Un'altra idea di carcere: un carcere possibile grazie al teatro. Espandi ▽
Il documentario segue, fino al debutto, nel carcere di Volterra, le prove di Armando Punzo con i suoi attori nell'ambito del progetto teatrale Atlantis cap. 1 - La permanenza. Qui, con altri registi provenienti da diverse esperienze di teatro-carcere, la Compagnia della Fortezza organizza la masterclass, riunendo tutte queste realtà nel segno di un'utopia possibile. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un documentario diretto da Alex Gibney che racconta la creazione e l'impatto della rivoluzionaria serie I Soprano. Espandi ▽
Il film, diretto dal pluripremiato regista Alex Gibney, offre uno sguardo approfondito sulla vita e la carriera del suo creatore, David Chase e mostra come la serie sia diventata un fenomeno culturale, trasformando il racconto televisivo.
Con testimonianze dirette, video inediti delle prime audizioni, filmati esclusivi nel dietro le quinte e interviste agli attori, sceneggiatori, produttori del cast tra cui Lorraine Bracco, Edie Falco e Michael Imperioli, il documentario celebra una serie storica dall'episodio pilota fino al controverso finale.
Partendo dalla sua educazione, David Chase descrive il suo ingresso a Hollywood fino alle origini e al processo creativo de "I Soprano", scavando nelle sfide legate alla gestione di uno spettacolo di successo e ricordando il suo rapporto di lavoro creativo con il protagonista James Gandolfini. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un grande omaggio al celebre locale milanese e anche un grande omaggio alla città di Milano. Espandi ▽
Un documentario televisivo, il cui narratore sarà Elio, di Elio e le Storie Tese. Abbiamo ripercorso la storia del Derby Club Cabaret, attraverso ricchi materiali di repertorio e numerose interviste ad artisti che hanno esordito al Derby Club, tra cui Cochi Ponzoni, Paolo Rossi, Massimo Boldi, Claudio Bisio, Antonio Catania e Aldo Giovanni e Giacomo. Dagli inizi degli anni '60 fino al 1985, anno in cui chiuderài battenti, il Derby Club Cabaret fu infatti uno dei punti di incontro piùalla moda di Milano. Per piùdi vent'anni si esibirono varie generazioni di comici destinati a entrare nella storia dello spettacolo italiano, che diedero vita a una scuola di comicità attraversata da venature anarchiche e surreali destinata a rimanere senza eguali. Fu un periodo indimenticabile, una vera e propria epopea. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e l'utilizzo di materiali di repertorio inediti il documentario offre il ritratto intimo e coinvolgente di una figura chiave del Novecento. Espandi ▽
A.L. Giannini, appartenente a una famiglia di immigrati negli Stati uniti dall'entroterra ligure, fondò in un saloon la Bank of Italy divenuta poi Bank of America. Grazie al suo istituto di credito progetti che sembravano irrealizzabili vennero portati a termine e, al termine della sua vita, aveva consolidato il proprio benessere senza però aver né raggiunto né desiderato la ricchezza.
Due registe rendono il giusto omaggio al banchiere che per primo diede valore al risparmio delle donne. Affidandosi alla narrazione di un ragazzo dei nostri tempi in modo da rendere il racconto accessibile e interessante anche per i più giovani si arriva così progressivamente alla narrazione dell'attività di un banchiere capace di far rendere il proprio capitale senza dover incatenare a formule vessatorie i propri clienti.
Le registe però, proprio perché non intendono glorificare le banche ma piuttosto mostrarci come altre vie fossero perseguibili (e con profitto) nel mondo finanziario non dimenticano il presente sul quale ci invitano a riflettere. Si tratta di un valore aggiunto del film che non è di poco conto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film intimo e gentile, in cui la relazione esclusiva con il proprio cane diventa una riflessione sui limiti della presenza umana nel mondo. Documentario, Italia2024. Durata 83 Minuti.
Una regista s'interroga sul rapporto d'affetto con il suo cane, la sua immediatezza, la sua naturalità. Chi è un cane? E da quale prospettiva guarda il mondo? Espandi ▽
Claudia Tosi, la regista e sceneggiatrice del film, ha un cane, un golden retriever di nome Beau. Con lui, come dice nel film, è stato amore a prima vista, fin da cucciolo, e da allora Claudia e Beau vivono l’uno per l’altro, sempre insieme, in casa, al lavoro, in viaggio, tra mille giochi e coccole e pure qualche problema, poiché Beau è vivace, testone e con qualche problema di autorità con gli esseri umani. Prima ancora che Beau si ammali di tumore, venga sottoposto a dei test scientifici e affidato alle cure di addestratori professionisti, Claudia si chiede: chi è il mio cane? Quali sono i suoi sentimenti? Cosa pensa della vita con gli umani? La regista e produttrice Tosi realizza un film intimo e gentile, in cui la relazione esclusiva con il proprio cane diventa una riflessione sui limiti della presenza umana nel mondo. Il pregio del film sta nella sua assoluta mancanza di pudore, anche a costo di scivolare talvolta nell’eccesso di confidenzialità e intimità. Del resto, in mancanza di una risposta verbale o anche solo razionale, Claudia Tosi riempie le immagini di parole, di pensieri ad alta voce e riflessioni ridondanti, accettando il rischio – ed è questo, dall’altro lato, il limite di Mr Beau – di scivolare nel didascalico, nel desiderio tutto umano di comprendere e capire, laddove il desiderio animale è puramente quello di vivere, e cioè amare, condividere, battagliare, dare e ricevere, rubare e consegnare. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia della nuova rivalità tra i pescatori di anguille sul Tevere. Espandi ▽
Il documentario racconta una storia avvincente e densa di emozioni che si snoda lungo il Tevere a partire dal 1999, seguendo le vicende di due famiglie di pescatori d'anguille che da generazioni vivono e lavorano su un tratto urbano del fiume, all'altezza del Grande Raccordo Anulare, nella zona sud di Roma. Da una parte ci sono Cesare e Alfredo, noti come i "Rosci", due fratelli che incarnano la tradizione e l'orgoglio di una famiglia da sempre legata alle antiche tradizioni fluviali. Dall'altra, i loro rivali storici,Nando e Franco, detti i "Ciccioni", che abitano insieme alla loro anziana madre, sor Irene, una figura centrale che funge da fulcro affettivo e morale della famiglia. A cambiare tutto, però, ci penserà l'arrivo dal Bangladesh del giovane migrante Anwar, capace di aprire lo scorrere millenario del fiume al contatto con nuove culture. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'inarrestabile voglia di fare musica e di cambiare il mondo del gruppo che ha registrato il primo album rap in italiano: Assalti Frontali. Espandi ▽
Nati nel 1990, gli Assalti Frontali pubblicarono il primo brano rap mai cantato in italiano, 'Batti il tuo tempo', diventato l'inno di un movimento generazionale che vedeva nella cultura underground uno spirito di rivolta da portare nelle piazze. Nel 1992, il gruppo pubblicò il primo album rap italiano 'Terra di nessuno', a cui seguirono altri dieci album. Dopo più di 30 anni, Luca Mascini - questo il nome del militante A, leader degli Assalti Frontali - è sempre lo stesso e si racconta in questo film come non aveva mai fatto prima. Emerge una parabola umana e artistica che affonda le radici nella storia d'Italia, nel mondo dell'autonomia antagonista, dei movimenti studenteschi, fedele ai propri ideali, ai sogni, all'inarrestabile voglia di fare musica e di cambiare il mondo. Anche oggi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un attento lavoro di ricerca e di lavoro sul campo. Per riflettere sull'importanza della scuola in Ucraina. Documentario, Italia2024. Durata 56 Minuti.
Un racconto che supera i confini del conflitto ucraino per diventare un monito universale: la guerra contro l'istruzione è una guerra contro il futuro. Espandi ▽
"Ogni regime totalitario inizia con un sistema educativo e lo usa per riprodursi e rafforzarsi. Noi oggi vediamo come i regimi totalitari falsificano le informazioni e le usano per manipolare la consapevolezza delle persone. E l'educazione è l'unica panacea a questo pericolo". Sono le parole di Oksen Lisovyi, Ministro dell'Educazione e della Scienza ucraino. Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, iniziata dal 24 febbraio 2022, c'è stato un sistematico attacco alle istituzioni educative e al patrimonio artistico-culturale. Sono state distrutte biblioteche e libri, danneggiate oltre tremila strutture da asili alle università.
Aleksander Kherbet, reporter del "The Kyiv Indipendent" sottolinea come uno degli obiettivi sia quello di convertire gli ucraini in russi e per mettere in atto questo processo progressivo di cancellazione dell'identità nazionale si comincia proprio dai bambini. In Ucraina circa ventimila di loro dall'inizio del conflitto, sono stati deportati in Russia.
Dietro War on Education c'è un'attenta documentazione di ricerca e di lavoro sul campo. Il film raggiunge il suo obiettivo e lo fa in modo lineare ma efficace dove emergono la dignità e la forza delle persone intervistate - in ultimo anche la ragazza polacca rifugiata in Polonia - per difendere ad ogni costo la propria identità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La vita di una giovane ragazza di Bologna, immigrata di seconda generazione e promessa della boxe: da racconto privato a pubblico. Documentario, Italia2024. Durata 72 Minuti.
La complessa storia di una giovane donna che vede sua madre essere arrestata. Espandi ▽
Romina è una ragazza di Bologna, immigrata di seconda generazione che abita nel quartiere multietnico della Bolognina. La madre Berta lavora come donna delle pulizie, il fratello frequenta le superiori e lei è una giovane pugile di talento che sotto la guida dei responsabili della palestra Bolognina Boxe potrebbe ambire al professionismo. Nella vita di Romina tutto cambia quando la madre viene arrestata per crimini commessi diversi anni prima: costretta a prendersi cura della famiglia, senza più tempo per allenarsi, la ragazza abbandona poco alla volta la boxe, mentre attorno a lei il quartiere combatte l'ingiustizia di un sistema fondato sull'esclusione delle persone meno protette.
I due registi hanno seguito e filmato per quattro anni la vita della giovane protagonista e della sua famiglia, cercando di restituire un ritratto il più realistico possibile della vita in una città italiana dei nostri giorni. Al centro del film c'è Bologna, ma potrebbe in realtà essere qualsiasi altro contesto metropolitano: nella storia di Romina, nei luoghi che abita e attraversa - il piccolo appartamento affittato dalla madre, la palestra, i giardini, le strade del quartiere - si coglie la vitalità e la complessità di una rete sociale fatta di persone, di storie, di scelte e di attenzioni. Dal racconto privato ribadito dal titolo, Romina diventa un racconto pubblico: uno sguardo dall'interno di dinamiche sociali d'integrazione e convivenza che non offre soluzioni, non racconta con compassione o pietismo, ma fa di tutto per osservare e documentare nel modo più corretto possibile. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una cantante, un'attrice, un'interprete, un clown, il simbolo di una città intera, tutto questo e molto di più è Gabriella Ferri Espandi ▽
Un racconto intimo che ripercorre la vita di Gabriella Ferri dalla nascita nel quartiere di Testaccio fino al successo degli anni Ottanta. Una voce iconica che ha cantato, interpretato e amato Roma tanto quanto Roma ha amato lei.
La città eterna, infatti, ha accompagnato Gabriella Ferri sin dall'inizio della sua carriera. Dopo gli esordi milanesi in coppia con Luisa De Santis, Gabriella tornò da sola nella sua Roma, nel 1966, per approdare al Bagaglino, divenendone la cantante ufficiale. Artista poliedrica a tutto tondo, se ne ricordano le sue performance nei programmi Rai quali "Dove sta Zazà" e "Mazzabubú". Nel 1969, la sua unica partecipazione al Festival di Sanremo con "Se tu ragazzo mio", in coppia con Stevie Wonder. Dagli anni '70, il successo discografico in Italia e nel Sud America, che ha fatto innamorare il pubblico dei suoi stornelli romani e non solo.
La ricordano, con affetto e commozione, amici e colleghi come Carlo Verdone, Tosca, Renzo Arbore, Syria, Pierfrancesco Pingitore, Pippo Franco e tanti altri. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tre ragazzi autistici, camerieri in una pizzeria innovativa, incontrano una classe di liceo per insegnare il loro lavoro e condividere esperienze di vita. Espandi ▽
Presentato come progetto a Visioni Incontra 2023, "Ugualmente Diversi" racconta la storia di Lorenzo, Andrea e Gabriele, tre camerieri che lavorano in una nota pizzeria in Italia gestita da ragazzi autistici.
Le vite dei tre protagonisti si intrecciano con quelle dei ragazzi dell'ultimo anno del liceo scientifico Sacro Cuore che imparano proprio da loro il lavoro del cameriere, come ultimo capitolo di un percorso scolastico su diversità, equità e uguaglianza.
Il film conduce a un inaspettato ribaltamento di ruoli e ci lascia con una domanda: 'Cosa significa oggi diversità?' Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il primo film realizzato dalla comunità di San Patrignano esprime tutta l'esigenza di raccontarsi dei suoi protagonisti. Documentario, Italia2024. Durata 45 Minuti.
Gli ospiti di San Patrignano realizzano il loro primo film parlando non di droga ma di amore. Espandi ▽
Nella comunità di San Patrignano finalizzata al recupero dalla tossicodipendenza si intrecciano le storie di quattro ospiti. Due sono legate al rapporto messo in crisi o costruibile con un’altra persona. Altre due riguardano invece il rapporto con se stessi e la capacità di amarsi e perdonarsi. Ci poteva essere solo Paolo Ruffini alla base di questo film. La sua attenzione al sociale è nota e nasce dall’empatia con cui da molto tempo si rivolge a coloro che, come diceva Gaber, sono grida in cerca di una bocca. Trattandosi del primo film realizzato da un laboratorio costituito all’interno della comunità di San Patrignano ci si sarebbe potuti attendere una riflessione sulla tossicodipendenza e sul percorso, non sempre facile, da affrontare per uscirne. Nulla di tutto ciò. Dal lavoro in comune è emersa l’esigenza di raccontare il rapporto con quella parola a cui ognuno finisce con il dare un proprio significato che ha comunque sfumature del tutto personali: amore. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una storia di grande ispirazione, forza, coraggio e determinazione che racchiude i valori universali dello sport, incarnando l'esempio di chi sfida i limiti rendendoli un punto di forza. Espandi ▽
La protagonista è Ambra Sabatini, campionessa e atleta paralimpica che ha saputo affermarsi e farsi apprezzare da milioni di persone in Italia e nel mondo grazie ai risultati che ha raggiunto nel tempo, conquistando la medaglia olimpica a Tokyo nel 2020 e il nuovo record del mondo ai mondiali di Parigi 2023. Una telecamera seguirà Ambra per la realizzazione del docufilm nel suo quotidiano, tra allenamenti, incontri e appuntamenti e le riprese accompagneranno la giovane atleta fino alle Paralimpiadi di Parigi del 2024. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'indagine sugli abusi e sulla scomparsa di bambini in una scuola residenziale indiana innesca una resa dei conti nella vicina Riserva della canna da zucchero. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Attorno a una lunga intervista viene ricostruita la carriera del grande regista. Un ricordo rispettoso e delicato. Documentario, Italia2024. Durata 80 Minuti.
Un film che ripercorre la vita e la carriera di Carlo Mazzacurati a dieci anni dalla morte. Espandi ▽
Gli autori scelgono di non ricostruire una biografia in senso cronologico e di non ospitare interventi di critica cinematografica. Impostano invece il film principalmente attorno a una lunga intervista video di Mario Canale (autore di un corposissimo archivio di backstage e interviste del cinema italiano conservato nell’Archivio Storico Istituto Luce).
A partire da quest’intervista centrale, poi affiancata dalle memorie di diversi attori e dei sentimenti che il suo cinema ha ispirato, prende vita “una certa idea di cinema”: profondamente nutrito di letture classiche e novecentesche, anche di genere, intriso del paesaggio del Nord Est non molto esplorato prima, provinciale, amicale, affezionato ai “non vincenti”, alle persone comuni, sentimentale nel senso più autentico del termine. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.