Per motivi differenti, tre ragazzi di vent'anni frequentano il Ser.D., la struttura sanitaria che accoglie tutti i tipi di dipendenti patologici: Dante è l'assistente dello psicologo, Pietro deve fare regolari controlli dopo che è stato beccato per l'ennesima volta in possesso di marijuana, mentre Tiziano sembra stia affrontando un serio percorso di riabilitazione dal consumo di crack. In una torrida estate si incontrano e fanno amicizia, cercando di lottare insieme contro le loro dipendenze. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un viaggio alla scoperta di Alberto Arbasino (1930-2020), tra i più grandi scrittori italiani del dopoguerra e figura unica della cultura nazionale. Espandi ▽
Il documentario è un viaggio alla scoperta di Alberto Arbasino (1930-2020), tra i più grandi scrittori italiani del dopoguerra e figura unica della cultura nazionale. Brillante e spietato sulla pagina, mondano e ironico nei salotti, schivo nella vita privata: Arbasino è stato intellettuale, giornalista, deputato, dandy, idolo per generazioni di lettori. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia e l'identità del quartiere romano San Lorenzo, dalle origini operaie al bombardamento del '43 fino all'anima accogliente e popolare di oggi, sublimata nell'esperienza dell'Atletico San Lorenzo. Espandi ▽
Nel cuore di Roma, si nasconde un quartiere unico: San Lorenzo. Un luogo di contrasti, dove il fascino turistico si fonde con un'anima profondamente popolare, e dove l'arte dei caffè letterari e delle gallerie si mescola al viavai di studenti e viaggiatori. Il film ne racconta le vicende storiche sin dalla sua costituzione, operata dai lavoratori giunti a Roma per costruire "la capitale del Re", attraversando altri momenti chiave, tra cui la tragedia del bombardamento del 19 luglio 1943. In virtù della sua storia, San Lorenzo ha sviluppato una spiccata propensione all'accoglienza e un'incrollabile capacità di resistenza, che definiscono il forte senso di appartenenza della sua comunità. Uno spirito che trova la sua sublimazione nella squadra di calcio e nella polisportiva, l'Atletico San Lorenzo, diventata una delle più importanti polisportive popolari d'Italia con tredici squadre senior, undici giovanili e oltre 650 soci. Tra le partecipazioni, Elio Germano, Marcello Fonte e Enrico Melozzi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
1972: un DC8 dell'Alitalia si schianta a Punta Raisi. Quasi cinquant'anni dopo, Lorenza Indovina indaga se sia stato un attentato, intrecciando lutto e memoria. Espandi ▽
La sera del 5 maggio 1972 un DC8 dell'Alitalia in volo da Roma a Palermo si schianta contro la Montagna Longa, nei pressi dell'aeroporto di Punta Raisi. Nessun superstite tra i 115 passeggeri e il caso viene presto archiviato come un incidente. Tra le vittime vi è anche Franco Indovina, cineasta in ascesa e al centro delle cronache mondane per il suo legame con Soraya. Sua figlia Lorenza, attrice e regista del documentario, all'epoca era una bambina. Quasi cinquant'anni dopo, alla fine di uno spettacolo in cui è in scena, Lorenza viene avvicinata da un gruppo di parenti delle vittime e scopre che la tragedia potrebbe non essere stata un semplice incidente bensì un attentato. Comincia così una doppia ricerca della verità, giudiziaria e personale, e il film che ne deriva è una profonda e struggente meditazione sul lutto, sul tempo e sulla fragilità delle verità ufficiali. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di Loris Stecca, che da pugile è stato sul tetto del mondo, mentre da uomo ha vissuto una caduta senza fine. Oggi, a 65 anni, ha ancora un avversario: sé stesso. Espandi ▽
1984: Loris Stecca a 24 anni è il più giovane campione mondiale di boxe che l'Italia abbia mai avuto. Oggi lavora come netturbino, dopo aver scontato 8 anni per tentato omicidio. Dopo i trionfi che fanno sognare la sua Rimini e le TV commerciali, l'epica sconfitta contro il partoricano Callejas trascina Loris in un abisso che non risparmia il fratello Maurizio, anche lui campione di boxe e oro olimpico nel 1984. Oggi, a luci spente, quel passato torna come l'ultimo avversario da fronteggiare. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film indaga perché Enrico Berlinguer resta il politico più amato, a 40 anni dalla sua scomparsa." Espandi ▽
Ci sono storie d'amore che durano tutta una vita. Poi ci sono quelle che sembrano non finire mai. Enrico Berlinguer si spegneva l'11 giugno 1984 a Padova, oltre 40 anni fa. I suoi funerali sono stati i più grandi della Storia d'Italia, con oltre 2 milioni di persone arrivate a Roma da tutto il paese. La commozione, il dolore e l'esplosione d'affetto di quei giorni portarono l'attore Roberto Benigni a dire che in quei giorni stava bruciando il firmamento.
E in effetti, la sensazione che fosse finito tutto con la sua morte la ebbero in molti. Eppure Enrico Berlinguer continua ad essere il leader politico più amato di sempre. Amato da chi ha vissuto la sua stagione politica, ma anche da chi è nato molti anni dopo la sua morte. Come è possibile? Perché un politico morto quando ancora il mondo era diviso in due blocchi è ancora così amato in Italia? Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'esilio nell'Italia meridionale di un poeta montenegrino e della sua corte, sullo sfondo delle lotte nazionaliste di metà Ottocento. Espandi ▽
Nel Montenegro di metà XIX secolo, il sacerdote e poeta Morlak governa un piccolo territorio montagnoso fedelmente accudito da suoi uomini, in particolare dal servitore Djuko. Gravemente malato di tubercolosi, Morlak si mette in viaggio con la sua piccola corte verso Napoli e l’Italia meridionale. La condizione d’esilio, la noia di lunghe giornate tutte uguali, la frequentazione di una nobiltà locale indifferente, indeboliscono poco alla volta Morlak e spingono Djuko ad agire perché il suo maestro non muoia lontano dalla sua patria. Un dramma storico e contemplativo, liberamente ispirato alla vita del vero Petar II Petrovic
Njegos (1813-1851), principe-vescovo dell’allora neonato, ma non ancora riconosciuto, Montenegro. Il regista affronta la ricostruzione storica con uno stile visivamente e narrativamente molto controllato, con lunghe inquadratura fisse, dislocazione dei personaggi nello spazio, contrasti visivi e sonori tra il paesaggio montano della prima parte e quello marino della seconda, con in mezzo lo stupore di Morlak e dei suoi compagni. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un viaggio emozionante nella vita e nella carriera di Franco Lechner, in arte
Bombolo, uno degli attori caratteristi più iconici e amati del cinema popolare italiano. Espandi ▽
Un viaggio emozionante nella vita e nella carriera di Franco Lechner, in arte
Bombolo, uno degli attori caratteristi più iconici e amati del cinema popolare italiano. Non solo il comico
dalle espressioni uniche, ma anche l'uomo vero, il padre affettuoso, l'amico sincero. A guidarci in questo
racconto ci sono i figli Alessandro e Stefania Lechner, che affiancano il regista Stefano Calvagna in un
percorso intimo e toccante attraverso i luoghi che hanno segnato la vita di Bombolo. Il docufilm è impreziosito da sequenze dei suoi film
più celebri e da immagini della Roma verace, quella che profuma ancora di umanità, spontaneità e
teatro di strada. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il sequestro dell'Achille Lauro è rimasto per decenni ai margini della memoria pubblica: un evento complesso, pieno di zone d'ombra, in cui politica, diplomazia e violenza si sono intrecciate. Espandi ▽
7 ottobre 1985. Al largo delle coste egiziane, la nave da crociera italiana Achille Lauro, con a bordo oltre 500 passeggeri provenienti da tutto il mondo, viene sequestrata da un commando palestinese. È l'inizio di quattro giorni di paura, tensione e trattative internazionali, che culminano nell'uccisione di un cittadino americano e in una crisi diplomatica senza precedenti tra Egitto, Italia e Stati Unit, la più grave mai registrata tra due Paesi membri della NATO. A quasi quarant'anni di distanza, "Achille Lauro. La crociera del terrore" ricostruisce l'accaduto attraverso le voci di chi l'ha vissuto in prima persona: uno dei dirottatori, la vedova di Abu Abbas, leader del commando, le figlie della vittima americana, passeggeri sopravvissuti, funzionari italiani e statunitensi coinvolti, tra cui il consigliere della Casa Bianca, il pilota militare che intercettò l'aereo con i sequestratori, l'hostess italiana che fece da interprete e il comandante della base di Sigonella. Una tragica coincidenza vuole che proprio il 7 ottobre, nel 2023, sia scoppiata la nuova escalation del conflitto in Medio Oriente, rendendo questa data ancor più carica di significato. Attraverso materiali d'archivio e testimonianze dirette, il film documentario è un viaggio nella memoria che restituisce, la tensione di una vicenda caduta nell'oblio. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Eva e Nicola si amano e vorrebbero un figlio. Ma il figlio non arriva. Grazie a degli amici, conoscono una ricercatrice che offre loro una stravagante e inaspettata soluzione... Espandi ▽
Eva e Nicola si amano e vorrebbero un figlio. Ma il figlio non arriva. Grazie all'aiuto di una coppia di amici, conoscono una ricercatrice che offre loro una stravagante e inaspettata soluzione: dovranno andare a letto con tutti gli amanti del passato. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'artista polacca Ewa torna nella sua città d'origine dopo sessant'anni, affrontando una dura realtà. Documentario, Italia, Polonia2025. Durata 66 Minuti.
Ewa Benesz torna in Polonia dopo 60 anni di teatro in Italia. La sua arte, trasmissibile solo di persona, rischia di perdersi. Espandi ▽
Dopo sessant'anni di ricerca teatrale e performativa, Ewa Benesz decide di lasciare l'Italia e tornare a Lublino, la città da cui era fuggita negli anni '80 durante la legge marziale in Polonia. L'avanzare dell'età la costringe a interrompere i suoi laboratori, che da anni coinvolgono persone provenienti da tutto il mondo. Il distacco dai suoi allievi, alcuni legati a lei da decenni, è doloroso. La sua pratica teatrale si basa su una trasmissione diretta, da persona a persona, difficile da conservare nel tempo. Il ritorno in patria apre un confronto con le ferite della storia e con il peso di una vita spesa lontano da casa. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Liberamente tratta dal romanzo di Barbara Cappi e Grazia Giardiello. Espandi ▽
Evelina e Milla, legate da un'amicizia antica ma incrinata dal tempo, si ritrovano dopo la scomparsa di Adriana. Unite dal desiderio di scoprire la verità, dovranno affrontare segreti e sfide personali, riscoprendo la forza del loro legame. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una riflessione sulla neurodiversità attraverso le eccentriche vite di personaggi celebri. Espandi ▽
Attraverso le incredibili vite di sei personaggi del passato, la docu-serie racconta lo stigma della diversità nel corso della storia. E grazie al racconto di Carlo Lucarelli e all'intreccio di fatti storici con le testimonianze di esperti sugli studi psichiatrici più recenti, cerca di porre nuove domande scavando a fondo nella dimensione umana di personaggi del passato che forse appartenevano già al futuro. Persone così differenti le cui storie meritano di essere raccontate di nuovo, forse riabilitate, almeno comprese. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una buddy comedy, ambientata nel mondo dell'arte, Espandi ▽
Galleria Nazionale di Roma. Nella sala espositiva più importante viene ritrovato il corpo del direttore, ucciso e poi disposto a terra come il cadavere ritratto da Artemisia Gentileschi in un famoso dipinto. Su questo inquietante omicidio si ritrovano ad indagare l'ispettore Angelo Tiberi (Andrea Lattanzi) e Cosmo Speranza (Pierpaolo Spollon), consulente d'arte.
Cosmo è un sofisticato esperto d'arte che vive in un meraviglioso loft affacciato sul Circo Massimo. Abiti sartoriali, molte amiche di una notte e niente cellulare, perché per lui è un oggetto volgare. Ha il dono di un "occhio assoluto": davanti al suo sguardo le opere prendono vita, rivelando ogni dettaglio di composizione e ogni segreto realizzativo. È solitario e irregolare: non ha titoli accademici ed è fuori dal sistema. Ma il sistema lo teme, perché le sue expertise sono infallibili nel determinare se un'opera sia autentica o falsa. Al suo fianco, la sua amica Mia (Aurora Giovinazzo). Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.