontiera italiana per trascorrere le vacanze al paese natale, un emigrato viene fermato e imprigionato senza che gli venga fornita alcuna spiegazione. Di disavventura in disavventura, finisce in un manicomio criminale dal quale uscirà finalmente discolpato, ma purtroppo traumatizzato.
DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO disponibile in DVD o BluRay |
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Un geometra italiano trapiantato da anni in Svezia dove svolge una apprezzata attività, decide di tornare in Italia con moglie e figli per far loro conoscere le meraviglie del nostro paese. Fermati alla frontiera, l'uomo viene tratto in arresto senza un apparente motivo e inizierà un lunghissimo calvario. Meraviglioso esempio di cinema di denuncia civile a firma del maestro Loy, [...] Vai alla recensione »
Ho rivisto dopo oltre 40 anni questo ottimo film,una coraggiosa denuncia al sistema giudiziario in Italia,voluto dal noto regista Nanni Loy e dal grandissimo attore Alberto Sordi. Mi sconvolse allora e mi sconvolge ora! Non è cambiato nulla da quando uno di noi ha che fare con la così detta Giustizia! “Niente è mai semplice quando si ha a che fare con la Giustizia”,avverte un detenuto al geometra Giuseppe [...] Vai alla recensione »
Nanni Loy ci racconta il dramma che vivono in tanti, vittime della malagiustizia. Un incubo senza fine, come quello del protagonista Giuseppe Di Noi, imprenditore che lavora da anni in Svezia, ma che rientrato in Italia viene arrestato senza motivo. Passa di carcere in carcere, dove è vittima di soprusi e disavventure varie, finendo in un manicomio criminale.
DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO (IT, 1971) diretto da NANNI LOY. Interpretato da ALBERTO SORDI, ELGA ANDERSEN, LINO BANFI, MICHELE GAMMINO, GIUSEPPE ANATRELLI, GIANFRANCO BARRA, NAZZARENO NATALE, ANDREA AURELI, SILVIO SPACCESI, MARIO BREGA, MARIO PISU Giuseppe Di Noi, geometra romano immigrato in Svezia per lavoro, torna in Italia per le vacanze dopo aver ultimato un importante progetto architettonico [...] Vai alla recensione »
"Detenuto in attesa di giudizio"è un eccelso film di denuncia, non"politico"(nel senso dei fim italiani "ad alto tasso ideologico", diffusi appunto negli anni Settanta e a fine Sessanta, decisamente poco credibili perché poco capaci di incidere realmente sui problemi trattati), ma svolto"politicamente", per riprendere l'intelligente distinzione [...] Vai alla recensione »
Film denuncia del ’71 contro le aberrazioni dell’istituto della custodia cautelare in carcere ispirato da un libro di Luttazzi e dal un lavoro documentaristico di Sanna, realizzato da Loy con i toni tipici della commedia all’italiana e con un Sordi protagonista credibile in un ruolo drammatico ed un cast di ottimi attori professionisti dell’epoca. A distanza di tempo non si comprende se l’obiettivo [...] Vai alla recensione »
Un attore che è doveroso associare a nomi illustri come Ugo Tognazzi,Vittorio Gassman,Marcello Mastroianni è sicuramente senza ombra di dubbio Alberto Sordi. Insieme a questi è uno dei maggiori interpreti della commedia Italiana,ma nel corso della sua carriera ha dimostrato di essere un attore completo ricoprendo anche ruoli drammatici magnificamente (La grande Guerra).
Un attore che è doveroso associare a nomi illustri come Ugo Tognazzi,Vittorio Gassman,Marcello Mastroianni è sicuramente senza ombra di dubbio Alberto Sordi. Insieme a questi è uno dei maggiori interpreti della commedia Italiana,ma nel corso della sua carriera ha dimostrato di essere un attore completo ricoprendo anche ruoli drammatici magnificamente (La grande Guerra).
Una delle battute che più mi ha colpito del film è: "niente è mai semplice quando si ha a che fare con la giustizia, ricordatelo!". La dice ad Giuseppe di Noi, che crede di uscire di lì a poco di prigione, un amico carcerato che dopo che Giuseppe gli dice che deve solamente essere interrogato dal Giudice e che basterà chiarire che la sua carcerazione [...] Vai alla recensione »
In questo film di Nanni Loy, interpretato da un intenso Alberto Sordi, vi sono due piani di lettura che per un miracolo convergono e si sovrappongono e ne fanno un capolavoro della cinematografia italiana: la denuncia particolare dell'ingiusta carcerazione preventiva, che di fatto condannava una persona prima ancora di averla giudicata colpevole, e la colpa che improvvisamente può caderti addosso e [...] Vai alla recensione »
Il film denuncia di Nanni Loy è di un’attualità disarmante. L’Italia nel 2013 è ritenuta un paese incivile per lo stato delle carceri italiane; ed oltre il cinquanta per cento dei detenuti è in attesa di giudizio, come il geometra romano interpretato con maestria da un grandissimo Sordi. Un film violento, senza fronzoli, secondo i canoni stilistici del regista sardo che ha messo in scena la realtà. [...] Vai alla recensione »
Le recensioni qui sotto sono una contraddizione, dicono che il film ...insomma pare che lo apprezzino poi si vergognano a dargli cinque stelle; a suo modo è un capolavoro, un'opera unica; Loy era un grande regista e una grande persona, nessuno come lui sapeva rappresentare il dramma della vita e nel contempo suscitare divertimento, perchè in quello stesso dramma c'era il comico, [...] Vai alla recensione »
che giustizia lenta per il povero giuseppe di noi non aveva ucciso il poveretto inqui lo accusavano la giustizia italiana
La miglior prova di Sordi, libero finalmente dagli stereotipi dell'italiano "simpatica canaglia". Grande film diretto da un Nanni Loy in stato di grazia. Purtroppo non si ride nè si sorride: il tema è drammatico e l'angoscia prende allo stomaco. Mi sembra più che giusto che si introduca la responsabilità civile dei giudici.
Ricorre spesso, nei film di sordi di quel periodo una visione futuristica impressionante, in questo caso l'amara e drammatica denuncia sociale è già realtà, e che dire di: "tutti dentro" o "finchè c'è guerra c'è speranza" solo per fare due esempi, il primo anticipa clamorosamente "mani pulite" nel secondo i riferimenti [...] Vai alla recensione »
Questa frase presa in prestito sintetizza il mio commento positivo. Condivido le lodi finora espresse per questo film. Esperta regìa, interpretazione superlativa di Alberto Sordi, sceneggiatura realistica e coinvolgente, ottimi caratteristi e comprimari, belle musiche, perfettamente inserite nell'atmosfera delle scene.