Uno sguardo crudo ma speranzoso sulla resilienza umana e sulle capacità di superare le avversità Espandi ▽
Il film segue la storia di Matteo, studente universitario interpretato da Francesco Isasca, giovane attore emergente che si sta facendo notare per la sua intensità e autenticità interpretativa. La sua vita viene scossa da una tragedia improvvisa: durante una festa di Carnevale, poco prima della pandemia da Covid-19, un incidente inaspettato innesca una catena di eventi che lo porteranno ad affrontare un percorso oscuro fatto di colpa, redenzione e accettazione, tra dinamiche familiari complesse e riflessioni interiori. Recensione ❯
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L'icona dell'alpinismo Reinhold Messner affronta con coraggio uno dei capitoli più controversi della storia dell'alpinismo italiano: la spedizione al K2 del 1954. Espandi ▽
Attraverso immagini d'archivio suggestive e una narrazione intensa, Messner ricostruisce gli eventi che portarono alla conquista della seconda vetta più alta del mondo, mettendo in luce le tensioni e le polemiche che seguirono. Il film si concentra in particolare sulla figura di Walter Bonatti, giovane alpinista coinvolto nella spedizione, che per anni fu al centro di accuse e controversie. Messner offre una rilettura degli eventi, sottolineando come la solidarietà tra compagni di cordata possa trasformarsi in conflitto e come la verità possa essere offuscata da interessi e rivalità. Recensione ❯
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A partire dalla storia del rione Pilastro a Bologna, il film indaga le contraddizioni dello sviluppo urbano e il rapporto tra spazi e vita quotidiana. Espandi ▽
Il rione Pilastro comincia la sua storia a partire dagli anni Sessanta, con un nucleo di case popolari edificato a pochi chilometri dal centro storico di Bologna in risposta alle richieste di alloggi per il crescente numero di immigrati nel secondo dopoguerra.
All'ombra del "Virgolone", uno dei più grandi complessi residenziali della città, cresce un quartiere di quasi settemila abitanti, oggi purtroppo spesso al centro dell'attenzione dei media solo per crimini e fatti di cronaca nera.
Il film indaga la storia del quartiere e dei suoi abitanti, il rapporto tra spazi cittadini ed esperienze quotidiane, in un contesto dove sono evidenti sfide e contraddizioni nello sviluppo urbano. Recensione ❯
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Un uomo italiano vuole sposare una donna tunisina. La famiglia di lei chiede dei cambiamenti. Espandi ▽
Amadeus, 45 anni, è un noto antiquario di Lecce, una piccola città dell'Italia meridionale. Una passione irresistibile e inaspettata lo lega a Betty, una ragazza tunisina di 28 anni. Amadeus la raggiunge in Tunisia per sposarla e riportarla in Italia. I suoi suoceri di umili origini vogliono approfittare di questo genero ricco e follemente innamorato. La famiglia impone delle condizioni: cambio di nome, di religione e non solo... Recensione ❯
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Negli anni '70, Toni arriva a Roma per fare l'artista, ma il destino lo trasforma nel più grande falsario d'Italia, al centro dei misteri del Paese. Espandi ▽
Roma, anni ’70. Quando Toni arriva in città nel suo bagaglio ha soltanto il talento per la pittura e il sogno di diventare un grande artista. Ma la sua fame di vita, il destino e forse anche la Storia lo porteranno a diventare il più grande di tutti i falsari, nonché una figura centrale nei misteri più fitti del nostro Paese. Il regista sceglie di privilegiare l’impostazione da heist movie con venature da commedia per raccontare la storia incredibile di Toni Chicciarelli. L’interpretazione, perfetta e volutamente a tratti survoltata, di Pietro Castellitto dà al protagonista un’aura ambigua che mette da parte il lato più criminale. La storia reale di questo personaggio che comunque – en passant – si muoveva tra la banda della Magliana, le Br, Cosa Nostra, il caso Moro, le gallerie d’arte capitoline e i servizi segreti, magari non era proprio così candida ma è evidente l’obiettivo di intrattenimento di questa operazione cinematografica che risulta molto interessante nella scelta e nella direzione degli attori con facce un po’ meno viste. Recensione ❯
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Quando Babbo Natale (Alessandro Gassmann), nel pieno di una crisi esistenziale, decide di prendersi una vacanza e scompare all'improvviso, a sua moglie Margaret (Luisa Ranieri) - sempre pronta a supportare (e sopportare) il marito Nicola - non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e salvare il giorno più speciale dell'anno. Non sarà un compito facile, perché l'intraprendente strega Sabrina (Caterina Murino), meglio conosciuta come la Befana, e la sua amica Santa Lucia (Valentina Romani) sono determinate a rubare la scena a Babbo Natale diventando le protagoniste delle Feste. Recensione ❯
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Una storia avventurosa e commovente, che parla di diversità, amicizia, accettazione e crescita personale. Espandi ▽
Thomas è un gabbiano tanto vivace quanto costretto da un disturbo ad addormentarsi all'improvviso. Gino è un coccodrillino abbandonato nel Tevere che vorrebbe conoscere i suoi genitori. Claire è una gatta che sa il fatto suo. Debbono combattere contro il feroce capo dei ratti Willow che vuole eliminare gli schizzati (cioè gli esseri umani).
Un film di animazione che per ritmo, tematiche e costruzione dei personaggi avrebbe le caratteristiche per essere proposto ai più piccoli.
Il ritmo è vivace ed è in grado di tenere desta l'attenzione di un pubblico (quello infantile) abituato a durate televisive di minore impegno. I temi sono molteplici e importanti. Ma tutto viene proposto con una buona dose di quello che si può definire 'adultismo'. Cioè con battute e situazioni adatte a un'audience di età maggiore. Recensione ❯
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La vita di Mario Ubaldo Rossi, criminale attivo a Genova dagli anni '70, nell'Italia degli anni di piombo, e fondatore di una delle bande criminali più temute del Nord Italia. Espandi ▽
Il romanzo criminale di Mario Ubaldo Rossi inizia nella Genova degli anni '70, quando,
nell'Italia degli anni di piombo, la sua banda diventa una delle più celebri del Nord Italia. Poi
il primo omicidio, la latitanza e un viaggio all'inferno attraverso strutture carcerarie di ogni
tipo. Tra sei anni di isolamento totale nei famigerati "braccetti della morte" e, negli anni '80, il
tentativo di fuga in elicottero da Porto Azzurro a seguito di una rivolta carceraria senza
precedenti, con decine di ostaggi e i gruppi di intervento speciale pronti a fare fuoco, Mario
Rossi, oggi settantenne, racconta la sua vita che, a dispetto del suo nome, non ha nulla di
ordinario. Recensione ❯
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Primo Fineschi è un capo ispettore dell'antidroga che opera con la sua squadra di 4 unità in borghese. Espandi ▽
Primo Fineschi è un capo ispettore dell'antidroga che opera con la sua squadra di 4 unità in
borghese. Quando è in pattuglia fa coppia con il collega Giulio; l'altra squadra è formata da
Corrado e Antonia. Di solito la squadra ottiene sempre ottimi risultati nelle operazioni, ma ad un
certo punto succede qualcosa che sembra ribaltare questa tendenza. Difatti, durante un tentativo
fallito di retata di un gruppo di narcotrafficanti, Primo viene avvertito che Helena, la sua fidanzata,
sembra sparita. È proprio l'ex marito di Helena, Damiano, ad avvertirlo. Praticamente nello stesso
momento, anche suo figlio Gabriele è invischiato in una faccenda di droga e sospettato di omicidio.
La spirale si è invertita nella vita dell'ispettore Primo Fineschi: tutto sembra così incredibilmente
incomprensibile. Le operazioni professionali non vanno benissimo e la sua vita privata è in
pericolo... ma questi due fattori saranno veramente scollegati? Recensione ❯
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Alessandro Piva gira un documentario per riflettere sul cambiamento dei ruoli femminili, parlando della storia dell'ex brefotrofio di Bari. Espandi ▽
Dal dopoguerra in poi, l'ex brefotrofio di Bari accolse bambini abbandonati alla nascita da madri lasciate sole o sottratti alle famiglie dai servizi sociali. Questi istituti pubblici, sparsi in tutta Italia, nell'arco di circa cinquant'anni ospitarono oltre un milione di bimbi non riconosciuti e furono chiusi negli anni '90 per il mutato clima socio-culturale, il costante calo di abbandoni minorili e l'avvio di un diverso modello di assistenza. Recensione ❯
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Un rigoroso documentario che attraverso la musica parla del nostro Paese senza chiudere la porta al grande pubblico. Documentario, Italia2025. Durata 120 Minuti.
Un documentario girato tra le varie regioni di Italia in cui si scoprono diverse tradizioni popolari. Espandi ▽
Dalla Liguria alla Calabria, dalle Marche alla Sicilia, una storia fatta di frammenti che catturano diverse realtà italiane attraverso gli strumenti musicali che appartengono a ognuna di esse. Cos’è un paese, una cultura, quando ne si va a cercare il nucleo più tangibile? La risposta dei fratelli De Serio è un rigoroso documentario in undici tappe, sparpagliate per le varie regioni italiane, che guarda in particolare alla musica, al canto e agli strumenti che lo rendono possibile per raggiungere una dimensione autentica del folklore e della ricerca etnografica. Ricco in suggestioni e riscoperte, il film parla di noi senza però distogliere lo sguardo dagli oggetti e dalle tradizioni che hanno segnato la nostra storia, restando mirabilmente concreto. La magia più grande del film, che di per sé non sarebbe fuori posto nei dipartimenti di musicologia internazionali, è che riesce a non chiudere la porta a un pubblico più ampio. Recensione ❯
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I romantici e divertenti incroci di alcuni personaggi in un festival di cinema. Espandi ▽
A Baia Domizia è tutto pronto per la prima edizione di un festival
di cinema indipendente.
Raffaella e Simone, i fratelli che lo hanno concepito, si ritrovano a
dover fronteggiare una serie di imprevisti e personaggi strani che
popolano le cinque giornate della manifestazione.
Una fauna di personaggi buffi eppure realistici, tutti con uno
scopo e che sembrano recitare un ruolo, nascondendo la loro vera
natura: dal produttore Carlalio Pinna all'attrice Alessandra
Berocci, dal regista Fabrizio Farro al critico Settembrino
Galatone.
Sullo sfondo si muovono Micaela, la fotografa del festival, ed il
regista Leonardo Apicella, unici personaggi apparentemente
innocui e dal fare romantico, presi a conoscersi a vicenda,
fuggendo dalla follia che li circonda. Recensione ❯
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Il film prende il titolo dal termine VAS (Visual Analogue Scale), un parametro visivo usato in medicina affinché i pazienti possano indicare l'entità del dolore che provano. Espandi ▽
Camilla, venticinquenne, si è trasferita a Milano da circa un anno e progressivamente si è sempre più chiusa in casa affidando ai social i suoi contatti con il mondo. Ha iniziato anche a scrivere un romanzo a puntate, a mezza via tra eros e sentimento, su una app per nuovi scrittori. Ha un amico, Adriano, che vorrebbe stanarla ma senza esito. Un giorno incontra casualmente Matteo on line. Lui è un autore di fumetti che vive a Napoli, a sua volta totalmente restio ad uscire di casa e legato soltanto a contatti in rete. I due iniziano un gioco a distanza che potrebbe diventare pericoloso.
Camilla e Matteo (interpretati con grande aderenza da Demetra Bellina e Eduardo Scarpetta) sono due hikikomori che avvertono la solitudine e pensano di superarla con i 'non contatti' che in rete garantiscono dialogo e, al contempo, protezione dalla presenza fisica dell'altro. Ma la psiche e il corpo pretendono comunque la loro parte, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Gianmaria Fiorillo, alla sua opera prima, si dimostra un regista consapevole dei propri mezzi in grado di controllare una materia non facile grazie anche ad un'ottima scelta di casting. Recensione ❯
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Nel 1983 Enzo Tortora, celebre conduttore TV, viene accusato ingiustamente di camorra. Inizia per lui un'odissea giudiziaria che segnerà l'Italia intera. Espandi ▽
1982. Enzo Tortora è all'apice del successo. Conduce Portobello e raggiunge 28 milioni di spettatori in prima serata, tutti in attesa del concorrente che riuscirà a far parlare il pappagallo, ospite d'onore della trasmissione. Pertini lo nomina Commendatore della Repubblica. Tortora è il re della Tv anni '80 e il suo programma racconta e conforta il Paese. In quegli stessi anni il terremoto dell'Irpinia dà l'ultima scossa agli equilibri già fragili della Nuova Camorra Organizzata. Giovanni Pandico, uomo di fiducia del boss Raffaele Cutolo e spettatore assiduo di Portobello dalla sua cella, decide di pentirsi. Interrogato dai giudici fa un nome inatteso: Enzo Tortora. Quando il 17 giugno 1983 i carabinieri bussano alla sua stanza d'albergo Tortora pensa a un errore. Ma è solo l'inizio di un'odissea che lo trascinerà dalla vetta al baratro. Recensione ❯
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A Perugia, la giovane moldava Rosa Lazar viene trovata viva dopo atroci violenze. Un procuratore e uno psicologo indagano su un caso che svela orrori e verità interiori. Espandi ▽
Periferia di Perugia. In un fosso viene ritrovata una ragazzina che indossa un completo d’alta moda. La polizia sta per portare via il corpo, quando un sospiro la svela ancora viva: si chiama Rosa Lazar, è moldava e non ha nemmeno 16 anni. La sostituta procuratrice Cristina Camponeschi e lo psicologo Stefano Mangiaboschi sono immediatamente chiamati a occuparsi del caso. L’indagine è più complicata del previsto. Apparentemente Illusione è un peculiare detour nella filmografia di Francesca Archibugi ma il focus sulla misteriosa personalità della protagonista adolescente è sicuramente un altro tassello della sua personale affezione al racconto del mondo giovanile ispirato stavolta a un fatto realmente accaduto. Certo a spiazzare è la complessità della narrazione e dei registri utilizzati perché il tentativo, non proprio riuscito, è quello dell’apologo morale attraverso tre (o più?) diverse linee narrative. Recensione ❯
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