Anno | 2004 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Davide Ferrario |
Attori | Luciana Littizzetto, Dino Abbrescia, Neri Marcorè, Donatella Finocchiaro, Fabio Troiano Mia Benedetta, Lidia Biondi, Alessandro Adriano, Pasquale Bonarota, Enrico Ceva, Luca Di Prospero, Luca Ferrero, Gabriele Goria, Michele Nani, Simona Nasi, Cristina Odasso, Romana Olivetti, Germana Pasquero, Cecilia Salmé, Zoe Tavarelli, Francesca Vettori, Dario Leone (II). |
Uscita | venerdì 8 ottobre 2004 |
MYmonetro | 2,51 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 settembre 2016
Torna al cinema la Littizzetto e convince, supportata dalla regia di Davide Ferrario e dal libro di Margherita Oggero "La collega tatuata" e affiancata da Neri Marcorè, con una commedia tra il rosa e il giallo ambientata nella sua Torino. In Italia al Box Office Se devo essere sincera ha incassato 1,4 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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La noia di una vita un po' troppo abitudinaria dell'insegnante Adelaide
viene spezzata dall'omicidio di una collega. Inizia infatti a seguire
le indagini e anche a cedere alle lusinghe del commissario che le
conduce. Quando il quadro del giallo si comporrà, anche la crisi matrimoniale di
Adelaide si ricomporrà.
Il nuovo film di Davide Ferrario (Dopo mezzanotte) è una commedia tra
il comico e il giallo, ambientata a Torino, con protagonista una
Littizzetto, finalmente a suo agio con il cinema. Commedia divertente e
mai sopra le righe, una regia attenta, ironica e divertita. Un
prodotto medio di buona fattura che se non rimarrà negli annali della
storia del cinema italiano, avrà però fatto trascorrere qualche ora
lieta.
Liberamente tratto da La collega tatuata di Margherita Oggero.
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Protagonista del film è una professoressa di un liceo (Littizzetto) la quale , appassionata da sempre di romanzi gialli, decide di investigare sull'omicidio di una collega. Nonostante le iniziali incomprensioni con il commissario di polizia (Marcorè), riuscirà a collaborare con lui nelle indagini. Di questo film più che la trama in sè, piuttosto scarna dal punto [...] Vai alla recensione »
E' un po' lento, ma il tocco femminile non manca. E' un buon film, intelligente ed ironico.
Non sarebbe propriamente "nelle corde" di un regista come Davide Ferrario - per quando per lo meno ci ha fatto sinora conoscere delle sue corde: più inclini al "serio" che non al "leggero" - una commedia sofisticata come è questo Se devo essere sincera. Ma il risultato è elegante e inappuntabile, semmai a cercare il pelo nell'uovo più professionale che appassionato.
Quattro anni dopo Ravanello pallido, Luciana Littizzetto torna al cinema diretta da Davide Ferrario, con cui aveva debuttato nel 97 (Tutti giù per terra). È la stessa irriverente comica, dal glorioso curriculum televisivo (Mai dire gol, Mai dire domenica) e librario (Sola come un gambo di sedano, La principessa sul pisello) a raccontarci trama e atmosfere del film: «È una storia d’amore con venature [...] Vai alla recensione »
Marito raffreddato da anni di matrimonio o tenebroso commissario-enologo? Le scelte di cuore della professoressa Luciana Littizzetto si sciolgono all’ombra di un giallo pretestuoso il giusto (chi ha ucciso la bella, antipatica e ricca collega dell’insegnante?). Rimane un po’ bloccato invece l’umorismo dell’attrice e scrittrice torinese, qui in surplace nella nevrosi della velocità di dizione, quasi [...] Vai alla recensione »
Un applauso a Davide Ferrario: accettando di dirigere un film “su commissione”, già scritto addosso a Luciana Littizetto, ha fatto quello che troppi nostri autori (?) schizzinosi si vietano per principio. Un applauso e una tirata d’orecchi perché dal regista di Dopo mezzanotte era lecito aspettarsi altro. Più inventiva nello sfruttare la comicità e la simpatia dei protagonisti.
Luciana Littizzetto è un vulcano in piena attività. Ogni suo intervento, televisivo, teatrale, letterario è un esercizio di comicità dirompente e spiazzante. Eppure al cinema tutto questo non aveva funzionato. Qualche apparizione, un paio di ruoli più importanti con Lucio Pellegrini in E allora Mambo! e Tandem, poi Ravanello pallido diretto da Costantini e scritto dalla Littizzetto per il suo ruolo [...] Vai alla recensione »
Chi ha visto Dopo mezzanotte rimanendone suggestionato non dovrebbe lasciarsi sfuggire Se devo essere sincera... Non tanto perché il secondo valga il primo, quanto per lo stralunato corto circuito che divampa nelle insistite inquadrature di Ferrario sulla Mole Antonelliana, sui tetti di Torino, sulle vedute dall’alto di una città che il regista bergamasco ama come un figlio d’adozione.
Un modo diverso di sorridere, commedia di tipo nordico per l'uso discreto dell'umorismo, lievemente surreale e adatto allo stile di Luciana Litizzetto in veste di professoressa torinese. Una collega è assassinata, il commissario (Marcoré) inizia le sue indagini e, proprio come nell'intreccio della Donna della domenica di Fruttero e Lucentini (più Comencini) la corteggia.