Il ritratto della serena e composta solitudine di un uomo che ha fatto pace con gli errori del passato. Vincitore della Palma d'oro per il migliore attore (Kôji Yakusho) all'ultimo Festival di Cannes. Al cinema.
Tokyo, oggi. Hirayama è un sessantenne giapponese che pulisce i bagni pubblici della città con attenzione meticolosa ai dettagli e dedizione certosina al suo lavoro. Ogni giorno segue la stessa routine: un'attenta pulizia personale prima e dopo quella dei bagni altrui, un'innaffiata alle piante che ha salvato dalla disattenzione cittadina, un panino al parco all'ora di pranzo. Lungo il suo percorso talvolta si ferma a osservare le piante che lo sovrastano scattando foto alle chiome, o fa uno spuntino presso qualche tavola calda.
E ogni tanto fa qualche incontro: con Takashi, il ragazzo che rileva il turno pomeridiano di pulizia dei bagni, con una ragazza al parco, con un senzatetto scollato dalla realtà, con la proprietaria di un ristorante che gli riserva piccoli trattamenti di favore. E quando sale a bordo del suo furgone ascolta Lou Reed (con e senza i Velvet Underground) e Patti Smith, The Animals e Van Morrison, Otis Redding a Nina Simone, così come quando è a casa legge William Faulkner e Patricia Highsmith, ma anche la "sottovalutata" Aya Koda.
Il film è stato premiato con la Palma d'oro per il migliore attore, andata a Kôji Yakusho, all'ultimo Festival di Cannes.
Dal pluripremiato autore de Il cielo sopra Berlino, Wim Wenders, una riflessione commovente e poetica sulla ricerca della bellezza nel mondo che ci circonda. In Perfect Days - di cui vediamo i primi 7 minuti in esclusiva su MYmovies - il regista mette a frutto la sua grande familiarità con il documentario per creare un film di finzione che segue le giornate del suo protagonista come una camera nascosta, e poi però racconta i sogni di Hirayama come un'elaborazione artistica del giorno appena vissuto.
Distribuito da Lucky Red, Perfect Days è da oggi al cinema.