A marzo lui l'aveva ritratta in un murale a New York
NEW YORK, 19 LUG - Il suo volto da dietro le sbarre
era apparso sui muri di New York grazie a uno stencil del più
celebre degli artisti di strada, l'elusivo Banksy, con tanto di
tacche che segnavano i suoi giorni di detenzione. Ora una
lettera dal carcere dell'artista e giornalista turco-curda Zerha
Dogan, la protagonista del murale che in marzo ha attirato sul
suo caso gli occhi del mondo, è stata pubblicata dal writer
britannico sul suo profilo Instagram.
"Questo messaggio è illegale", scrive Zerha che è stata
imprigionata nel 2016 per aver dipinto una immagine della
distruzione della città a maggioranza curda di Nusaybin da parte
delle forze di Ankara. L'artista era stata arrestata per
"appartenenza a organizzazioni illegale" - il PKK - e per
"propaganda a favore di quella organizzazione".
La notizia del murale aveva raggiunto Zerha in carcere: "Mi
ha ha dato determinazione e coraggio", scrive la prigioniera. "I
miei dipinti adesso hanno raggiunto la loro missione di mostrare
le atrocità".
(ANSA)