Anno | 2025 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Al cinema | 7 sale cinematografiche |
Regia di | Marco Spagnoli |
Attori | Carlo Verdone . |
Uscita | giovedì 17 aprile 2025 |
Distribuzione | Samarcanda Film |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 aprile 2025
La storia e il linguaggio di una comicità cinica e scanzonata, che ha saputo raccontare la realtà lasciando un segno indelebile nell'immaginario collettivo. La scuola romana delle risate è 20° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 3.845,00 e registrato 402 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Con la guida di un romano doc come Carlo Verdone (ed utilizzando anche ampiamente la sua visione in materia) si percorre quella parte della storia del cinema italiano che vede in Roma la location di eccellenza sotto una molteplicità di interpretazioni e di sfumature.
Un documentario che può ricondurre all'apprezzamento e alla visione anche coloro che pensano che di cinema e televisione 'romaneschi' ce ne sia sovrabbondanza.
Da una certa latitudine in su sopra il Lazio (variabile a seconda delle sensibilità individuali) si ha talvolta la sensazione che non solo una parte cospicua del cinema italiano abbia avuto (e in parte abbia tuttora) origine a Roma ma che la stessa romanità dei film finisca con il diventare troppo presente. Non è un rilievo del tutto infondato e potrebbe anche diventare a sua volta uno stereotipo per liquidare facilmente la questione: troppi film 'romani' e quindi non rappresentativi delle varie anime del Paese.
Con questo documentario Marco Spagnoli ci invita ad affrontare il tema secondo una prospettiva differente. Riesce cioè a proporci (sembra un ossimoro ma non lo è) una riflessione seria sulla comicità. Grazie alla voce guida di Carlo Verdone (e di ampi riferimenti alla sua filmografia) abbiamo la conferma che lui e suo fratello Luca non hanno dimenticato di essere figli di Mario, un importante docente di storia del cinema nonché direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Veniamo accompagnati in un viaggio in cui, con abbondanza di filmati, ci viene mostrato e dimostrato che l'essere romani significa aver introiettato l'anima di una città che, un tempo Caput Mundi, nel corso dei secoli ha vissuto esperienze di ogni tipo che ne hanno plasmato il carattere. Ne è nata così una popolazione capace di accoglienza ma anche di pungente ironia che talvolta applica a sè stessa e che spesso riserva agli altri. Gli attori che hanno trasferito un atteggiamento tanto complesso quanto carico di umori sul grande o sul piccolo schermo (oltre che sulle assi di un palcoscenico) hanno contribuito in misura non dimenticabile alla storia delle arti.
Le numerose testimonianze contemporanee (da Massimiliano Bruno a Zero Calcare passando per Anna Foglietta ed Emanuela Fanelli nonché moti altri) contribuiscono a fornire esempi di modelli entrati con assoluto diritto nella storia del cinema.
Rivedere Proietti, Magnani, Sordi, sentire rievocare la sottile satira antimussoliniana di Petrolini o la profonda conoscenza dell'animo popolare di un Fabrizi e della Sora Lella fa comprendere quanto divertimento intelligente sia nato all'interno dei confini del raccordo anulare (e anche sullo stesso come ci ricorda Corrado Guzzanti) offrendo all'intera nazione specchi in cui riflettersi, magari con focalizzazioni diverse ma spesso assolutamente in grado di colpire al centro vizi e difetti che sono di tutti ma che all'ombra del Cupolone del Colosseo hanno trovato la giusta dose di sarcasmo che si tramuta in ironia. Uno dei film meno riusciti di Woody Allen è To Rome with Love. Anche un genio come il suo ha finito con il restare piuttosto in superficie guardando alla città eterna. Spagnoli ci propone di abbandonare gli stereotipi e di scrutare, con leggerezza ma in profondità, nella 'romanità'.
«Me ne vado Jep, Roma mi ha deluso» è la battuta che Sorrentino fa dire in La grande bellezza a un re dell'immaginario capitolino come Carlo Verdone, che in questo docu-saggio firmato dall'esperto Spagnoli è un malin-comico narratore, maschera e insieme storiografo nostalgico intervistato sulle origini del gene del sarcasmo romanesco assieme a Vanzina, Dandini, Guzzanti, Brignano, Raffaele, Rapone, [...] Vai alla recensione »