Dino Meneghin - Storia di una leggenda

Film 2023 | Documentario 53 min.

Regia di Samuele Rossi. Un film Da vedere 2023 con Guido Bagatta, Guido Borghi, Sandro Galleani, Massimo Lucarelli, Pierluigi Marzorati. Cast completo Genere Documentario - Italia, 2023, durata 53 minuti. Valutazione: 3,5 Stelle, sulla base di 1 recensione.

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Ultimo aggiornamento martedì 14 novembre 2023

La vita di uno dei più grandi campioni del basket mondiale narrata da lui stesso a da chi lo ha conosciuto. In Italia al Box Office Dino Meneghin - Storia di una leggenda ha incassato 1,9 mila euro .

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Il ritratto partecipe di un campione sincero e consapevole dei sacrifici che una passione comporta.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 20 settembre 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 20 settembre 2023

Dino Meneghin (classe 1950) si racconta ripercorrendo la propria vita sin dall'infanzia trasmettendo la passione che lo ha animato già dal primo incontro con il basket senza nascondere anche le difficoltà e i momenti difficili. Contribuiscono a descriverne la personalità coloro che hanno giocato con lui, che lo hanno allenato o ne hanno commentato le imprese.

Un documentario che fa emergere il campione ma anche l'uomo consapevole dei sacrifici che la passione sportiva ad alto livello comporta.

Nel libro di Gianluca Vialli "Goals" dedicato ai campioni che hanno affrontato le sfide più difficili il capitolo 34 è dedicato al 4 giugno 1983, quando la Nazionale italiana di basket vinse il Campionato Europeo. Trattandosi della prima sfida contro la Spagna dice: "giochiamo maluccio, ma abbiamo un grande Meneghin che ci tiene a galla".

La frase che lancia il capitolo è di Michael Jordan e recita: "Il talento vince le partite. Ma il lavoro di squadra e il carattere vincono i campionati". È il messaggio che attraversa questo importante documentario di Samuele Rossi e che lo stesso Meneghin esprime con grande chiarezza quando parla del compagno che con la sua presenza sostiene il campione e quando si riferisce sia all'Ignis che alla Nazionale.

Rossi opta per una narrazione in ordine cronologico che consente a Dino di attribuire importanza sia ai suoi primi anni trascorsi in libertà nell'amata Alano di Piave che al trasferimento a Varese che segnerà il suo futuro di uomo e di sportivo. Entrambi gli aspetti vengono messi in luce sia dai suoi commenti che da quelli di tutti gli altri testimoni del suo straordinario percorso. Non viene occultato nulla perché questo non è un documentario in forma di panegirico. Anzi si potrebbe dire che contraddice (virtuosamente) proprio il termine che compare nel titolo.

Nel dizionario Treccani alla voce leggenda si legge: "qualsiasi racconto tradizionale di argomento religioso o eroico, nel quale i fatti e i personaggi, sia immaginarî sia desunti dalla storia (ma soggetti in questo caso a un'amplificazione fantastica che altera il dato storico), sono in genere collegati con luoghi e tempi determinati". Nulla di tutto ciò ma anzi molto di più e di meglio nel lavoro di Rossi. Dino racconta con grande sincerità quanto abbia sacrificato, nell'ambito delle relazioni affettive, al basket così come sa trasmettere a giovani e meno giovani la necessità dell'impegno costante e del superamento degli ostacoli che richiede forza d'animo. Così come l'hanno richiesta i numerosi infortuni subiti, talvolta così gravi da far temere per un suo ritorno in campo.

Non sempre i percorsi narrativi in ordine cronologico contribuiscono ad un esito finale apprezzabile. Talvolta capita che ci si trovi di fronte ad una sorta di enciclopedia per immagini. Quando però c'è a disposizione una personalità così imponente (non solo fisicamente) e ricca di esperienza il regista può permettersi questa linearità. Anzi, compie la scelta giusta optando a suo favore consentendo a chi guarda di ripercorrere tutta la vicenda del campione. Offrendo così ad appassionati e non del basket un ritratto al contempo partecipe e oggettivo.

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