Anno | 2023 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Regia di | Calmatic |
Attori | Sinqua Walls, Lance Reddick, Teyana Taylor, Laura Harrier, Vince Staples Zak Steiner, Andrew Schulz, James Earl, Blake Griffin, Arturo Castro, Paris Nicole, Gerald 'Slink' Johnson, Joe Dinicol, Noah Ballou, Dolly Gray, Barry Brisco, Nic Harris, Iman Crosson, Tamera Kissen, LaDell Preston, Malachi Mutakabbir, Cameron Early, Quinn McPherson (II), Cj Stuart. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 18 maggio 2023
Una rivisitazione in chiave moderna dell'iconico film del 1992 che celebra la cultura dello streetball di Los Angeles e riprende la sfida sportiva e linguista fra due giocatori di basket, uno nero e l'altro bianco.
CONSIGLIATO N.D.
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Il nero Kamal e il bianco Jeremy sono entrambi promesse fallite del basket americano: il primo, figlio di una stella dell'NBA, ha gettato al vento la carriera a causa del carattere incendiario e ora lavora come commesso e fatica ad arrivare a fine mese con la moglie e il figlio; il secondo, ritiratosi per infiniti problemi alle ginocchia, lavora come motivatore e nutrizionista per giovani cestisti e ha promesso alla fidanzata di non giocare più. Prima nemici, poi partner e infine amici, i due riprenderanno a battere i campi da basket di strada in tornei da due contro due, sognando di vincere il montepremi di un torneo ufficiale per sistemare le rispettive vite e consentire soprattutto a Kamal di tornare ai livelli che il suo talento meriterebbe.
Il remake di Chi non salta bianco è, diretto nel 1992 di Ron Shelton, adatta situazioni e dialoghi di allora (erano gli anni della rivolta di Los Angeles dopo le violenze su Rodney King) alle nuove forme di razzismo e di politicamente corretto della cultura americana.
Riconosciuto fin da subito che il carisma dei nuovi interpreti del film, Sinqua Walls nella parte di Kamal e il rapper all'esordio nel cinema Jack Harlow in quella di Jeremy, non eguaglia quello di Wesley Snipes e Woody Harrelson (il primo all'epoca in assoluta ascesa dopo Jungle Fever, il secondo agli esordi di una carriera che perdura tuttora ai massimi liveli), va detto che questa nuova versione di un cult degli anni '90 - di per sé non un capolavoro, per quanto capace di cogliere gli stereotipi dei luoghi comuni e del discorso razziale alla base della cultura pop americana - non sfigura nemmeno troppo.
La scelta di ricorrere agli stessi sceneggiatori Kenya Barris e Doug Hall ha infatti mantenuto alto il tono della disputa soprattutto linguistica fra i due protagonisti, riprendendo l'ironia tagliente che i due giocatori si riversano addosso a partire dagli stereotipi sulle rispettive origini (il nero buono solo a giocare a basket, il bianco geneticamente incapace di giocare a basket...) ed evitando al film di restare incagliato nel didascalismo tipico del prodotto medio da piattaforma (qui Disney+).
Anche questo nuovo White Men Can't Jump (con titolo originale, archiviato l'orrendo adattamento italiano) affonda le mani nei conflitti sempre vivi della società americana, ma in un clima di tensione più diluita e meno incendiaria, preferisce indugiare nella retromania, con battute che riportano ai primi anni '90 (Jungle Fever, per l'appunto), o citare continuamente fenomeni dello sport o dello spettacolo (l'uso di sigle e nomignoli per i campioni dell'NBA è roba da iniziati, così come, forse, lo scontro fra Jeremy che ama PT Anderson e Kamal che pensa solo a Spike Lee).
Più che l'esibita arguzia di citazioni e riferimenti, a rendere il film tutto sommato solido è proprio la scelta di puntare sui dialoghi per dare ritmo ed energia al racconto, gestendo la sfida linguistica fra il nero e il bianco (il primo convinto che il basket sia prerogativa della sua gente, il secondo arrogante ed egoista, entrambi feriti a loro modo dalla vita, nello spirito e nel corpo) alla pari di quella sportiva.
A mancare a questa nuova versione del film è purtroppo una regia capace di fare quello che riusciva a Ron Shelton (tra i migliori a raccontare lo sport americano, dal baseball di Bull Durham - Un gioco a tre mani al golf di Tin Cup), e cioè filmare il basket come una danza erotica, energica e sensuale, mostrando come il corpo e la performance riescano laddove falliscono parole e pensieri.
Calmatic (cioè Charles Kidd II), invece, muove la macchina in unisono con l'accompagnamento musicale (che alterna musica bianca e black, trasformando pure Lana Del Rey in versione rap) e soprattutto monta i momenti di gioco con la stessa disinvolta leggerezza di un filmato in rete, con stacchi, tempi e movimenti poco cinematografici. Basta in fondo vedere come filma i numeri di danza di Tatiana, la fidanzata di Jeremy interpretata da Laura Harrier, per capire le sue origini dal videoclip e l'incapacità di integrare il suo lavoro nel flusso continuo di un film.
A questi nuovi giocatori violenti e aggressivi, un po' sgraziati e parecchio fuori posto (e qui va detto che i due interpreti sanno cavarsela, non così giovani, non troppo attraenti o cool), mancano purtroppo la trasgressione, l'erotismo, anche il turpiloquio. Spike Lee, dopotutto, più che venerarlo bisognerebbe guardarlo, e capirlo! Le immagini nuove di White Men Can't Jump sono inermi, annacquate, stereotipate come e più delle parole che Kamal e Jeremy, il nero e il bianco, si tirano addosso come palloni.
Sinqua Walls interpreta Kamal, ex promessa del basket che ha buttato via la sua carriera, mentre la superstar del rap multiplatino Jack Harlow fa il suo debutto come attore nel ruolo di Jeremy, un'ex star di questo sport la cui ascesa è stata bloccata dagli infortuni. Alle prese con relazioni incerte, pressioni finanziarie e gravi lotte interne, i due giocatori, apparentemente cosi diversi, scoprono di avere in comune più di quanto credano.
Kamal e Jeremy sono due ex giocatori di basket di Los Angeles, divisi dal colore della pelle e uniti da storie personali molto simili. Per entrambi la strada del professionismo è evaporata a causa di rabbia repressa e una serie d’infortuni. Mentre il loro presente è fatto di consegne di pacchi e sessioni di allenamento per facoltosi clienti.