Dalla Blumhouse e dal visionario sceneggiatore e regista Leigh Whannell, creatori dell'agghiacciante racconto di mostri L'uomo invisibile, arriva un nuovo terrificante incubo. Espandi ▽
Blake, cresciuto in una casa tra i boschi dell'Oregon, ora è un padre senza lavoro che vive a San Francisco e accudisce la figlia. Quando riceve una lettera dove lo stato certifica la morte del genitore, da tempo scomparso, Blake convince la moglie Charlotte e la figlia Ginger a trasferirsi temporaneamente nella casa d'infanzia, dove spera di ritrovare la serenità coniugale in crisi. Ma i boschi da cui proviene non erano sicuri quando era un bambino e ancor meno lo sono adesso, così non appena cala la notte una bestiale creatura minaccia la famiglia e ferisce Blake, dando inizio alla sua trasformazione.
Il regista Leigh Whannell, ispirato dal lockdown del Covid-19, dirige la nuova versione di Wolf Man e trasforma la maledizione della licantropia in una malattia. Il film si propone inoltre come una riflessione sul mutamento dei ruoli maschili, da quelli tossici e patriarcali del padre a quelli "evoluti" del figlio, padre premuroso.
Più che quello che il film ha da dire, come spesso nel cinema di genere puro, conta come lo dice, innescando e mantenendo la tensione, calandoci in un incubo orribile soprattutto perché tragico - e di una tragicità che rievoca con efficacia una situazione recente fin troppo reale. Recensione ❯
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Il pluripremiato regista Damiano Michieletto dirige un cast stellare in una nuova produzione dell'onirica opera di Offenbach. Espandi ▽
Il pluripremiato regista Damiano Michieletto dirige un cast stellare in una nuova produzione dell'onirica opera di Offenbach, Les Contes d'Hoffmann, in arrivo nei cinema di tutto il mondo mercoledì 15 gennaio 2025. Il tenore Juan Diego Flórez, nei panni del tormentato poeta E.T.A. Hoffmann, canterà assieme a Ermonela Jaho, Olga Pudova e Marina Costa-Jackson, che interpreteranno le tre amanti del protagonista. A completare il cast, Alex Esposito nella quadruplice parte del cattivo (Lindorf, Coppélius, Dr. Miracle, Dapertutto) e il mezzosoprano Julie Boulianne nel ruolo en travesti di Nicklausse. Recensione ❯
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"Un giorno i tuoi genitori non ci saranno più e sarai pieno di rimorsi" è la frase che convince Angelo a prendersi cura dei suoi vecchi genitori ora che non sono più autosufficienti. Espandi ▽
Angelo Duro fa l'autista di notte raccattando gli adolescenti ubriachi fuori dalle discoteche. La sorella, che non sentiva da anni, una mattina lo chiama per responsabilizzarlo sulla gestione dei genitori anziani di cui lei si è sempre e sola preoccupata. È estate, ha una vacanza programmata e gli implora di darle il cambio. Prima riluttante, Angelo Duro accetterà l'incarico nell'ottica di vendicarsi con loro di tutto quello che gli hanno vietato o costretto di fare da piccolo.
Gennaro Nunziante, il regista dei primi film con Checco Zalone e con Pio e Amedeo, costruisce una cornice da commedia irriverente e paradossale sul personaggio comico, popolare in tv e al teatro, di Angelo Duro. Recensione ❯
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Il film racconta la storia di una coppia alla disperata ricerca di un figlio che partirà per la Spagna per andare in una clinica specializzata nella fecondazione assistita. Espandi ▽
Angelo e Marta, lui maestro elementare, lei psicoterapeuta e figlia di un colonnello dei Carabinieri, sono sposati da anni, e da anni cercano di avere un figlio. Le hanno provate tutte, ma quando i dottori diagnosticano a Marta un'endometriosi che renderebbe quasi impossibile rimanere incinta i due decidono di seguire il consiglio di Andrea, un amico di Angelo che fa l'infermiere. Andrea suggerisce loro di recarsi a Barcellona dove un luminare pare sia stato in grado di risolvere i problemi di infertilità di innumerevoli coppie.
Ma il luminare conferma a Marta che il suo utero è inospitale, e propone loro una soluzione: una giovane donna catalana è disposta ad ospitare nel suo utero il seme di Angelo e l'ovaio di Marta, per poi portare avanti la gravidanza in Italia accanto alla coppia.
Il cast è di buon livello, a cominciare da Angelo Pintus che si ritaglia un ruolo da attore brillante. Anche i cammei di Tullio Solenghi e Imma Piro e quello di Antonio Catania funzionano, ma in virtù della loro capacità recitativa, non dei ruoli che sono chiamati a interpretare. Quel che è peggio è che per tutta la durata del film al massimo si sorride, mentre più spesso si prova quella sensazione di disagio e di imbarazzo che risultano letali per una commedia. Recensione ❯
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Giro del mondo in un anno, rimontato dopo la morte del suo regista, che riflette sul senso del movimento. Docu-fiction, Austria, Germania2025. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'opera che intende mostrare il mondo a cui si può dare vita quando ci si affida semplicemente all'istinto e alla propria curiosità. Espandi ▽
Nel 2014, durante le riprese delle sue esperienze di viaggio, il documentarista austriaco (fotografo, direttore della fotografia, scrittore) Michael Glawogger muore improvvisamente di malaria, in Liberia, nel 2014, a 54 anni. La sua storica montatrice Monika Willi rielabora il girato del regista, la cui idea iniziale era viaggiare per un anno e filmare senza un tema precostituito: Ungheria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro, Albania, Italia, Marocco, Mauritania, Senegal, Guinea Bissau, Guinea, Sierra Leone. Fino alla Liberia, ad Harper, città fantasma dilaniata dalla guerra civile e affacciata sull'Atlantico, con il desiderio di scomparire. Recensione ❯
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La vita perfetta di una donna nella pittoresca Holland, nel Michigan, crolla quando lei e un'amica scoprono un contorto segreto tra loro. Espandi ▽
Holland, Michigan, è una cittadina americana ispirata a un villaggio olandese del XVIII secolo, con tanto di mulini a vento, tulipani e case col graticcio. Per Nancy Vandergroot è un posto ideale dove crescere il figlio preadolescente e vivere nel modo più placido possibile il matrimonio con l'ottico Fred. Se non fosse che qualcosa comincia a stonare e che Nancy si sia convinta che il marito le nasconda un segreto. O forse è lei stessa che, desiderando tradire Fred con l'insegnante d'arte della scuola in cui lavora, ha immaginato tutto pur di giustificare il proprio desiderio. O forse c'è dell'altro ancora, nascosto dietro la patina di un mondo fin troppo perfetto.
Nicole Kidman riprende il ruolo già affrontato in La donna perfetta, remake del classico distopico inglese La fabbrica delle mogli, e rompe ancora una volta la cornice dell'American Way of Life. Holland si situa nel solco di film come American Beauty o il più recente Don't Worry Darling, che nel corso degli anni hanno raccontato il sogno americano come un incubo indistinguibile dall'idillio (o un idillio pronto a sfociare nell'incubo). Recensione ❯
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Miles Teller, Anya Taylor-Joy e Sigourney Weaver insieme in un film proiettato in futuro apocalittico. Espandi ▽
Levi e Drasa sono due agenti altamente addestrati a cui è affidato il compito di sorvegliare da due torrioni opposti una gola funestata da nemici invisibili e sconosciuti, ma letali. Una missione da portare a termine ad ogni costo, tra scoperte aberranti, mostruose e politicamente compromettenti. Nel frattempo i due infrangeranno la regola del divieto assoluto di qualsivoglia contatto e finiranno per conoscersi e persino innamorarsi.
È un interessante ibrido tra romance, sci-fi, horror, suspense e azione, il nuovo adrenalinico film di Scott Derrickson Misteri dal profondo.
Un'opera che sa emozionare e tenere con il fiato sospeso mischiando intimità e azione, guerra ai mostri e sentimenti sussurrati. Il risultato è una creatura multiforme e indefinibile, proprio come quelle che popolano la misteriosa gola del film. Recensione ❯
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Serie tratta dalla leggendaria graphic novel scritta da Héctor G. Oesterheld e illustrata da Francisco Solano López Espandi ▽
Buenos Aires: una misteriosa nevicata tossica stermina la popolazione nel giro di poche ore. Juan Salvo, un uomo comune, riesce a salvarsi insieme alla sua famiglia e a un piccolo gruppo di amici. Siamo di fronte ad una vera e propria Apocalisse: una forza aliena invisibile ha dato il via a un'invasione globale. Salvo e i suoi compagni lottano per sopravvivere e per organizzare una resistenza fatta di ingegno, solidarietà e disperazione, in un mondo dove la minaccia è ovunque e nessuno si salva da solo.
L'adattamento della leggendaria graphic novel argentina di Héctor Germán Oesterheld, sopravvissuta a colpi di censura, dittature e infiniti tentativi falliti di trasposizione, arriva finalmente sugli schermi con la regia di Bruno Stagnaro e la presenza scenica indiscutibile di Ricardo Darín.
Ma mancano la tensione sotterranea, l'ambiguità, e soprattutto la politica, quella fatta di rapporti di potere (di cui si percepisce l'assenza), di sparizioni, di resistenza (solo proclamata, mai afferente a un passato storico): un racconto fortemente nazionale, ma piegato alle esigenze di un mercato internazionale. Recensione ❯
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Una divertente commedia romantica tutta Made in Italy. Espandi ▽
Single e con neonato da mantenere, Vito vive insieme al fratello Antonello - combinaguai per professione - in un appartamento situato in un antico palazzo di Napoli, da cui tutti sembrano voler scappare. Perdite d'acqua, invasioni di scarafaggi e persino l'ipotesi di un elevato rischio di crollo hanno infatti spinto i condomini ad abbandonare l'edificio. Ma Vito resiste e rimane, anche perché la casa di proprietà sembra essere l'unico elemento su cui puntare per mantenere l'affidamento del figlio.
Con i servizi sociali alle calcagna e un lavoro in nero in un ristorante, il giovane padre si muove in un equilibrio precario che rischia di essere messo a repentaglio dall'ennesima malefatta di Antonello. Pare infatti che abbia accumulato un ingente debito, che potrebbe far perdere loro la casa di famiglia.
Umberto Riccioni Carteni dirige una commedia romantica leggera e divertente, che trova la sua forza nelle performance degli attori, nell'uso del dialetto e in una buona dose di ironia. Meno riuscita la storia d'amore tra i due protagonisti, indebolita da dialoghi retorici e ingessati, inseriti in una narrazione che procede per cliché. Recensione ❯
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Questa è la storia di Fausto e del suo ultimo giorno. Una storia fatta di allegria, passione, amore per i figli, e di una sfacciata mancanza di paura del futuro. Espandi ▽
Fausto è un trentenne di Ercolano in procinto di morire, la cui più grande preoccupazione è a chi affidare i suoi due figli ancora piccoli, Libero ed Ercole. In ballo c'è la madre Lucia, che in gioventù è stata piuttosto irresponsabile, il fratello minore Valerio, che ha avuto trascorsi di droga, e i suoi due amici d'infanzia: Maria, da sempre innamorata di Fausto, e Demetrio, da sempre innamorato di Maria. Fausto li riunisce e comunica le sue intenzioni. Ci si potrà fidare di questa famiglia scombinata?
Storia della mia famiglia parte da una premessa tragica gestita in maniera assai poco convenzionale, innanzitutto perché Fausto fino all'ultimo è pieno di energia vitale e conserva un carattere vulcanico e ottimista, poi perché il gruppetto di adulti che lo circondano è pittoresco e molto sui generis.
Decisamente in positivo è l'attenzione individuale che la sceneggiatura dedica a tutti i personaggi, e l'accento sull'importanza, ai fini della sopravvivenza nel nostro mondo precario e sconclusionato, di una famiglia allargata ed elettiva, e della capacità di esercitare una forma di pietas gli uni verso gli altri. Recensione ❯
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Una serie basata sulla modernità del racconto del Principe di Salina e della sua famiglia, che è quello
dell'Italia di ieri e di oggi. Espandi ▽
Aprile 1860. Le camicie rosse di Garibaldi stanno per arrivare al Sud, e Don Fabrizio Corbera, il principe di Salina soprannominato il Gattopardo, ne osserva la minaccia con siciliano disincanto. Ma quella minaccia entrerà nella sua tenuta attraverso l'amatissimo nipote Tancredi, che lui ha cresciuto dopo la morte della madre, sorella del Principe. La figlia di Don Fabrizio è da sempre innamorata di Tancredi, ma questi perderà la testa per Angelica Sedara, figlia del sindaco di Donnafugata, il viscido Don Calogero ansioso di mettere le mani sul titolo dei Salina.
La famiglia Corbera si sposterà da Palermo alla loro magnifica tenuta di Donnafugata, dove la moglie di Don Fabrizio e i cinque figli vivono nel lusso e nel diniego del nuovo che avanza. Ma il nuovo è destinato ad arrivare, e i Gattopardi ad essere spodestati da una nuova generazione assai meno nobile e altezzosa.
Sono magnifici invece la sontuosa fotografia di Nicolaj Bruel (che spesso richiama i Macchiaioli), le scenografie di Dimitri Capuani (standing ovation per le location), i costumi di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo e le musiche di Paolo Buonvino. La regia è professionale ed efficace, ma la sceneggiatura e la produzione sembrano porre un freno ai guizzi. Recensione ❯
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La vacanza di una ricca famiglia si trasforma in un incubo dopo l'incontro con una strana ragazza. Espandi ▽
Durante una vacanza nelle campagne francesi, una ricca famiglia tedesca rimane invischiata con una giovane dalle intenzioni inquietanti che lavora in un hotel. Recensione ❯
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La serie è basata sul libro dell'autrice di bestseller Alafair Burke e racconta di tutte quelle cose orribili capaci di allontanare due sorelle e, alla fine, di farle riavvicinare. Espandi ▽
Chloe e Nicky Taylor sono due sorelle profondamente diverse per stile di vita, temperamento e scelte morali: la prima, impeccabile nell'aspetto e nel controllo, incarna una perfezione costruita sulla rimozione; la seconda è invece impulsiva, disordinata, incline al disastro, ma capace di autentici slanci emotivi. Le due si trovano improvvisamente costrette a riannodare i fili di un rapporto spezzato da anni di rancori, incomprensioni e segreti, in seguito all'omicidio del marito di Chloe, Adam.
Adattamento del romanzo "The Better Sister" di Alafair Burke, Sorelle sbagliate si muove con disinvoltura tra i territori del crime, del drama familiare e del legal thriller.
Come in un classico film per la TV, gli elementi di tensione vengono mescolati all'approfondimento psicologico, con un risultato diseguale: la dinamica tra le due sorelle viene compromessa dal contorno investigativo, popolato da personaggi secondari dimenticabili e da sottotrame che non aggiungono nulla di significativo alla vicenda principale. Recensione ❯
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Il thriller basato sul thriller tedesco best-seller di Sebastian Fitzek. Espandi ▽
Quando Jules (Sabin Tambrea) inizia il proprio turno ad una linea telefonica di supporto alle donne, per aiutarle a tornare a casa sane e salve, tutto lascia presagire un tranquillo sabato sera. Questo almeno, finché non riceve la telefonata di una giovane madre di nome Klara (Luise Heyer), che sostiene che morirà quella stessa notte per mano di un famigerato killer ossessionato dalle donne. Questi le ha dato un ultimatum: o Klara uccide il marito (Friedrich Mücke) oppure sarà lei a venire assassinata quella stessa notte. Inizia così la disperata fuga della donna dal cosiddetto "Calendar Killer", accompagnata da Jules al telefono, come unica speranza di salvezza. Recensione ❯
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Una commedia a tema matrimonio, con Reese Witherspoon e Will Ferrell. Espandi ▽
Jim è un vedovo con un'unica figlia adorata, Jenni, che vuole sposare lo storico fidanzato rapper. Il luogo del matrimonio sarà un resort di lusso nell'isola di Palmetto che può contenere un numero limitato di ospiti: dunque il resort è prenotabile per un solo matrimonio ogni weekend. Per Jim l'isola di Palmetto è legata al ricordo del suo matrimonio e dunque è l'unico luogo in cui può immaginare di celebrare quel rito che gli porterà via la figlia, con suo grande dispiacere.
Margot è una produttrice televisiva di successo ma priva di una vita sentimentale, che si è trasferita a Los Angeles anche per allontanarsi dalla famiglia di origine in Georgia. La donna ha un solo legame famigliare importante, quello con la sorella minore, che ha deciso di sposare uno spogliarellista dei Chippendales. E decide di occuparsi personalmente delle nozze prenotando un weekend proprio nel resort dell'isola di Palmetto. Ma per un disguido prenota lo stesso weekend già fissato da Jim. Le due famiglie dovranno dividersi la cerimonia, in un'escalation di rivalità e dispetti reciproci che non potrà che portare al disastro
Un matrimonio di troppo è una screwball comedy che sembra studiata a tavolino per inserire tutti gli elementi che hanno decretato il successo delle più recenti commedie romantiche americane da piattaforma. Ma è infarcito di banalità narrative e di svolte improbabili, retorica familista e gag puerili. Recensione ❯
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