Titolo originale | Neui yan fau pui |
Anno | 2008 |
Genere | Commedia |
Produzione | Cina |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Tsui Hark |
Attori | Zhou Xun, Lun-Mei Gwei, Yuqi Zhang, Stephen Fung, Alex Fong Eddie Peng, Godfrey Gao, Chang Shen. |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento martedì 21 aprile 2009
Tre storie: Ou Fanfan è una ricercatrice, sentimentalmente sfortunata, che scopre la formula magica per far cadere gli uomini ai suoi piedi. Lu Tang è, invece, una manager che ha il problema opposto. Ling Tie è la scatenata dagli amori virtuali.
CONSIGLIATO N.D.
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All About Women dimostra quanto si può andare lontano con una sintesi di fascino cinese contemporaneo e di eleganza filmica hongkonghese. È sempre affascinante vedere un grande regista come Tsui in un'evoluzione che, dalle prime commedie di rottura delle convenzioni di genere, a Hong Kong negli anni Ottanta, passando attraverso una reinvenzione di thriller e film di fantasmi di fine anni Ottanta e inizio Novanta, arriva fino all'attuale ridefinizione della sua energia e della sua visione in un confronto intenso, demenziale e maniacale con la cultura pop cinese dell'inizio del XXI secolo. La sceneggiatura del suo nuovo film è il risultato di un'importante collaborazione tra Tsui e lo scrittore e regista coreano Kwak Jae-yong, la cui commedia di successo My Sassy Girl è stata presentata al Far East Film 2002.
All About Women si concentra su tre straordinarie star del cinema: Zhou Xun, la più grande attrice giovane della Cina (presente al Far East Film 2009 anche con The Equation Of Love And Death) ricopre il ruolo di Ou Fanfan, ricercatrice medica in una clinica di Pechino. Nascosta dietro occhiali spessissimi, e la pettinatura e il guardaroba più scialbi che si possano immaginare, Fanfan è una brillante giovane ricercatrice ossessionata dall'amore, terribilmente goffa, che si paralizza al solo tocco di un uomo, perfino sulla pista da ballo (la sua auto-diagnosi è "sclerosi selettiva"). Portata da una certa disperazione sentimentale a fare esperimenti con i feromoni, scopre una formula magica che, attraverso piccoli cerotti che lei si applica sul corpo, trasforma gli uomini in amanti disponibili e famelici. Lu Tang, la seconda del trio, non ha bisogno di alcun tipo di supporto farmacologico. Interpretata da Kitty Zhang, eccezionale giovane attrice della Cina continentale (diventata famosa grazie a CJ7 di Stephen Chow), con la sua impareggiabile bellezza lei stende sul colpo tutti gli uomini, che si infiammano non appena vengono sfiorati da una delle sue occhiate ardenti.
Ciò le crea non pochi problemi sul lavoro poiché, essendo una manager di alto livello in una società di investimenti tecnologici, vorrebbe essere apprezzata più per la sua bravura che per il suo aspetto. La diva numero tre è Guey Lun-mei, rubacuori di Taiwan già presente in Secret di Jay Chou, qui in un ruolo agli antipodi della sua solita ragazza dolce, sentimentale e tranquilla: è la scatenata Ling Tie, patita dell'heavy metal che canta, scrive romanzi su Internet e nel tempo libero pratica la boxe. Il suo compagno fedele (e immaginario) è "X" (l'incredibilmente affascinante modello cinese Godfrey Kao), una popstar evergreen che lei immagina essere il suo ragazzo, la sua ispirazione musicale e il suo angelo custode.
Tsui Hark prende questi tre vivaci personaggi e li amalgama nel suo tipico frullato iperenergetico fatto di luci, colori e un frenetico mix di comicità e romanticismo. Grazie ai feromoni, Fanfan attira nel suo letto il rocker sentimentale Xiaogang (il giovane attore e regista hongkonghese Stephen Fung), sconvolgendo Tie Feng, che doveva entrare nella sua band e ora si sente ignorata. Di Tie Feng si innamora invece il bello e riservato Mo Qiyan (interpretato da un altro nuovo e affascinante divo di Taiwan, Eddie Peng), assistente personale della terribile Lu Tang, che nel frattempo escogita un piano vertiginosamente complesso, in cui coinvolge Ling Tie, Fan Fan e "X", per sedurre l'inventore Wu (interpretato, l'avrete ormai capito, dal bellissimo rubacuori hongkonghese Alex Fong) e fare in modo che la propria società sfrutti la sua ultima invenzione.
Confusi? Nelle commedie di Tsui Hark, le cose non hanno per forza un senso, ma è proprio questo il punto. La sua bravura sta nel nutrire il suo onnivoro appetito creativo di valori cinematografici forti: velocità, luci, colori, fantastiche invenzioni visuali. Con questo film, applicando a Pechino il suo personale "Tsui touch", il regista crea la prima vera immagine ultramoderna post-Olimpiadi della città cinese numero uno come capitale di uno spazio urbano virtuale del XXI secolo. Uno spazio in cui la guerra fra i sessi è combattuta con scoppiettante brio tra donne potenti, brillanti, esilaranti, di sublime bellezza, e uomini sfortunati che non possono fare altro che starsene a guardare, ipnotizzati, sconfitti ed esaltati nella più sleale delle competizioni.
Scheda a cura di FEFF 2009
Tre donne alle prese con l'amore nella Pechino d'oggi. Il regista di "Storie di fantasmi cinesi" ci regala una originale commedia sentimentale, che sorprende fin dallo strepitoso e coloratissimo inizio, ricco di invenzioni di regia a ripetizione. La trama è bizzarra e divertente, per quanto cinica nella analisi dei rapporti fra i sessi nella Cina d'oggi, vittima di uno sviluppo sfrenato.