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Natalia Ginzburg

Natalia Ginzburg ha lavorato come scrittrice, sceneggiatrice, è nata il 14 luglio 1916 a Palermo (Italia) ed è morta il 7 ottobre 1991 all'età di 75 anni a Roma (Italia).

Figlia di Giuseppe Levi, docente di anatomia comparata all' Università di Palermo, e di Lidia Tanzi, ultimogenita di unavvocato socialista amico di Turati, Natalia non frequenta le elementari: studia in casa. Nel 1919 la famiglia si trasferisce a Torino; nel 1927, ella viene iscritta al Liceo-Ginnasio Vittorio Alfieri. Diplomatasi, dal '35 frequenta la facoltà di Lettere (non conseguirà mai la laurea) e ha fra i suoi insegnanti Augusto Rostagni e Ferdinando Neri. È del '33 il suo primo racconto, I bambini, pubblicato dalla rivista Solaria; nel 1938 sposa Leone Ginzburg, col cui cognome firmerà in seguito tutte le sue opere. Nel 1940 segue il marito al confino, in un villaggio dell'Abruzzo; nel '42 pubblica, per la casa editrice Einaudi, il suo romanzo d'esordio, La strada che va in città, con lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte. Dopo la tragica fine del coniuge - torturato e ucciso nel carcere di Regina Coeli dai fascisti nel febbraio del '44, pochi mesi prima dell'arrivo degli alleati a Roma - fa ritorno a Torino, ove lavora per la casa editrice Einaudi. Nel 1947 il suo secondo romanzo, È stato così, vince il premio Tempo. Nel 1950 si unisce in seconde nozze a Gabriele Baldini, professore incaricato di letteratura inglese a Trieste. Due anni più tardi, esce il romanzo Tutti i nostri ieri, la sua opera letteraria più elaborata ed ambiziosa. Sono del 1957 il volume di racconti lunghi Valentino, vincitore del premio Viareggio, ed il romanzo Sagittario; nel 1961 pubblica la raccolta di saggi Le piccole virtù e l'anno seguente il romanzo breve Le voci della sera. Nel 1963 si aggiudica il premio Strega col romanzo autobiografico Lessico famigliare, accolto da notevole consenso di critica e pubblico. Grande successo riscuote pure la commedia Ti ho sposato per allegria (1965), alla quale seguono nel '68 L'inserzione e La segretaria. Nel '69 rimane nuovamente vedova; nel '70 pubblica la raccolta di saggi Mai devi domandarmi. L'esito di maggior rilievo di questo periodo è tuttavia Caro Michele (1973), romanzo metà narrativo e metà epistolare (portato sul grande schermo da Mario Monicelli nel '76), ove vengono riproposti in maniera più approfondita i temi del microcosmo familiare. Nel '74 appare la raccolta di saggi e articoli Vita immaginaria; nel '77, è la volta dei due racconti lunghi Famiglia e Borghesia, sotto il titolo Famiglia. Nel 1983 è eletta deputata alla Camera tra gli Indipendenti di Sinistra e dà alle stampe la ricostruzione storico-biografica de La famiglia Manzoni; nell'84 esce il romanzo epistolare La città e la casa e, postumo, È difficile parlare di sé (1999), testo integrale d'una serie di conversazioni radiofoniche in cuiella racconta la propria vita e la propria opera letteraria.
Courtesy of RAI

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Drammatico, (Italia - 1976), 115 min.
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