Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Nicholas D. Johnson, Will Merrick |
Attori | Tim Griffin, Nia Long, Storm Reid, Ken Leung, Amy Landecker Megan Suri, Lisa Yamada, Daniel Henney, Joaquim de Almeida, Rick Chambers, Tracy Vilar, Roy Abramsohn, Thomas Barbusca, Sean O'Bryan, Jasmin Savoy Brown, Scott Menville, Wolfie Trausch, Kelly Stables, Javier Grajeda, Mauricio Mendoza. |
Uscita | giovedì 9 marzo 2023 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,81 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 marzo 2023
Un'adolescente è entusiasta del fatto che sua madre parta per una vacanza così da lasciarla da sola a casa. La felicità verrà meno quando la giovane si renderà conto che i due sembrano del tutto spariti nel nulla. In Italia al Box Office Missing ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 92,1 mila euro e 69,5 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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June ha diciotto anni, vive a Los Angeles con sua madre Grace e questo è più o meno tutto quello che ha. Certo, ci sono gli amici, Veena soprattutto, ma il resto della sua esistenza sembra come sospeso. Sono dieci anni che è così, da quando suo padre James è venuto a mancare per un tumore al cervello, e da quel momento tutto è cambiato - come potrebbe non essere così?
Grace ha preso con sé la figlia e ha ricominciato tutto, nuova città, nuovi amici, nuovo lavoro. E da qualche tempo anche un nuovo amore, Kevin, che in punta di piedi è entrato nella sua vita e con cui adesso sta per partire per una settimana di vacanza in Colombia. Per Grace è l'occasione di vivere di nuovo dopo tanto tempo, per June di scrollarsi di dosso la madre e sfondarsi di amici e feste per sette giorni. Quando però arriva il momento di andare a riprendere la madre e Kevin all'aeroporto, June si fa trovare lì, ma loro non ci sono...
Il film di Johnson e Merrick, girato in trenta giorni e con quasi due anni di post-produzione, è un altro tassello del lavoro visivo iniziato con Unfriended e culminato con Searching.
Qual è l'albero genealogico di un film come Missing? Be', i registi Nick Johnson e Will Merrick sono alla loro prima prova ma hanno già firmato il montaggio di Searching (2018) e Run (2020), i due film scritti, diretti e prodotti dal trio Aneesh Chaganty, Sev Ohanian e Natalie Qasabian. Chaganty (sceneggiatore e regista), Ohanian (sceneggiatore e produttore) e Qasabian (produttrice) sono la spina dorsale di questa gemmazione di titoli, avendo anche scritto e prodotto quest'ultimo Missing. Ma, sullo sfondo, c'è anche un altro nome dietro questo inventario hollywoodiano-indipendente, ed è quello dell'eminenza grigiorussa Timur Bekmambetov, l'uomo che in patria ha scalzato dal botteghino Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello con il suo I guardiani della notte. E che ha fatto Bekmambetov al fine della nostra ricostruzione genealogica? Ha inventato il termine "screenlife movies".
O meglio, oltre che inventato, spinto, implementato e finanziato. A partire da quel 2014 che ha visto uscire Unfriended, da lui prodotto, e Open Windows, diretto da Nacho Vigalondo. Da lì in poi è un continuo aggiornare e allargare quello che si può fare con gli screenlife movies, in sostanza film che mostrano solo e soltanto immagini catturate tramite gli schermi di computer, smartphone, tv, telecamere di sicurezza, videocitofoni - con le relative app per narrativizzare ed inquadrare tutto questo, FaceTime, WhatsApp, Zoom, Ring, iMessage, TikTok... Così escono i vari Profile, Host, Dashcam, Safer At Home, senza buttare nel computo anche titoli come Dead of Night, serie su un'apocalisse zombie uscita per Snapchat e R#J, rivisitazione di "Romeo e Giulietta", tutti e due firmati in un modo o nell'altro da Bekmambetov. Da qui a Searching e Missing il passo è breve. E lastricato di soldi.
Tutto livellato sul successo commerciale (meno di un milione di dollari di budget per un incasso mondiale di 75) e visivo (le diverse innovazioni messe insieme per realizzarlo) di Searching, questo Missing si pone come suo seguito ideale, e per tante ragioni.
Dal punto di vista narrativo, infatti, anche se non si tratta di una continuazione diretta del film precedente, l'aggancio è diretto e manifesto: June, proprio all'inizio della storia, è presa dal binge watching di una serie Netflix intitolata Unfiction, e in particolare dell'episodio dove viene messa in finzione la vicenda di David Kim e sua figlia Margot, i protagonisti di Searching (per non parlare del gancio all'altro film del trio Chaganty, Ohanian e Qasabian, Run, con un riferimento al personaggio interpretato da Sarah Paulson). Finzioni avvolte dentro altre finzioni, espansione delle ri-narrazioni possibili per mimare la frenesia da true crime che ha investito il mondo social-mediatico negli ultimi anni.
È qui che i due registi settano il tono, lo sguardo e l'ambizione di Missing. Assumendo sullo schermo cinematografico tutti gli schermi dell'infosfera digitale, infosfera scossa dalla febbre del ricostruire/rinarrare/rivivere ogni caso irrisolto, i due registi realizzano una versione più grossa, larga e performante di Searching, moltiplicando i frame aperti sul computer, accrescendo i device utilizzati per registrare-mostrare e intensificando la velocità di interazione - tutti aspetti dovuti all'avanzamento tecnologico e al loro utilizzo, prima in mano ad uno della Generazione X, il David Kim di Searching, e ora alla Z di June.
Johnson e Merrick, però, non hanno la forza di compensare tutte queste spinte centrifughe, e così Missing pian piano deraglia sotto l'ingombro delle sue premesse come delle sue ambizioni, da un lato non riuscendo a fermare l'incessante innalzamento dei colpi di scena per mantenere viva la storia, e dall'altro sacrificando la coerenza visiva al continuo rilancio narrativo. Forse questo sotto-genere così peculiare e laterale dei POV movies ha già visto il suo picco, forse bastava solo pre-produrre di più e post-produrre di meno. Ce lo dirà, come sempre, Bekmambetov.
MISSING disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€9,99 | – | |||
€9,99 | – |
Stucchevole dopo un po' la trovata digitale anche se nel futuro potrebbe anche essere .Trama in po' artificiosa .Sperimentale.
Los Angeles: la diciottenne June, segnata dalla morte del padre, mal sopporta le ansie dell'apprensiva madre Grace e cerca di godersi qualche giorno di libertà quando la donna parte per un viaggio in Colombia col nuovo compagno Kevin. Ma, il giorno in cui la coppia dovrebbe rientrare, la ragazza aspetta invano all'aeroporto. L'inquietante verità emerge presto: i due sono spariti.
Grace se ne è andata in vacanza in Colombia con il nuovo fidanzato. Sul volo di ritorno, non c'è. La figlia adolescente June si preoccupa. Davanti al computer fa ricerche. Scopre cose inquietanti. Tutto o quasi tutto il thriller si svolge sullo schermo del computer, finestre aperte, email e app e social e video, emoticon. Come in "Searching", stesso team creativo non a caso: il regista e i due montatori [...] Vai alla recensione »
S'intitola Missing (cioè "scomparsa"), ma è quasi un Searching 2, uno stand alone sequel, cioè un seguito a sé stante, come in un'ideale antologia, del film del 2018 di Aneesh Chaganty, con i suoi montatori promossi registi. Come quello, asseconda la fissazione (proficua) del produttore Timur Bekmambetov per il cosiddetto screenlife movie, un film (quasi) tutto raccontato tramite gli schermi dei device [...] Vai alla recensione »
Se Federica Sciarelli dovesse all'improvviso dare le dimissioni, la conduzione del programma «Chi l'ha visto» andrebbe affidata obbligatoriamente alla protagonista del film «Missing», al cinema da giovedì. Ostacolata dalla burocrazia internazionale, June (interpretata da Storm Reid, già vista in «Euphoria» al fianco di Zendaya) utilizza i mezzi a sua disposizione (Internet, le app e lo stalking) per [...] Vai alla recensione »
Con il declino del found footage, autori e produttori hanno studiato formule ancora più economiche per realizzare i film di serie b: in Searching, del 2018, un 'intera indagine si svolgeva esclusivamente sullo schermo di un computer. Missing sfrutta lo stesso stratagemma e in questo caso la protagonista (Storm Reid) naviga su internet alla ricerca della madre, scomparsa durante una vacanza in Colombia. [...] Vai alla recensione »
C'è sempre qualcuno che ci guarda. Oltre al reale o presunto angelo custode, c'è sempre una telecamera che registra cosa facciamo in ogni dato momento. C'è sempre qualcuno da guardare. A meno che l'angelo custode non siamo noi, quel qualcuno o qualcosa da guardare è sempre più spesso lo schermo di un cellulare o di un computer. Missing prende l'uno e l'altro, cosa ci guarda e ciò che guardiamo, telecamera [...] Vai alla recensione »
Nel 2018, in epoca ancora pre-pandemica (ma coi new media che giocavano già un ruolo pervasivo e assolutamente decisivo nei rapporti sociali) usciva un piccolo thriller che avrebbe definitivamente imposto all'attenzione internazionale il sottogenere dello screenlife movie. Parliamo di Searching, film indipendente diretto dal regista Aneesh Chaganty, e prodotto da quel Timur Bekmambetov che, una volta [...] Vai alla recensione »
June Allen (ottima Storm Reid, vista recentemente in The Last of Us) è una diciottenne di Los Angeles che passa ogni momento della vita davanti al computer. Vivendo senza soluzione di continuità tra mondo fisico e virtuale, non è solo iperconnessa ma anche preoccupata: Grace, la madre amorevole della ragazza, è partita per una vacanza in Colombia con il compagno e mai tornata.
Non c'è tempo, tutto muta. Lo spazio, il tempo, il reale, finiscono per essere modellato dai dati e dobbiamo affrettarci. Nick Johnson e Will Merrick lo sanno bene e, anzi, lo dichiarano fin da subito. June la protagonista del loro Missing, all'inizio del film sta guardando una puntata di una serie Netflix dedicata alla vicenda già raccontata nel precedente Searching, altro straordinario desktop movie [...] Vai alla recensione »