Glamour e sexy, Eva Longoria è la vedette radiosa e burlesca di Hot & Brothered, serie comedy in onda da oggi su Premium Joi.
di Marzia Gandolfi
Bellezza straordinaria, Eva Longoria è diventata famosa interpretando una donna ordinaria tra donne ordinarie. Casalinghe upper-class che denunciano le crepe della loro 'perfetta' realizzazione sociale.
Nessuno avrebbe scommesso all'inizio sulle Desperate Housewives di Marc Cherry, una serie televisiva abitata da quattro amiche californiane. Perché, diversamente dalle altrettanto celebri colleghe newyorkesi (Sex and the City), le casalinghe disperate hanno aderito alla tradizione sociale, sposandosi presto ed esaurendo la loro esistenza dentro le mura domestiche.
Personaggi così convenzionali da apparire a priori poco interessanti. Ma Marc Cherry rimette mano ai grandi stereotipi del modello di vita borghese della donna americana, li aggiorna al gusto contemporaneo e li incarna in un cast di attrici sbalorditive. Nel quartiere residenziale e immaginario di Wisteria Lane, Eva è la più giovane delle amiche. Bruna, capricciosa e latina tradisce il consorte con un giardiniere minorenne e confessa subito che dietro il paravento della rispettabilità si nascondono dei segreti, non sempre confessabili.
Se ieri governava sul focolare domestico, gestendo il reddito del marito e riconoscendo di non avere nessuna vocazione per il lavoro che non fosse sfilare sulle passerelle, oggi è la star di una telenovela dentro una telenovela.
Regina in bigodini sul set di Hot & Brothered, Eva Longoria è il cuore latino della nuova comedy serie in onda su Premium Joi, dove la realtà non ha davvero niente da invidiare alla finzione.
Dietro le quinte di una soap, l'attrice ritorna in primo piano nei panni di Ana Sofia Calderon, diva radiosa del piccolo schermo almeno fino al giorno in cui riappare l'ex marito, Xavier Castillo, attore seduttore e ingombrante che la oscura. Ana dovrà imparare a gestire il proprio ego, le sue nevrosi e quelle dei suoi colleghi. Nessuna meglio di lei per omaggiare le soap opera latine, colorate, gioiose, eccessive. Perché Eva Longoria, di origine messicana, interpreta credibilmente i codici della telenovela, traducendone la grammatica sentimentale, l'instabilità emotiva, l'umore cangiante, i caratteri stereotipati, l'eros trasgressivo.
Nata in Texas, a due passi dal confine messicano, e cresciuta in un ranch, ha la bellezza felina di una donna niente affatto disperata. Ambasciatrice di associazioni che lottano contro il cancro, la povertà e il razzismo, attivista accesa e modella malgrado la bassa statura, l'attrice compensa i centimetri con profondi occhi neri. Occhi che accendono il feuilleton. Occhi grandi di ragazza che sopravvive alla domesticità, dissipando economia e sentimento.
Vita impetuosa fuori e dentro lo schermo, Eva sembra vivere alla maniera delle sue eroine televisive che hanno bisogno di essere rassicurate sul loro potere di seduzione. Potere che domina quasi sempre la loro condotta.
Glamour e iper-fashion dietro lo smokey eye nero e intenso, che 'sfuma' come mariti ed ex mariti, la diva non si accontenta di incarnare lo charme latino in televisione investendo nel cinema che pratica tuttavia senza troppa convinzione e nessuna (almeno fino ad oggi) buona occasione (The Sentinel, Lo spaccacuori, Cristiada, The Baytown Outlaws, A Dark Truth).
Donna di carattere e principi ha appoggiato Obama, di cui aprì la convention democratica a Charlotte nel 2012, e lottato a fianco delle donne latine, producendo una serie al femminile sulle colf messicane impiegate nelle grandi ville di Beverly Hills (Devious Maids - Panni sporchi a Beverly Hills). Nel wasp noir o nella romantic comedy, Eva Longoria conferma la sua cifra: eroina domestica ma non addomesticata da romanzo rosa, in cui consuma la vita adulterata delle sue protagoniste. Sempre in agguato sulla soglia. Sulla soglia delle case di Wisteria Lane o sul set di una telenovela.