Nick mano fredda

...alla sua ultima fuga, lo porteranno via in auto... colpito a morte, con quel suo sorrisetto da faccia da schiaffi... mentre le ruote dell'auto schiacceranno gli occhiali del Boss sparafucile che ha perso mentre  stava per essere strangolato da Dragline ... si infrange così per sempre quella fredda linea tra potere autoritario è l'umanità, rappresentata [...] Vai alla recensione »

Nick è un ex soldato pluridecorato, ma che per il proprio carattere ribelle e indomabile, si è trovato a commettere qualche reato e pertanto è stato condannato ai lavori forzati. Anche nelle ristrettezze del carcere, manterrà tale atteggiamento, nonchè un sorriso che sa tanto di angelo ribelle. Un sorriso impareggiabile che manterrà fino alla fine.

Nick mano fredda è uno di quei film che,alla fine,lasciano l'amaro in bocca.la tragica vicenda personale e umana di Nick,una persona molto intelligente ma insofferente a qualsiasi tipo di regolamento e desideroso di libertà ad ogni costo,fa capire come sia inutile e pericolosa la ribellione e come risulti più semplice,invece,assoggettarsi ad una semplice vita di routine.

bello

Visto in prima, l'anno di uscita. Antesignano di molti film sulla pena detentiva, non lo é per l'asociale Nick, disegnato, tuttavia, con eccellente prova, da un Paul Newman in gran forma. La stampa di allora provò una critica distruttiva, descrivendo gli eventi come se si fossero svolti in un'ipotetica, quanto irreale, prigione. Troppo presto, per un'Italia che disconosceva certo ambiente carcerario [...] Vai alla recensione »

Film del 1968 che rispecchia quel periodo col personaggio di Nick, giovane e ribelle, bello e dannato. Arrestato perchè trovato in strada ubriaco che distruggeva i parchimetri, deve farsi "solo" due anni in un carcere che a differenza di tanti altri narrati in vari film,appare tranquillo. Ma egli tenta la fuga per ben tre volte, fino a lasciarci la pelle.

Un Paul Newman in ottima forma dà vita al personaggio di Nick, un pò strampalato, un pò che non si sa cosa voglia dalla vita. Con una mamma improbabile e una famiglia inesistente che lo molla appena può, è inevitabile perdere i riferimenti e finire in gattabuia. Ed è proprio nella gattabuia che capisce, dopo essere stato decorato sotto le armi, quanto chi comanda sono proprio le persone meno adatte. [...] Vai alla recensione »