Al pubblico di oggigiorno il suo nome non dice niente. Ma verso la metà degli Anni Settanta, il nome di Anna Melita era legato a quel tipo di cinema italiano disimpegnato e di facile presa sul pubblico per la particolare violenza che veniva mostrata e per le scene scollacciate. È stata una fantastica attrice di secondo piano, una creatura affascinante e misteriosa, non giovanissima certo, ma che ha saputo inserirsi nella filmografia di allora con particolare bravura e in modo assai convincente.
L'esordio con Paolo il caldo
Comincia a recitare nel film di Marco Vicario Paolo il caldo. È il 1973 e, giovanissima e bellissima, la Melita si trova a lavorare accanto ai più grandi nomi del panorama cinematografico italiano: Giancarlo Giannini, Adriana Asti, Rossana Podestà, Vittorio Caprioli, Ornella Muti, Gastone Moschin, Mario Pisu, Oreste Lionello, Femi Benussi, Barbara Bach e Orchidea De Santis. Un debutto eccellente quindi, cui faranno seguito pellicole ricche di nudità femminili come Prigione di donne (1974), La rivolta delle gladiatrici (1974) e La cameriera (1974). Sempre nel 1974, la regista Lina Wertmüller la inserirà in una delle sue pellicole di maggior successo: Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, dove ritroverà Giancarlo Giannini, ma avrà anche l'occasione di lavorare accanto a Mariangela Melato ed Eros Pagni.
La carriera nelle commedie sexy
Come suddetto, la Melita è particolarmente adatta per le commedie sexy all'italiana, dove però non è mai protagonista, ma si limita ad aggirarsi per i corridoi delle case o delle scuole: da Classe mista (1976) ai film con Edwige Fenech - fra i quali spiccano Il vizio di famiglia (1975) e La vergine, il toro e il capricorno (1977) -. Ha la fortuna di recitare con Terence Stamp e Marcello Mastroianni in Divina creatura (1975), passando poi al poliziesco di casa nostra Squadra antiscippo (1976). È poi con Aldo Fabrizi ne Il ginecologo della mutua (1977) e comincerà anche a lavorare nei nazi-porno movies come Casa privata per le SS (1977). La sua carriera dura pochissimo, solo quattro anni. Gli ultimi due film sono infatti girati nel 1978: I figli non si toccano e Figlio mio, sono innocente.