Un film che si avvale delle tecnologie più innovative: riprese all'interno di un virtual set, utilizzo della SGI e dei VFX. Dal 20 al 22 gennaio al cinema.
di Luigi Coluccio
Una piazza d’Italia, un chiosco all’angolo, un tassista parcheggiato lì davanti. Sulle scale lui attende lei. All’improvviso un colpo di pistola solca l’aria e squarcia la carne. E ora comincia il loro periplo: lei, Euridice, sprofonda sempre più nel profondo abisso dominato da Plutone, dimenticando il suo promesso; lui, Orfeo, si addentra ancora più nelle stanze dell’Hotel Hades, cercandola vanamente. Cantano, Orfeo e Euridice, e cantando ricordano l’amore che provano l’uno per l’altra…
Il mito, l’opera, le stelle: a dare volto e voce Valentino Buzza, Mariam Battistelli, Vincet Cassel, Fanny Ardant, Caterina Murino.
Perché si è voltato? Se lo sono chiesto i greci e i rinascimentali, nell’Ancien Régime e nella Repubblica di Weimar, a Madrid come a Vienna. E ogni generazione ha risposto a modo suo.
È da qui che parte il lavoro di Davide Livermore e Paolo Gep Cucco, sceneggiatori e registi di questo The Opera! – Arie per un’eclissi, melò-musical, lirica-film in uscita speciale nelle sale, punto di arrivo di un duetto artistico e umano pluriennale innalzato sui palcoscenici di mezzo mondo. Livermore e Cucco tracciano una circonferenza che abbraccia “Carmen”, “Boheme” e “Traviata”, Rossini, Vivaldi e Bellini, melodramma, opéra-comique e farsa, puntellando la catabasi di Orfeo e Euridice con alcuni dei momenti fondamentali della storia della lirica.