Un mite contadino irlandese di mezza età, legatissimo alla madre, cerca di vendicarsi con la violenza quando la donna viene uccisa durante una rapina in casa.
Donal è un contadino che vive con la madre e cerca di farla felice comprando e aggiustando un camper, così da poterla portare in viaggio con sé. Lei però non vuole e una notte, mentre lui dorme nel camper, la madre viene brutalmente uccisa. Anche Donal, il giorno dopo, è aggredito, ma riesce a neutralizzare i due inesperti sicari e convince uno di loro a collaborare con lui. In cambio lo aiuterà a liberare sua sorella dal giro di prostituzione in cui è stata costretta.
Sono un grande fan dei film di vendetta coreani. Adoro quelli di Park Chan-wook con il loro stile grandiosamente melodrammatico e la loro natura intensa e viscerale. Volevamo fare qualcosa del genere, ma in un'ambientazione in cui non si fosse mai visto e che fosse personale per noi. L'Irlanda del Nord è dove io e il mio sceneggiatore siamo cresciuti e così l'abbiamo raccontata con autenticità, sempre però cercando di seguire il folle ritmo dei revenge movie coreani.
Film di vendetta insolito per l'ambientazione rurale e il protagonista corpulento e relativamente anziano, Bad Day for the Cut non perde tempo e arriva presto a mettere il suo "eroe" alle strette, con orrori crescenti messi in scena però in modo realistico. Si tratta di un'opera a basso budget, ma la sua ruvidezza è in fondo calzante per un vendicatore contadino, che intende arrivare fino in cima a una piramide criminale, guidata da gangster borghesi e via via più spietati. Perfettamente coerente anche il finale: risolutivo e allo stesso tempo aperto.