Studio Battaglia

Film 2022 | Drammatico

Regia di Simone Spada. Una serie con Barbora Bobulova, Miriam Dalmazio, Thomas Trabacchi, Marina Occhionero, Massimo Ghini. Cast completo Genere Drammatico - Italia, 2022, STAGIONI: 2 - EPISODI: 16

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Ultimo aggiornamento venerdì 8 marzo 2024

L'adattamento italiano del legal dramedy di successo targato BBC The Split.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
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Dalla dalla serie originale The Split.
a cura della redazione
venerdì 8 marzo 2024
a cura della redazione
venerdì 8 marzo 2024

Questa serie legal si concentra sull'intreccio tra lavoro e vita familiare grazie al focus su tre donne avvocate che sono madre e figlie. La serie comincia infatti con l'inizio del nuovo lavoro di Anna, che ha lasciato lo studio Battaglia condiviso con la madre Marina e la sorella Nina. A loro si aggiunge un'ulteriore sorella minore, Viola, e un padre da sempre assente che torna a farsi vivo. Più che sull'aspetto più indagatorio dei casi, comunque presente, la serie si concentra sulle vicende personali e relazionali, oltre che lavorative, delle protagoniste, alle prese con le conseguenze di traumi che appaiono riconoscibili, normali: è evidente infatti il tentativo di non eccedere nel dramma, mantenendo invece uno approccio più intimista e contemporaneo alla vita quotidiana dei personaggi.

Episodi: 8
Regia di Simone Spada, Jacopo Bonvicini.

Una convincente seconda stagione che esamina in modo molto sensibile e profondo il ruolo della donna nelle diverse sfere di vita: lavoro, famiglia e affetti

Recensione di Maria Antonietta Vitiello

Dopo la fusione tra i due studi legali divorzisti Zander e Battaglia, come nella precedente stagione, viaggiano in parallelo le vicende legate alla professione e quelle famigliari e sentimentali delle protagoniste. Marina, da accordi con questa nuova organizzazione, deve deporre lo scettro del comando ed avviarsi ad una fine di carriera mentre Anna dovrà affrontare il dilemma tra le emozioni per Massimo, mai sopite, e i sentimenti per il marito Alberto e per il senso di famiglia che hanno costruito. Nina, di indole opposta rispetto ad Anna, si dovrà interrogare, suo malgrado, su una possibile genitorialità. Infine Viola e il neo marito Alessandro sperimentano la necessità di un loro nido a fronte della convivenza forzata a casa di Marina. Ruotano come figure di contorno, il padre Giorgio in riabilitazione per il cuore, Carla Parmigiani ancora tra gli assistiti e Zander che si contende i casi con Marina, non proprio sul viale del tramonto.

A distanza di due anni ritorna su Rai 1 Studio Battaglia con la seconda stagione; sempre diretta da Simone Spada (Rocco Schiavone) ma in una veste più corta di sei puntate rispetto alle otto della prima.

La scelta, poco apprezzata dal pubblico, di mandare in onda le ultime 4 puntate in una settimana non ha penalizzato la serie che ha vinto sul prime time con uno Share del 17,5% nella serata di fine stagione del 28 marzo 2024.

La fiction, con la produzione Palomar e Tempesta in collaborazione con Rai Fiction, segue l'adattamento italiano dal legal dramedy inglese The Split (BBC) da cui riprende in modo abbastanza fedele la sceneggiatura. Questa, nella serie italiana affidata ancora a Lisa Nur Sultan, esamina in modo molto sensibile e profondo il ruolo della donna nelle diverse sfere di vita: lavoro, famiglia e affetti. Le protagoniste con le loro caratteristiche e i loro dialoghi sottolineano brillantemente le aspettative e gli stereotipi legati al mondo femminile. In generale, però, tutti i personaggi, compresi quelli minori, sono ben costruiti e capaci di mostrare tutte le loro sfaccettature ed evoluzioni. In questo gioca anche il lavoro attoriale che rimane ad un livello alto e significativo con l'introduzione di un cameo magistrale di Marisa Laurito nelle prime due puntate.

I casi, alcuni centrali e trasversali alle puntate, altri più puntuali, sono sempre molto vicini all'attualità e riprendono, come nella stagione precedente, utili ragionamenti su temi quali: gli haters sui social, l'adozione da parte di un single e l'oblio oncologico, le molestie e il maltrattamento in famiglia anche quando la propria routine è di dominio pubblico. Solo per alcuni aspetti, legati appunto ad una quotidianità famigliare che diventa popolare, le associazioni corrono facilmente a The Ferragnez o a tutti quei programmi e blog di cucina in cui il confine tra vita privata e pubblica viene meno necessariamente. Si fa apprezzare anche l'attenzione ai bambini e al significato di una loro tutela nelle diverse situazioni poste nelle trame. Inoltre, a scapito di una possibile retorica, si fa presente come alcune battaglie abbiano permesso che anche i giudici non vedenti, potessero esercitare le proprie competenze nei luoghi di giustizia.

A differenza della prima stagione, c'è però un'apertura più meditativa, legata alla "ri-nascita" e al cambiamento necessario, quasi "Zen" per citare Marina che modula con ironia le note più drammatiche. Passando invece ad aspetti più legati alla forma, Studio Battaglia disegna sempre una Milano bellissima, da cartolina, superandosi. La fotografia che si diverte con le sfumature e i colori tenui quasi acquerellati mette in primo piano i luoghi centrali del capoluogo lombardo: Piazzale Gae Aulenti, il Bosco Verticale, il Duomo e l'Arco della Pace. Risultano sempre molto studiati anche gli interni come la casa in cui trova rifugio un'assistita, Monica, in cui gli elementi botanici e architettonici di design sono in un connubio perfetto.

A fronte di una tale cura, il disappunto sulla scelta del palinsesto di fare meno puntate, trasmettendole in un intervallo temporale più breve, pare più che legittimo. Il rischio è di comprimere troppo a scapito di un finale abbozzato che mal si accompagna con l'elevato tenore della serie.

Episodi: 8
Regia di Simone Spada, Jacopo Bonvicini.

Godibile e appassionante, una fiction di donne dalle battute ironiche e sarcastiche

Recensione di Maria Antonietta Vitiello

Le vicende personali e professionali della famiglia Battaglia: Marina la matriarca, a capo di uno studio legale di avvocati divorzisti, e le sue tre figlie, Anna, Nina e Viola. Anna, in cerca di una maggiore autonomia, lascia la prestigiosa attività familiare per lo studio legale Zander, dove ritrova un suo vecchio amico, Massimo che da subito cerca un chiarimento su quanto accaduto tra di loro in passato. Nina, single irrisolta e mina vagante nelle riunioni di famiglia, mostra un'ostinata resistenza ai coinvolgimenti sentimentali per coprire le proprie fragilità, e infine, Viola l'unica che non ha seguito il percorso lavorativo delle altre, immersa nei preparativi delle sue nozze con Alessandro. Il ritorno inaspettato del padre dopo tanti anni, costringerà le protagoniste ad un confronto con il passato e con le loro scelte di vita.

Le puntate della fiction, adattamento italiano dal legal dramedy inglese The Split (BBC), seguono una struttura ricorrente: due cause legali che, spesso grazie ai saggi avvocati, si risolvono senza necessariamente finire in tribunale, e lasciano i clienti con riflessioni e consapevolezze nuove.

Divorzi di lusso, contratti pre-matrimoniali, tutela dell'immagine, maternità/paternità nei casi di congelamento degli embrioni, eredità digitale, hackeraggio di un sito di incontri per coppie sposate, sono solo alcune delle tematiche affrontate che, con una buona armonia tra i registri, drammatico e ironico, non scadono nel banale. Una fiction di donne che mantiene ben saldo un centrale interesse per la figura femminile: nel confronto con sé stessa e con il maschile, nel lavoro come nella vita di coppia e familiare.

I dialoghi sono serrati e pieni di battute ironiche e sarcastiche, soprattutto e non solo, sugli avvocati, "le brave persone non fanno gli avvocati" o "le emozioni sono scariche di dopamina che finiscono nei conti correnti di noi divorzisti".

Nel cast Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio e Marina Occhionero con personaggi delineati molto bene dal punto di vista psicologico, le cui dinamiche, nel corso delle puntate, crescono ed evolvono. La protagonista Anna nell'interpretazione della Bobulova ricorda Alicia Florrick in The good wife, il bravissimo Massimo Ghini che interpreta il padre dimesso, affranto e provato dagli anni di lontananza dalle figlie e Lunetta Savino/Marina con i suoi lunghi capelli grigi, fieramente portati, la battuta sempre pronta e tranchant, dal Tai Chi mattutino agli incontri in tribunale, rende tutte le sfaccettature del suo ruolo (madre, avvocata ed ex moglie). Anche i personaggi minori non vengono trascurati sia nella caratterizzazione che nella recitazione come Daria la figlia adolescente di Anna, o Elisabetta "Betty", la fedele segreteria di Marina.

Al pari dei personaggi anche le location sono curatissime, in interni e in esterni. Dal moderno, colmo di vetrate studio Zander al classico e marmoreo studio Battaglia, case lussuose, arredate in modo impeccabile e una Milano luminosa e solare cinematograficamente lontana sia dalla Milano degli "anni di piombo" che dalla "Milano da bere" degli anni '80.

La fiction risulta nel complesso molto godibile e appassionante, in cui il vero protagonista è il matrimonio e le sue difficoltà, e dove alla fine anche gli avvocati, considerati i più cinici tra i cinici, mostrano tutte le loro fragilità e debolezze a favore di un trionfo dei sentimenti, con un finale aperto che lascia spazio alla prossima stagione.

Episodi: 8
Regia di Simone Spada, Jacopo Bonvicini.

La prima stagione della serie

Recensione di a cura della redazione

Le vicende personali e professionali della famiglia Battaglia: Marina la matriarca, a capo di uno studio legale di avvocati divorzisti, e le sue tre figlie, Anna, Nina e Viola. Anna, in cerca di una maggiore autonomia, lascia la prestigiosa attività familiare per lo studio legale Zander, dove ritrova un suo vecchio amico, Massimo che da subito cerca un chiarimento su quanto accaduto tra di loro in passato. Nina, single irrisolta e mina vagante nelle riunioni di famiglia, mostra un'ostinata resistenza ai coinvolgimenti sentimentali per coprire le proprie fragilità, e infine, Viola l'unica che non ha seguito il percorso lavorativo delle altre, immersa nei preparativi delle sue nozze con Alessandro. Il ritorno inaspettato del padre dopo tanti anni, costringerà le protagoniste ad un confronto con il passato e con le loro scelte di vita.
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Frasi
Contano più i sentimenti o le emozioni?
(Lunetta Savino)
dalla serie Studio Battaglia - a cura di Daniela
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giovedì 14 marzo 2024
 

Regia di Simone Spada. Una serie con Barbora Bobulova, Miriam Dalmazio, Thomas Trabacchi, Marina Occhionero, Massimo Ghini. Dal 19 marzo in prima serata su RaiUno. Guarda il trailer »

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