Un documentario targato Netflix che racconta le origini del gruppo musicale degli Wham!. Espandi ▽
La storia degli Wham! è raccontata attraverso interviste e filmati d'archivio di George Michael e Andrew Ridgeley - da amici negli anni '70 a icone pop degli anni '80. Recensione ❯
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Franco Maresco insegue il jazz dall'America alla sua Sicilia, in compagnia di un grande
musicista come Joe Lovato. Documentario, Italia2023. Durata 74 Minuti.
Un racconto del jazz e in particolare di Joe Lovano che cambiò la musica e la Sicilia. Espandi ▽
Franco Maresco torna a raccontare uno degli argomenti a lui più cari: il Jazz che lega a doppio filo con l'Italia, anzi, con la Sicilia. Attraverso Joe Lovano, uno dei più grandi jazzisti contemporanei regala la possibilità di intraprendere un viaggio attraverso il tempo, in quella che era la Sicilia agli inizi del 900 e di come quella Sicilia sia stata fondamentale per la nascita del jazz come lo conosciamo adesso. Recensione ❯
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Una serie doc che racconta una selezione di intrighi di spionaggio realmente accaduti. Espandi ▽
In questa intensa serie true crime, agenti dei servizi segreti dall'MI6 alla CIA raccontano storie di spionaggio, campagne della guerra fredda e colpi di stato eseguiti sotto copertura. Sono incluse interviste a funzionari, agenti, e spie. Recensione ❯
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Il documentario segue il dietro le quinte che ha portato alla realizzazione del primo album da solista della star dei BTS J-Hope. Espandi ▽
Il documentario racconta la storia della realizzazione dell'album J-Hope In the Box da parte
del noto cantante della celebre band del k-pop sudcoreano BTS. Il documentario mostra il processo
creativo di J-Hope, presentando il concerto di Lollapalooza, il primo in cui l'artista ha performato le
canzoni dell'album dal vivo. Sebbene altri membri dei BTS abbiano già composto e pubblicato
alcuni singoli da solisti, prima di J-Hope In the Box nessuno di loro aveva mai creato un album
completo senza gli storici compagni. In un'intervista, il cantante ha infatti dichiarato la sua
eccitazione mista a nervosismo: essere il primo a "correre" da solo è stressante, ma gli consente di
perseguire per la prima volta obiettivi molto personali. Per questi motivi, J-Hope In the Box è un
progetto molto significativo per la super star dei BTS. Recensione ❯
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Un documentario che dialoga intelligentemente con il cinema del passato e mostra l'influenza della saga sul futuro. Documentario, Francia2023. Durata 52 Minuti.
Un documentario rivela la grande forza profetica della saga di Matrix che mise in scena già dal 1999 tanti dei problemi sociali e politici dei nostri tempi. Espandi ▽
Quando è arrivato al cinema nel marzo del 1999, Matrix non era un titolo di punta della Warner. Con un budget di 63 milioni di dollari, più limitato rispetto ad altre produzioni, ne ha incassati a livello mondiale oltre 460. Ha vinto quattro Oscar ed è stato il capostipite di altri due sequel usciti entrambi nel 2003 a poca distanza l’uno dall’altro e poi di un quarto capitolo del 2021 oltre di una serie di corti animati, Animatrix. Ma soprattutto è passato da essere un semplice fenomeno cinematografico a un punto di riferimento sociale e culturale. Il documentario firmato da Benjamin Clavel, con la voce narrante di Sarah-Jane Sauvegrain, ha l’intelligenza di far dialogare Matrix con il cinema del passato e del futuro e di sottolineare l’impatto che ha avuto nel corso degli anni. Per quanto riguarda la dimensione politica, resta più in superficie ma l’incombente minaccia è evidente. Forse il futuro in parte già è stato scritto e proprio per questo The Matrix: Generation riesce ad essere ancora più inquietante. Oltre il cinema. Recensione ❯
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Il documentario riesce a ripercorrere aspetti meno conosciuti, ma decisamente importanti nella vita e nella carriera del cineasta Dario Argento. Espandi ▽
Dario Argento, uno dei più acclamati registi italiani nel mondo, oggetto di un culto trasversale che
abbatte le barriere generazionali, quasi fosse una rockstar, è in realtà una persona che ha sempre
protetto la sua sfera privata. Il documentario riesce a ripercorrere aspetti meno conosciuti, ma
decisamente importanti nella vita e nella carriera del cineasta. Un viaggio nell'intimità della sua casa,
con le persone che ama e apprezza, nel suo archivio personale gelosamente custodito, da cui spuntano
foto e documenti inediti, e tra le location dei suoi film, accompagnato dagli spezzoni delle sue opere,
che riemergeranno dal passato per dialogare con il presente. Recensione ❯
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Ettore Scola, Luciano Ricceri, e la bottega dove sono nati alcuni capolavori del nostro cinema. Espandi ▽
Al termine di un corso di video marketing, la studentessa Silvia inizia a Cinecittà uno stage nello Studio EL, fondato nel 1983 da Ettore Scola e dallo scenografo Luciano Ricceri. Negli spazi un tempo set di film come La famiglia, Il viaggio di Capitan Fracassa, Che strano chiamarsi Federico, Silvia viene guidata da uno dei tanti tecnici che lì lavorarono, Ezio Di Monte, oggi diventato la memoria vivente e il conservatore di un luogo sul punto di sparire.
Tra interviste ai collaboratori di Scola e Ricceri, frammenti di film e backstage, situazioni rimesse in scena dal vivo, il cinema di Scola e le creazioni di Ricceri e dei suoi collaboratori tornano in vita, prima che lo Studio EL sia svuotato e i suoi oggetti raccolti in uno spazio museale.
L'operazione è autentica, piena di amore e stupore (per Scola, Ricceri, Troisi, Gassman... tutti presenti nel materiale d'archivio), ma pure un po' troppo edulcorata e legnosa, con una celebrazione un poco posticcia della magia del cinema, laddove in altri momenti emerge al contrario bene la dimensione pratica e artigianale del set. Recensione ❯
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Un intenso ritratto della città di Lyd passata dall' essere una metropoli palestinese ad una città dello Stato di Israele. Espandi ▽
L'ascesa e la caduta della città di Lyd, una metropoli vecchia di 5.000 anni, che un tempo era una vivace città palestinese, fino alla sua conquista avvenuta con la fondazione dello Stato di Israele nel 1948. Mentre il film rivela la sua storia, un coro di personaggi crea un arazzo emozionante dell'esperienza palestinese di questa città, e del trauma lasciato dal massacro e dall'espulsione. Recensione ❯
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Nella vita è già tutto scritto o il destino è un caso? Ascoltando le vite degli altri, un ex professore in disgrazia ritrova il suo posto nel mondo. Espandi ▽
Un ex professore di filosofia in piena crisi esistenziale parte per Genova dove si imbatte nel Boschetto, un’abbazia che ospita la Comunità di Don Orione, in cui vengono accolte persone in difficoltà e senza casa. Gente che vive ai margini della società e cerca in quel luogo un rifugio dalla disperazione, un modo per sopravvivere, magari nell’attesa di un’occasione per ricominciare. Parlando con alcuni ospiti e con il gestore della comunità, l’anziano protagonista entra in contatto con un universo di piccole storie cariche di dolore e speranza, ritrovando forse il senso perduto della vita e la serenità per andare incontro al proprio destino.
Cavazzoni, assieme al regista Sergio Maifredi, ci accompagna con profonda levità, e con le suggestive musiche di Michele Sganga, tra i chioschi e le stanze di questa sorta di limbo terreno che può condurre alla rinascita e all’accettazione di sé.
In un mondo che ci vorrebbe sempre più performanti, l’elogio della mediocrità e della sconfitta può rappresentare quasi una boccata d’ossigeno, un semplice e prezioso tesoro da riscoprire tra le antiche mura dell’abbazia e tra le pieghe di quelle vite stropicciate, nascoste, ‘non calcolate’ appunto. Recensione ❯
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Un percorso alla ricerca di intuizioni, storie, note e parole, che ha portato SUGA in giro per il mondo. Espandi ▽
Per la realizzazione del suo nuovo album da solista la star dei BTS SUGA decide di intraprendere un duplice viaggio: da una parte, il cantante si sposta per il mondo, da Las Vegas a Seoul, per incontrare molti artisti con cui confrontarsi; dall'altra, si immerge nella propria interiorità per far emergere i traumi del suo passato e trasformarli in musica. Questo percorso porterà SUGA a far visita a grandi nomi del panorama musicale contemporaneo americano come Steve Aoki, Halsey e Andersoon Paak, ma anche il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto, da sempre grande fonte di ispirazione per il cantante sudcoreano. Durante il viaggio, SUGA si confronterà con dubbi e blocchi artistici, che tenterà di superare attraverso la riflessione e il confronto con gli altri.
Ben girato e con un'ottima fotografia, SUGA: Road to D-DAY è un documentario molto convenzionale, che procede lentamente. Completamente focalizzato sul suo protagonista, ne restituisce un ritratto ben delineato.
Il film procede lentamente, alternando alle esibizioni della star K-pop momenti più silenziosi e dialogati: da un certo punto di vista ciò potrebbe rispecchiare la personalità di SUGA, un artista riflessivo, dedito al perfezionismo, al dubbio e all'incertezza. Recensione ❯
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Un documentario che indaga su come l'evoluzione tecnologica potrebbe diventare un'arma pericolosa in futuro. Espandi ▽
Cosa succede quando una macchina può prendere decisioni di vita o di morte? Questo documentario esplora i pericoli dell'intelligenza artificiale applicata all'industria militare. Recensione ❯
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La vita di uno dei più grandi campioni del basket mondiale narrata da lui stesso a da chi lo ha conosciuto. Espandi ▽
Dino Meneghin (classe 1950) si racconta ripercorrendo la propria vita sin dall'infanzia trasmettendo la passione che lo ha animato già dal primo incontro con il basket senza nascondere anche le difficoltà e i momenti difficili. Contribuiscono a descriverne la personalità coloro che hanno giocato con lui, che lo hanno allenato o ne hanno commentato le imprese.
Un documentario che fa emergere il campione ma anche l'uomo consapevole dei sacrifici che la passione sportiva ad alto livello comporta.
Non sempre i percorsi narrativi in ordine cronologico contribuiscono ad un esito finale apprezzabile. Talvolta capita che ci si trovi di fronte ad una sorta di enciclopedia per immagini. Quando però c'è a disposizione una personalità così imponente (non solo fisicamente) e ricca di esperienza il regista può permettersi questa linearità. Anzi, compie la scelta giusta optando a suo favore consentendo a chi guarda di ripercorrere tutta la vicenda del campione. Offrendo così ad appassionati e non del basket un ritratto al contempo partecipe e oggettivo. Recensione ❯
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Uno spaccato delle realtà che devono vivere le donne afgane sotto il controllo dei talebani. Espandi ▽
Il documentario mostra la potente resistenza delle donne afghane e offre un importante spunto di riflessione sull'impatto in termini di diritti e mezzi di sussistenza delle donne dopo la caduta di Kabul per mano dei Talebani nel 2021. Il film segue la vita di tre donne, mentre, in tempo reale, lottano per recuperare la loro autonomia. Sahra Mani, che dirige il film, cattura lo spirito e la resilienza delle donne afghane attraverso una rappresentazione cruda della loro straziante condizione. Recensione ❯
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Il ritratto di un genio partenopeo che ha colto le occasioni e letto la realtà per conquistare il mondo con Napoli e far conquistare Napoli dal mondo. Espandi ▽
Lucio Amelio ha rappresentato una figura fondamentale per la scena artistica internazionale: è stato lui che nel 1980 ha messo Andy Warhol - il maggior esponente della pop art americana - in contatto con l'artista tedesco Joseph Beuys; ed è stato lui che, solo pochi mesi dopo questo memorabile incontro, ha riunito i più famosi artisti visivi del mondo nella sua città natale, Napoli, colpita dalle conseguenze di un terribile terremoto. In quell'occasione, i più grandi nomi dell'arte mondiale hanno rappresentato la tragedia e dato il loro apporto alla ricostruzione, creando il documento di un'epoca: la mostra "Terrae Motus". Amelio è stato il deus-ex-machina e il genio, il mago che ha reso possibile l'impossibile. Recensione ❯
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Una panoramica sul durissimo Concorso Pianistico Internazionale Chopin, che ogni cinque anni si svolge a Varsavia. Espandi ▽
Un documentario coinvolgente sui partecipanti al famoso Concorso Pianistico Internazionale Chopin, che ogni cinque anni si svolge a Varsavia. La durezza del concorso si scontra con la vita, quotidiana e intima, dei partecipanti da tutto il mondo accomunati dalla volontà di successo in un'occasione più unica che rara. Uno spaccato sincero quanto crudele, per un cambio radicale di prospettiva sulla competizione del mondo della musica rispetto ai programmi d'intrattenimento e talent show. Recensione ❯
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