Advertisement
Il cinema in movimento

Con Manet: Ritratti di vita il museo arriva al cinema.
di Roy Menarini

In foto il quadro La ferrovia (Le chemin de fer) di Édouard Manet.

lunedì 8 aprile 2013 - Focus

Che cosa è Il cinema in movimento? Una rubrica dedicata alle trasformazioni del cinema nell'epoca dei new media e alle riflessioni che si possono trarre dalle novità in atto.

L'uscita in sala del film - è giusto chiamarlo ancora così? - Manet: Ritratti di vita non può che accendere una lampadina nella testa di tutti gli appassionati di storia del cinema. In questa fase di trasformazioni radicali, talmente rapide che questa rubrica cerca appunto di darne conto e proporre delle interpretazioni "in diretta", abbiamo ripetuto più volte che il sistema industriale, distributivo ed espositivo del cinema sembra agire come all'epoca del cinema primitivo. Di fronte a nuove forme mediali, nel nostro caso il digitale e la parcellizzazione dell'audience, il sistema di oggi, così come quelli di oltre un secolo fa, prende le misure, annusa l'ambiente, testa il pubblico, ne cerca di nuovo. Due i principali obiettivi: sfruttare al meglio le tecnologie digitali di proiezione su supporto dati o via satellite; e variare la programmazione nei giorni feriali, quelli dove più si sente la crisi delle sale. In questi mesi, dunque, abbiamo assistito a riproposizione di cult movies o altri film della storia del cinema (e in queste ore tocca anche a Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, restaurato dalla Cineteca di Bologna), a concerti rock del passato o a eventi in diretta live, dal balletto all'opera lirica. La proposta di una visita al Museo riconferma il legame intimo tra esposizione e cinema, essendo stato quest'ultimo in fondo un figlio della modernità, del progresso tecnologico e delle fiere universali. Ma ora il cinema è entrato nel museo, nel senso che da anni viene esposto, conservato e riproposto anche dai musei, oltre che dalle Cineteche. La storia stessa del cinema è diventata percorso museale ed espositivo, si pensi al Museo del Cinema di Torino. E il repertorio cinematografico nutre da tempo le arti contemporanee, grazie ai gesti eclettici e allusivi di artisti come Douglas Gordon, Matthew Barney o Steve McQueen, solo per citare i più noti.

Stavolta si inverte - nuovamente - la direzione. Il pubblico visiterà virtualmente la Royal Academy of Arts di Londra, e in particolare verrà edotta a proposito della gigantesca mostra di Manet che ne viene ospitata. Le suggestioni non si contano, non solo pensando a Une visite au Louvre di Straub e Huillet o Arca russa di Sokurov, ma anche all'idea - quasi da fratelli Lumière - che il cinema torni a supplire alla lontananza fisica. A cavallo tra '800 e '900, le vedute del cinema primitivo, proponendo agli spettatori le immagini delle cascate del Niagara o la vita urbana delle principali capitali del mondo, permettevano al pubblico di osservare il mondo senza (poter) viaggiare. Poi l'epoca del turismo di massa pareva aver annullato questo effetto, e la civiltà del viaggio low cost aver depotenziato per sempre anche il cinema di avventura ed esotico. Oggi - pur nella fascia colta del visitatore di musei, e forse in epoca di risparmi e crisi economica - il cinema riprende il ruolo di vicario dell'esperienza culturale e di viaggio. Non abbiamo ancora visto niente.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati