Titolo originale | Raymond & Ray |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Rodrigo García |
Attori | Ewan McGregor, Ethan Hawke, Sophie Okonedo, Tom Bower, Maribel Verdú Vondie Curtis-Hall, Todd Louiso, Gina Jun, Maxim Swinton, Chris Silcox. |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | 2,86 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 17 ottobre 2022
Prodotto da Alfonso Cuarón, la storia die due fratelli che devono fare i conti con il padre padrone.
CONSIGLIATO SÌ
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Raymond e Ray sono cresciuti all'ombra di un padre che non sapeva fare il padre. Le loro madri (diverse) sono solo alcune delle donne che Harris ha sposato e bistrattato. Adesso che è morto, i due fratelli non vedrebbero l'ora di lasciarselo definitivamente alle spalle, ma la sua ultima volontà è quella che partecipino al funerale e scavino loro stessi la sua tomba. È solo la prima delle sorprese che il vecchio genitore ha riservato loro, ma non tutto il male vien per nuocere.
Dopo un inizio piuttosto funzionale, con il selvaggio Ray costretto ad accompagnare il fratello ossessivo compulsivo solo perché quest'ultimo è momentaneamente senza patente di guida, il film di Rodrigo Garcia gioca sempre meglio le sue carte, mescolando trauma e umorismo, buoni sentimenti e sparate necrofile, circo e sentimento.
"Ci sono tanti modi di vivere una vita", sentenzia Lucia, l'ultima compagna del defunto, e potrebbe essere questa la frase che manca sulla lapide volutamente lasciata senza date né parole, oppure quella che meglio descrive il tema del film. Raymond e Ray possono pensare di essere finiti, schiacciati per sempre dal peso del dolore e dell'umiliazione, condannati ad una vita di surrogati del piacere o di finto perdono, oppure possono mettere da parte remore e giudizi e cominciare a cogliere quelle opportunità che appaiono dal nulla ma possono portare verso qualcosa. Pensavano di conoscere il padre, ma nella foto di famiglia, al cimitero, non ci sono che sconosciuti: persone che si trovano per caso nello stesso luogo nello stesso momento e riscrivono per sempre il loro ruolo nella storia gli uni degli altri. Insomma, non sarà un capolavoro, ma qualcosa da dire Raymond e Ray ce l'ha, e si può apprezzare che provi a farlo ibridando dramma e commedia, magari non trovando sempre la combinazione vincente, ma la maggior parte delle volte sì. Garcia, che è stato operatore di macchina su alcuni lavori di Alfonso Cuaron (qui in veste di produttore), riesce anche nell'impresa di mettere insieme un cast misto, con due super star americane al fianco della spagnola Maribel Verdù di Y tu mama tambien, in un ruolo che indirettamente richiama il successo messicano. Hawke e McGregor interpretano invece due personaggi che riescono loro anche troppo facilmente, entrambi al limite della caricatura, e però la coppia funziona, le scene in cui sono insieme si scaldano di un calore naturale, un po' impacciato, che finisce per essere una delle cose più credibili del film; gli attori costruiscono una fratellanza che non passa dalle parole, e ci si domanda come mai i loro cammini professionali non si siano mai incrociati prima.
Raymond & Ray, con le consuete dinamiche del buddy movie, sfrutta al meglio il talento dei suoi due protagonisti per costruire ad altezza spettatore il trascorso di questi due fratelli diversi, dissimili in tutto ma uniti dal sangue paterno. Sostenuto da un basso continuo umoristico capace di smussare la rabbia e il dolore intrinseco di due personaggi molto sfaccettati, il film diverte e offre [...] Vai alla recensione »
Due fratellastri e uno stesso nome. Come a suggerire che, prima che due caratteri opposti pronti a cozzare nel gioco meccanico delle parti, Raymond (Ewan McGregor) e Ray (Ethan Hawke) sono il doppio, il negativo, il what if l'uno dell'altro. Represso, ansioso, compiacente il primo (impiegato pluridivoriziato) almeno quanto è sregolato e selvatico il secondo (ex trombettista e inesausto seduttore), [...] Vai alla recensione »
Due fratellastri che non si vedono da un bel po', insieme in macchina verso il funerale del padre (a uno hanno ritirato la patente, troppo alcol). Scatta la risposta automatica: "Mi sembra di averlo già visto mille volte". Vero, ma non avete notato il nome del regista, nonché sceneggiatore. Rodrigo Garcia era lo showrunner dell'edizione americana di "In Treatment" , primo grande successo internazionale [...] Vai alla recensione »
Raymond (Ewan McGregor) scende da una macchina che non potrebbe guidare perché gli è stata revocata la patente per guida in stato di ebbrezza (prima e unica volta che è stato fermato nella sua vita e aveva bevuto solo due birre) e si presenta da Ray (Ethan Hawke), scompigliato musicista dal passato con dipendenze, che vive da solo in una casa isolata.
Non il solito film sulla riconciliazione fra padri e figli. Non il solito incontro fra due fratelli troppo diversi destinato a finire in scintille. Non il solito e perbenista indottrinamento sul perdono sempre e comunque, sparato verso una conclusione in cui tutti si ritrovano felici intorno a un tavolo. In Raymond & Ray ci si fa male, le ferite sanguinano davvero e per una volta sembra di avere la [...] Vai alla recensione »
Si potrebbe quasi definire un sottogenere cinematografico a sé stante, quello riguardante l'elaborazione di un lutto. Wes Anderson, tanto per fare un esempio, lo inserisce quasi sempre nell'evoluzione narrativa dei propri lavori, con esiti sempre pregnanti e spesso brillanti. Stavolta tocca al discontinuo Rodrigo Garcia il compito di cimentarsi nella prova, facendone addirittura lo spunto di partenza [...] Vai alla recensione »
Un padre che muore. Due fratellastri, Raymond (Ewan McGregor) e Ray (Ethan Hawke), che si ritrovano dopo qualche tempo per andare al suo funerale. Scritto e diretto da Rodrigo García e prodotto, tra gli altri, da Alfonso Cuarón, Raymond & Ray è ospitato in concorso Progressive Cinema alla Festa di Roma e dal 21 ottobre sarà disponibile su Apple Tv+.