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Folklore e romanzi danno spunto al grande schermo.
martedì 29 giugno 2010 - Rudy Salvagnini
Se oggi i vampiri, nel cinema come nella letteratura, enfatizzano le loro caratteristiche romantiche innestando nell'orrore, generato tipicamente dalla loro figura, un sentimentalismo che spesso assume un carattere preponderante, non è sempre stato così. Nel corso dei decenni, la figura del vampiro ha riempito gli schermi così come, già da prima, aveva riempito le pagine di saggi sul folclore e di romanzi. E così come nella letteratura c'è voluto parecchio tempo per distillare da leggende anche antichissime il "personaggio" del vampiro in modo compiuto e organico - con il Dracula di Bram Stoker, dopo l'antipasto di Il vampiro di John Polidori - anche nel cinema l'avvio è stato piuttosto fuorviante e confuso.