Questi fantasmi

Coppia napoletana in bolletta, Pasquale Lojacono e la moglie Maria vanno a stare in una grande casa in cui non è dovuto nessun affitto perché, vuole la leggenda, abitata dallo spettro di un nobile spagnolo macchiatosi dell'omicidio di una suora amata. Una sera, il benestante Alfredo, da sempre spasimante di Maria, deve nascondersi in fretta nell'armadio della tetra abitazione, venendo così scambiato da Pasquale per il tormentato fantasma che gli fa dono di un mucchio di banconote. Da qui una serie di equivoci che porteranno a incredibili conseguenze.
Dalla sua commedia "Questi fantasmi!" (1945), Eduardo De Filippo trasse un film per il cinema interpretato da Renato Rascel (1954) e uno per la televisione (1962), questa terza riduzione vede il finale originale ampiamente modificato nella sceneggiatura a cui mise mano il drammaturgo insieme a Adriano Baracco, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tonino Guerra e allo stesso regista. Collaboratori tecnici di prim'ordine, una coppia di attori di successo e conclamata bravura non bastano, tuttavia, a rendere merito al testo di Eduardo, riveduto e corretto su misura di una produzione che sembra guardare soltanto al botteghino. Confezionata per la moglie-diva dal produttore Carlo Ponti, la pellicola indulge, infatti, a un linguaggio da farsa grossolana in cui si sprecano momenti di stanca napoletanità, passaggi a vuoto, duetti attoriali fuori fuoco, forse per eccessiva sicurezza dei mezzi espressivi: una Loren rivista e un Gassman a briglia sciolta appesantiscono una commedia che scivola nella notazione di costume spicciola anche nei caratteri di contorno, si pensi al portiere truffaldino di Giuffré oppure all'amante ricco e cieco di Adorf.
Solido e preciso narratore del cinema italiano, con titoli di grande importanza all'attivo, Renato Castellani non rivela il proprio talento, limitandosi a dirigere le entrate e le uscite di scena dei due grandi attori, insieme per la prima e unica volta delle loro lunghe carriere. Legnoso anche in certi passaggi del montaggio, Questi fantasmi offre al pubblico uno spettacolo stanco, soltanto a tratti ravvivato dal testo originale o dal lavoro di Tonino Delli Colli, in grado di sopperire con le luci alla mancanza di una reale orchestrazione: i momenti di divertita suspense in cui i supposti fantasmi appaiono ai vivi funzionano più per la fotografia che per la regia in senso stretto.
Nel finale scozzese, Marcello Mastroianni compare nel cammeo di un fantasma senza testa che dimostra di apprezzare non poco il posteriore della Loren. Musiche di Luis Enríquez Bacalov. Distribuito in America con il titolo Ghosts, Italian Style. 