Il giorno d'apertura
Sembra tutto pronto per la partenza. Udine si riempie di colori, manifesti pop art e bancarelle di prodotti artigianali portati direttamente dall'oriente. All'entrata del cinema Visionario spicca la scritta "Far East Film", illuminata a dovere per risplendere e attirare l'attenzione dei passanti. Così come non si può notare l'allegro autobus verde che farà da navetta tra il centro storico e i luoghi delle proiezioni. Non manca infine la veste vintage e briosa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, cambiato d'abito e stile per rendere omaggio alle tradizioni asiatiche, ai simboli più popolari delle terre nipponiche e al gusto culturale dell'estremo oriente. Il teatro si prepara così ad accogliere stasera i primi titoli della nuova edizione del Feff, il thai action movie Ong Bak 2, dove ritroveremo Tony Jaa, degno erede di Bruce Lee, a combattere con gli assassini dei genitori, e la commedia nera Crazy Racer, sguardo ironico sulle contraddizioni dell'economia frenetica cinese. I direttori artistici Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche presentano un'edizione da record, non solo per il gran numero di film in programma, tutti premiere (1 mondiale, 20 internazionali e 35 europee) ma anche per la grande varietà delle pellicole che vedremo: straordinari successi al botteghino, storie commoventi e drammatiche che si mescolano a intrecci umoristici, esordi eccellenti e una predilezione per gli horror, quest'anno provenienti soprattutto dalla Thailandia.
Una giornata dedicata alle donne
Il calendario degli appuntamenti con il cinema orientale continua sabato 25 aprile, giornata di festa per l'Italia e immancabile occasione per scoprire nuovi aspetti sociali di paesi molto lontani dalla nostra cultura occidentale. Al Visionario inizia la mattina presto la rassegna dei film televisivi di Ann Hui (Dragon, Tiger, Panther, Social Worker: Ah Sze, CID: Murder, Social Worker: Boy), con una galleria di personaggi presi dalla vita quotidiana, uno schedario appassionato di tipi umani, 'ordinary heroes' rappresentati con grande raffinatezza stilistica; difficile non apprezzare il lavoro di questa regista di Hong Kong, formatasi nel periodo di grandi sperimentazioni artistiche della New Wave degli anni Settanta.
Parallelamente al focus su Ann Hui, il teatro fa vedere da subito un piccolo film indonesiano ad episodi, Chants of Lotus, vittima in patria di una forte censura che ha tolto molte scene della pellicola. Il Far East lo propone al pubblico nella versione integrale, rendendo l'evento un'occasione per riflettere sulla libertà di pensiero e sulle difficoltà dell'espressione cinematografica. Segue poi la commedia drammatica Cape No. 7, film che ha sbancato il botteghino delle sale di Taiwan, e una coppia di lavori dedicati alle donne, All About Women, un mix di comicità e romanticismo, e One Million Yen Girl, road movie atipico che, snobbando gli stilemi statunitensi alla Thelma e Louise, racconta il viaggio di una ragazza in fuga da amici, parenti e qualsiasi essere umano. La sua destinazione? Una casetta isolata dal mondo, dove vivere da sola per il resto della vita. Dai sogni bizzarri di questa giovane protagonista femminile si passa a quelli altrettanto stralunati del 'brutto anatroccolo' di belle speranze di The Handsome Suit per poi cambiare rotta, abbandonare la commedia e proseguire verso Hong Kong, dove si consumano gli intrighi del thriller The Beast Stalker. La giornata si conclude con l'eroina femminile di Chocolate, la risposta tailandese ai film di Tarantino, dove una straordinaria JeeJa Yanin si diletterà in combattimenti spettacolari senza precedenti.
Road movies, commedie romantiche e blockbuster imperdibili
Il fine settimana termina domenica 26, tra altri curiosi lavori televisivi di Ann Hui (ICAC: Homeward Bound, ICAC: Black and White e ICAC: A Man) e una buona offerta variegata di titoli che spaziano dalla commedia leggera al dramma sentimentale, amori omosessuali e nuovi emozionanti viaggi on the road. La mattina propone Life is Cool, girato con la tecnica del live action, ispirato al cinema dell'americano Richard Linklater, e The Rainbow Troops, tratto dal romanzo omonimo di Andrea Hirata, divenuto il più grande successo cinematografico dell'ultimo decennio in Indonesia. Ma l'attenzione della giornata si concentra soprattutto su If You Are The One di Feng Xiaogang, affezionato ospite del Feff e uno dei più prolifici registi cinesi di nuova generazione, questa volta ideatore di una storia romantica costruita su due solitudini che si incontrano, stravolgendo il corso della vita di entrambi.
Cambiando totalmente genere e raggiungendo un'insolita combinazione di umorismo e dramma, il Feff propone la visione di Fish Story di Nakamura Yoshihiro, l'equivalente giapponese di M. Night Shyamalan, incentrato su una canzone punk dai poteri 'magici'. Si prosegue poi con Frozen Flower che guarda alla libertà sessuale, facendo un salto nel passato della dinastia Koryo e Instant Swamp di Miki Satoshi, uno dei più amati dal pubblico del Feff, nuovamente alle prese con un road movie che sembra essere la naturale continuazione del precedente Adrift in Tokyo, tra le singolari abitudini della protagonista (in 'permanent vacation' con una valigia sporchissima) e quelle eccentriche dei personaggi di contorno. Infine il film di mezzanotte, Somtum, una sorta di Braccio di ferro tailandese, dove si combatte con i peperoncini, la pozione magica contiene tutte le spezie più piccanti e una piccola ragazza stende i bruti a colpi di papaya fresca.