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Gli utilimi giorni di una coppia innamorata, ormai colpita dall'età e dalla demenza. Espandi ▽
Un film quasi documentario sugli ultimi giorni di una coppia di anziani innamorati (Françoise Lebrun e Dario Argento) colpiti dall'età e dalla demenza. Immaginata e orchestrata dal creatore di Enter the Void, con allusioni di Jean Eustache e thriller gialli italiani, Recensione ❯
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La storia di una famiglia molto particolare e della nascita inaspettata di una bambina speciale nella Toscana degli anni '50 Espandi ▽
Nella campagna toscana dei primi anni sessanta vive la piccola Nada. Il suo universo è composto da nonna Mora, dalla sorella Miria, dal babbo Gino, un uomo buono e silenzioso, e dalla mamma Viviana, spesso preda di forti depressioni che la tengono lontana dalla figlia e dal mondo. Quando viene scoperto il talento di Nada per il canto, il cuore fragile della bambina si convince che solo la sua voce prodigiosa ha il potere di far guarire la mamma.
E così, tra la gioia di veder la madre finalmente felice e la paura che la malattia si possa riaffacciare all'orizzonte, Nada cresce accettando ciò che Viviana desidera per lei, fino a quando quel grande talento sopravvivrà persino alle sue stesse paure: tutti scopriranno presto la voce unica di quella bambina che non voleva cantare. Recensione ❯
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Un intenso ritratto di una donna libera, appassionata e coraggiosa, interpretata da Cristiana Capotondi. Espandi ▽
Un tv movie dedicato a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, in occasione del Centenario della nascita. Un intenso ritratto di una donna libera, appassionata e coraggiosa, interpretata da Cristiana Capotondi.
Sceneggiato da Francesco Arlanch, Luisa Cotta Ramosino, Lea Tafuri e Giacomo Campiotti, 'Chiara Lubich' è la storia di un'amicizia tra cinque ragazze che hanno realizzato un sogno. Recensione ❯
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Una commedia divertente e graffiante, diretta da Francesca Marino, dove le certezze lasciano il posto ai sentimenti. Perché lasciarsi andare in amore a volte significa crescere. Espandi ▽
Valeria è una donna che sembra aver capito tutto dalla vita. Colleziona un uomo dopo l'altro, senza mai guardarsi indietro. Allena una squadra femminile di pallavolo e, oltre alle regole del gioco, alle giovani ragazze insegna anche come comportarsi in amore. Ma tutto non è come sembra... Quando nella sua vita torna Marco, il più grande amore e la più grande delusione, il suo castello di carta fatto di regole e strategie crolla miseramente. Recensione ❯
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Il racconto di una incongruenza famigliare che soffre della stessa disfunzionalità che rappresenta. Drammatico, Italia2021. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ritrae la famiglia di Nena, riunita per festeggiarne il compleanno nella sua casa in riva al mare. Espandi ▽
Umberto e Nena sono sposati da decenni ma la loro coppia è sempre stata in realtà un triangolo. Nel giorno del compleanno di Nena la famiglia, che comprende due figli, i loro compagni e la nipotina Alma, si riunisce nella casa di famiglia al mare. Sarà in quest'occasione che verranno fuori le problematiche e le relazioni disfunzionali che caratterizzano i particolari legami familiari. Il paradiso del pavone, terzo lungometraggio diretto da Laura Bispuri e da lei scritto insieme a Silvana Tamma, soffre della stessa disfunzionalità che rappresenta.
Accanto al talento registico ed all'impeccabile professionilità e bravura dell'apparato tecnico, la mancanza di equilibrio in quella enclave problematica sembra quasi estendersi anche alla costruzione dei personaggi, con i quali si fa fatica ad empatizzare. Recensione ❯
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Bravo, venditore di donne, vive a Milano godendosi la vita notturna della città. La sua vita cambia un giorno in cui incontra una donna che cambierà tutto il suo mondo. Espandi ▽
È il 1978. Nella Milano da bere dove Vallanzasca comanda la mala, Bravo, interpretato da Mario Squeglia, vive la sua vita tra locali di lusso, discoteche e bische in compagnia dell'amico Daytona, interpretato da Paolo Rossi. Bravo si definisce un imprenditore. Il suo settore sono le donne. Sì, perché lui le vende. Ma la vita di un venditore di donne non è facile. Sarà sconvolta dall'arrivo di Carla, interpretata da Miriam Dalmazio, che risveglierà in lui sensazioni sopite da tempo. Una sola notte fuori da una bisca cambierà tutto. Non si tratterà però dell'inizio di una nuova vita. Sarà l'inizio della fine. Recensione ❯
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Girato nell'arco di cinque anni, Californie è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà. Espandi ▽
Jamila, una ragazza di origine marocchina, vive con la sua famiglia a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. A 9 anni ha grandi ambiziosi ma poi si isola sempre più in sé stessa, non frequenta i coetanei ed evita di andare in classe. A 12 anni, mette i soldi da parte perché vuole tornare in Marocco, anche da sola. A 13 lavora a tempo pieno come parrucchiera presso il salone Californie. Riesce a comprarsi tutto quello di cui ha bisogno, vestiti e telefono compresi. Poi una mattina, sul posto di lavoro, arriva un assistente sociale e le chiede come mai non va a scuola. Jamila viene seguita dai 9 ai 14 anni, in un percorso di crescita e di messa a fuoco della sua identità che richiama istintivamente il lavoro fatto da Richard Linklater con Boyhood. Ma soprattutto c’è il volto di Khadija Jaafari che cambia nel corso degli anni, che mantiene negli occhi la sua irrequietezza, che prevale all’interno dell’inquadratura. L’identità tra Italia e Marocco segue i naturali passaggi soggettivi, dal desiderio del ritorno a casa al suo rifiuto, con la figura del padre vista come marginale, se non assente. Un film che colpisce dritto, che ha l’impeto e la poesia del cinema di Antonio Capuano combinate con la vitalità e la grazia di quello di Sébastien Lifshitz. Recensione ❯
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La vita di una di una ricercatrice sta per essere stravolta da un'inchiesta giudiziaria. Espandi ▽
Irene è ricercatrice presso un importante istituto zooprofilattico italiano. Ha una bella famiglia e una grande passione per il suo lavoro, che svolge con intelligenza e lungimiranza per affrontare epidemie dilaganti tra animali che potrebbero mettere in pericolo anche la salute degli esseri umani. A causa di un'inchiesta giudiziaria condotta nel corso di diversi anni, la sua vita è destinata a cambiare. Recensione ❯
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Il ritratto tenero e commovente di una ragazza solare fin dal nome a dispetto delle sue circostanze. Drammatico, Italia2021. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di una ragazza viene stravolta dal forte rapporto che ha con il padre. Espandi ▽
Dopo il successo con il lungometraggio di esordio Manuel, Dario Albertini torna al grande schermo con una maturità superiore, mettendo bene a frutto il suo passato di documentarista, e in particolare il primo lavoro, Slot – Le intermittenti luci di Franco, che seguiva la quotidianità di un giocatore d’azzardo compulsivo. Questa volta però Albertini sceglie di mostrare le ricadute su chi sta vicino a un giocatore, e in qualche misura dipende da lui per la sua sopravvivenza. Con Gioia il regista e sceneggiatore (insieme a Simone Ranucci) disegna in punta di penna il ritratto di una ragazza solare fin dal nome a dispetto delle sue modeste circostanze, che si muove con leggerezza operosa all’interno di una comunità solidale mai raccontata con condiscendenza.La bella mano di regia di Albertini riesce a non essere mai impositiva o invadente e racconta con tenera partecipazione i sogni e le speranze di un’anima giovane e incontaminata, che conosce la nobiltà del lavoro e riesce a frequentare squallidi motel senza sporcarsi, nonché ad usufruire delle nuove tecnologie senza lasciarsene fagocitare. Recensione ❯
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Un film di distanze, dallo sguardo severo, che fa una critica sociale che non fa sconti. Drammatico, Polonia, Italia, Repubblica ceca2021. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia polacca, apparentemente perfetta, affitta una casa per le vacanze su un'isola italiana assolata. Una tragedia farà emergere i lati più bui della loro relazione. Espandi ▽
Anna e Adam sono una coppia polacca che sceglie per le vacanze una bella villa su un'isola in Italia. Sportivi e sofisticati, si godono le cene e le corse nella natura, isolandosi in un relax un po' robotico. Si lamentano però con il padrone di casa per la piscina che non funziona. Quando arriva un giovane operaio a ripararla, un incidente sconvolge la calma apparente del luogo e minaccia di rovinare il soggiorno dei due protagonisti.
È un film di distanze, l'esordio alla regia della polacca Aga Woszczynska. Distanze culturali come distanze di sguardi, che si fanno spesso gelide, si prolungano al limite dell'insostenibile, separano i luoghi dai corpi. Qui il privilegio è così dannatamente controllato e ragionevole, così privo di eccessi. Eppure lo sguardo di Woszczynska si mantiene severo, in una critica sociale forse un po' didascalica che però non fa sconti allo spettatore.
Piani fissi, sound design penetrante, una rigidità che ricorda Haneke: lo straniamento è la cifra principale dell'opera, che sa essere ora voyeuristica, per come scruta i personaggi, ora offuscante, nel modo in cui li separa da ciò che osservano. Recensione ❯
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Nell'estate dei suoi diciotto anni, Giulio si innamora della figlia dei vicini, Lia, una ragazza tanto disinibita quanto introversa che sembra nascondere dei segreti. Espandi ▽
Estate. Giulio aiuta i suoi genitori nella tenuta di campagna. Nel casale vicino, da molto tempo disabitato, sembrano essere tornati i proprietari. Si tratta della loro figlia, Lia, una ragazza tanto disinibita quanto introversa. Impone il proprio punto di vista su tutto senza possibilità di contraddittorio. Giulio se ne innamora. Ma Lia e quel casale nascondono un segreto. L'opera prima di Beatrice Baldacci fa scoprire una regista che ha davanti a sé la possibilità di un percorso interessante nel panorama del cinema italiano. Servita purtroppo non completamente (forse a causa del non elevato budget) da una fotografia che, in particolare negli esterni diurni, non offre il giusto spessore alla tensione che attraversa tutto il film, Baldacci sa però come sfruttare al meglio la sceneggiatura. Baldacci esplora i volti e i corpi dei protagonisti trovando sempre la giusta misura finalizzata a costruire quell'attenzione nei loro confronti che nel cinema si traduce in una forma di rispetto per lo spettatore. Recensione ❯
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Il film racconta il mondo della canzone partenopea moderna. Espandi ▽
Giusy è una ragazza giovane e talentuosa, con il sogno e tutte le carte in regola, per diventare una cantante famosa. Orfana di madre, vive con il padre con il quale lavora in un salone per parrucchieri. Sul suo percorso incontra Giovanni Russo, un produttore "spietato".
Tra mille vicissitudini, tradimenti e paure, Giusy riceve una sorpresa dal padre che le cura la produzione di una canzone che sua moglie aveva scritto per lui poco prima di morire: il brano piace al grande pubblico che porta Giusy in vetta alle classifiche di gradimento radiofonico. Il film si conclude con la ragazza felice e realizzata che in una libreria firma le copie del suo nuovo e fortunato singolo ai numerosi fan. Recensione ❯
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Durante una festa scoppia una frustrazione collettiva dovuta ad un crollo in borsa. Espandi ▽
In una imponente villa veneta si sta svolgendo una festa. Complice anche il vino, c'è chi non si trattiene dall'esplicitare le proprie frustrazioni ma c'è anche chi attende l'esito di un non facile intervento. Su tutti però aleggia il crollo della Banca Popolare del Nordest al cui ormai ex direttore si attribuiscono tutte le colpe. Fino a quando quest'ultimo fa la sua comparsa e propone la sua versione dei fatti. Alessandro Rossetto, sin dal suo pregevole esordio nel cinema di finzione con Piccola patria, ha evidenziato la sua intenzione di scavare a fondo e senza fare sconti a nessuno nelle pieghe di una realtà socio-economica che ben conosce essendovi nato: quella del Nordest.
In questa occasione la affronta con un'estetica differente dai suoi film precedenti. Sceglie infatti di impostare in modo teatrale la vicenda ma soprattutto adotta un'efficace bianco e nero. Proprio grazie a questa opzione estetica e al contesto di piccole e grandi tensioni che ognuno dei personaggi cova dentro di sé, la memoria finisce con l'andare a quel capolavoro di indagine sociale che è stato (ed è ancora se lo si va a rivedere) Signore e Signori di Pietro Germi che in quella stessa area esercitava la propria pungente ironia. Recensione ❯
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Un'eccezionale prestazione di Renato Carpentieri in un'opera prima di qualità. Drammatico, Italia2021. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Roberto, scrittore affermato ormai cieco, torna dopo molti anni a Napoli per la morte della madre. Lì ritrova il fratello maggiore Lorenzo, musicista mancato. Espandi ▽
Dopo molti anni trascorsi in Argentina, Roberto, scrittore ormai cieco, torna a Napoli per la morte della madre. Insieme con il fratello Lorenzo, musicista mancato, intraprenderà un viaggio della memoria nella città della sua giovinezza, che non può più vedere ma solo percepire attraverso i sensi che gli restano, i ricordi e l'immaginazione, alla ricerca del tragico motivo del suo addio. Recensione ❯
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L'opera si focalizza sul personaggio di Sam Rhino, reduce dalla guerra del Kosovo che cerca la pace con la figlia in una piccola località montana. Espandi ▽
Un soldato Italiano, reduce dalla guerra del Kosovo, decide di andare a vivere in un piccolo paese di montagna con la figlia. Il suo passato però verrà presto a cercarlo. Recensione ❯
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