The Reunion

Film 2013 | Drammatico, +13 90 min.

Titolo originaleÅterträffen
Anno2013
GenereDrammatico,
ProduzioneSvezia
Durata90 minuti
Regia diAnna Odell
AttoriAnna Odell, Anders Berg, David Nordström (II), Erik Ehn, Fredrik Meyer Kamila Benhamza, Lena Mossegård.
Uscitagiovedì 25 ottobre 2018
TagDa vedere 2013
DistribuzioneTycoon Distribution
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,37 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Anna Odell. Un film Da vedere 2013 con Anna Odell, Anders Berg, David Nordström (II), Erik Ehn, Fredrik Meyer. Cast completo Titolo originale: Återträffen. Genere Drammatico, - Svezia, 2013, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 25 ottobre 2018 distribuito da Tycoon Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,37 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 12 novembre 2018

Una riunione di ex-compagni di scuola: Anna Odell, nei panni di se stessa, arriva tardi alla cena. Ma le sue parole e accuse sono di fuoco. In Italia al Box Office The Reunion ha incassato 27,7 mila euro .

Consigliato sì!
3,37/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,24
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera prima impressionante e singolare, che apre su una cena tra vecchi compagni di classe per farsi riflessione sulle relazioni sociali .
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 23 ottobre 2018
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 23 ottobre 2018

Anna Odell, artista e regista svedese, scopre che i vecchi compagni di scuola hanno organizzato una riunione dopo vent'anni e non l'hanno invitata. Perché? La questione agita e interroga l'autrice, outsider della classe, che decide di farne un film. Un film che risponde alla domanda e alterna due parti distinte, due livelli di fiction che si corrispondono e completano. Un progetto che immagina nel primo atto quello che sarebbe potuto accadere se Anna fosse stata invitata e pratica nel secondo un esercizio sperimentale: Anna invita a casa sua i compagni, interpretati da attori, per vedere il film insieme e registrare le loro reazioni. Il secondo asse finzionale espone poi le complicazioni a cui la regista deve fare fronte a seconda del consenso o del rifiuto dei compagni davanti al suo invito.

Tra documentario e fiction, il progetto di Anna Odell affonda nella vita reale, nella vita di una donna che desidera discutere del passato tra adulti per potere finalmente voltare pagina e superare il trauma di un'infanzia vessata.

The Reunion non è però un regolamento di conti e nemmeno una terapia di gruppo, ancora meno un documentario classico sul bullismo. The Reunion è un film singolare, improbabile e curioso che apre su una cena di vecchi compagni di classe che indossano la propria maschera sociale e sfoderano larghi sorrisi, rivelando nell'interazione le rispettive personalità.

Sopraggiungendo non invitata, Anna Odell, che interpreta se stessa, indispone l'assemblea che fa fronte comune alla sua intrusione. Ma vent'anni dopo, Anna non ci sta e rivendica progressivamente le ragioni che l'hanno condotta al loro cospetto. Nessuno sembra avere voglia di ascoltarla e la condanna è collettiva, più severa e crudele del disprezzo. Recriminazione dopo recriminazione, gli animi si scaldano fino all'espulsione violenta di Anna dal gruppo e dal locale da parte di una brigata meschina incapace di intenderla. Anna Odell è folle? Questa è certamente la domanda che si sono posti i suoi ex camerati quando la regista li ha chiamati, convocati e inchiodati alle proprie responsabilità e davanti al suo film.

Pur evocando al principio Festen - Festa in famiglia e Carrie - Lo sguardo di Satana, di cui replica la teatralità e la tensione pronta a esplodere in faccia allo spettatore, The Reunion offre qualcosa di meglio di un racconto vendicativo, qualcosa di più graffiante: la verità. Bulli, carnefici o testimoni ignavi, l'autrice li interroga misurata e coinvolta sul suo divano. Cosa pensano oggi del comportamento tenuto sui banchi di scuola?

Anna Odell risale il tempo e assume un punto di vista nuovo su un fenomeno che oggi più di ieri preoccupa le autorità scolastiche, dando prova di coraggio, incoscienza, abnegazione, perversione, violenza, verso se stessa e verso gli altri. Quei persecutori 'cresciuti' e inseguiti fino sotto casa e sul posto di lavoro. Una delle migliori idee del film è precisamente quella di non presentarsi mai in maniera artificialmente positiva, confondendo il pubblico. Quando una compagna risponde ad Anna che in fondo si meritava quello che le è successo, un dubbio assale lo spettatore. Di nuovo, Anna Odell è folle? Se lo è chiesto anche la Svezia davanti a un altro progetto artistico e controverso in cui l'artista, ritornando sugli anni della sua depressione, si fece passare per una malata di mente fino a farsi internare per ventiquattro ore. Questo spiega in parte il disagio evidente dei compagni a incrociarne di nuovo il cammino.

Nondimeno, superando il complesso di 'fino a che punto è lecito spingersi in nome dell'arte', la regista torchia le strutture del potere e rivela gli effetti del gruppo sulla vittima. Effetti immediati che persistono nella vita adulta limitando le potenzialità di realizzazione personale, sociale e lavorativa dell'individuo. Lasciando il dubbio su cosa è vero e cosa è ricostruito, tra licenza artistica e verità, Anna Odell realizza un puzzle, un film completamente suonato che sbatte in faccia a ex adolescenti spacconi la loro brutalità, la loro violenza e le loro meschine dinamiche psicologiche che diffamavano, screditavano ed escludevano socialmente. Il terrore del debutto cede il posto all'amarezza dell'epilogo. La scuola è mai veramente finita? Niente negli scambi tra Anna e compagni consola e ripara. La violenza persiste e nessuno è guarito. Anna Odell non è folle, probabilmente lo è meno degli altri, accoccolata sul tetto della scuola e al di sopra finalmente del suo dolore. Anna Odell è una voce singolare che non ha paura di superare i limiti ed esacerbare i suoi sentimenti, firmando un'opera prima impressionante.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 21 ottobre 2018
cardclau

Anna Odell, la regista del film The Reunion, va forse al di là delle sue intenzioni, e sollevando il velo, e un vespaio, sul bullismo degli anni di scuola nella Svezia di vent’anni fa, getta in realtà una luce per tentare di comprendere le atrocità che una parte dell’essere umano commette, messo nelle condizioni di farle (con agiti appropriati), a carico dell’altra, [...] Vai alla recensione »

martedì 3 agosto 2021
NeriMarcoré

Film molto particolare: ti spedisce in una situazione che tutti conosciamo o abbiamo vissuto, facendoti pensare che sai già come andrà a finire, e poi ti manipola, attraverso lo sguardo indagatore della protagonista. L'ho rivisto si recente dopo tanto tempo, e si cade sempre nei tranelli che tende: il cinema nordico riesce a non deludere quasi mai, sempre originale negli sguardi.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 10 novembre 2018
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Venti anni dopo, la riunione di V classe. L'incubo che ha tenuto i peggiori di noi lontani da Facebook (mi stavano antipatici allora, perché rinnovare la noia?). Un bel locale, la tavola apparecchiata, i saluti, i primi bicchieri. Si alza Anna Odell - regista, sceneggiatrice, nonché artista concettuale - per denunciare il bullismo dei compagni di allora.

venerdì 26 ottobre 2018
Donald Clarke
Irish Times

In questo film l'artista svedese Anna Odell mette in scena due diverse versioni di se stessa, con una scelta il cui narcisismo è compensato dalla grande fantasia e incisività. Si comincia con una riunione di studenti la cui atmosfera di costante minaccia ricorda quella di Festen di Thomas Vinterberg. Qui incontriamo la prima Anna Odell, furiosa nell'accusare i compagni per le umiliazioni che le hanno [...] Vai alla recensione »

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