•  
  •  
  •  
Apri le opzioni

Rassegna stampa di Luise Rainer

Luise Rainer. Data di nascita 12 gennaio 1910 a Düsseldorf (Germania) ed è morto il 30 dicembre 2014 all'età di 105 anni a Londra (Gran Bretagna).

ALESSANDRA LEVANTESI
La Stampa

Sotto l'elegante cappello di paglia, gli occhi sono vivacissimi, il sorriso caldo e l'espressione giovanile, però di anni ne ha compiuti 91 il 12 gennaio scorso. Incredibile ma vero, la deliziosa signora che ci siede davanti in un angolo appartato dell'hotel Reber è la mitica Luise Rainer, la bellissima star tedesca che attraversò come una meteora il firmamento di Hollywood conquistando, fatto unico nella storia degli Oscar, due statuette consecutive alla migliore attrice: nel '36 per Il paradiso delle fanciulle e nel '37 per La buona terra. Ed è proprio per presentare questo kolossal d'epoca tratto dal bestseller di Pearl Buck in programma nell'ambito della retrospettiva Asian in American Cinema, che la Rainer è ritornata, ospite del Festival, nel Ticino dove ha soggiornato a più riprese nel corso della sua lunga esistenza. “Con mio marito siamo vissuti nei pressi di Lugano dal '79 all'89 - precisa -. Quando è morto sono tornata a Londra: che stavo a fare in cima a una montagna? Sono una persona viva, mi piacciono gli spettacoli, i grandi musei, le metropoli”. È vero che è nata a Vienna? “Dove l'ha letto? Su Internet? è pieno di stupidaggini, di inesattezze. No, sono di Dusseldorf, ma a Hollywood preferivano dire che ero viennese, suonava meglio”. Che ricordo ha di Max Reinhardt? “Un immenso artista, ho lavorato con lui in teatro dall'età di 16 anni, interpretando ruoli di ogni tipo come si usava allora, fino al '35 quando un talent scout vedendomi in scena mi segnalò a Mayer, il patron della Mgm. Sono partita decisa a sfondare, volevo essere grande, la più grande. Ed è accaduto che con il mio secondo e terzo film ho vinto subito due Oscar. Da non crederci!”. A questo successo straordinario sono seguiti una manciata di film e poi nel '42 l'abbandono. “Avevo l'ambizione di diventare una vera attrice. Ma non mi ha mai interessato essere una diva, mentre a Hollywood volevano solo questo. Con la Mgm avevo un contratto di sette anni, quando è scaduto è stata una liberazione. Altrimenti credo che sarei finita come Marilyn Monroe”. Nei rapporti negativi con gli studios non c'entra anche il suo matrimonio con il drammaturgo Clifford Odets? “Certo, non è piaciuto che sposassi un intellettuale in odore di comunismo, cosa tra l'altro non vera. Comunque con Odets è durata poco, non ha funzionato. Nel '37 durante una permanenza in Europa mi sono innamorata di un alto diplomatico inglese, di cui non posso dire il nome, ma lo scoppio della guerra ha interrotto bruscamente la relazione”. E lei che ha fatto? “Mi sono trasferita da Los Angeles a New York e ho fatto teatro, recitando Shaw, Ibsen, Cecov... Brecht aveva scritto per me Il cerchio di gesso del Caucasò, basato su una storia che gli avevo raccontato. Però non l'ho voluto interpretare perché Brecht era una persona che non mi piaceva affatto”. E in questo periodo che incontra il suo secondo marito, l'editore inglese Robert Knittel? “Esatto, nel dopoguerra siamo andati a vivere a Londra. Eravamo tutti e due europei, che senso aveva restare in America? E io ho smesso di lavorare. Mi sentivo appagata, un matrimonio felice, la nascita di mia figlia Francesca. E non avevo bisogno di soldi”. Poi nel '59 Fellini la chiama per un ruolo in La dolce vita.“É una storia complicata. Federico mi disse di scrivere io stessa la mia parte, quella di una scrittrice che come tutte le altre donne del film finisce a letto con Mastroianni. A me sembrava che il personaggio dovesse opporre un rifiuto a Marcello, Fellini non era d'accordo e così ho fatto le valigie e sono ripartita. Invece ho avuto un bellissimo rapporto con Visconti che conobbi quando mi invitò a partecipare a una serata in onore della Duse”. Non ha rimpianti per aver lasciato una carriera così brillante? “Più che rimpianti un senso di colpa perché non ho espresso per intero il mio talento. Ma ho vissuto per l'amore e questo è quello che conta.”

Vai alla home di MYmovies.it »
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | Serie TV | Dvd | Stasera in Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | TROVASTREAMING
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati