Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Pasquale Marrazzo |
Attori | Michele Costabile, Jacopo Costantini, Luisa Vernelli, Lucia Vasini, Rossana Gay Antonio Rosti. |
Distribuzione | Zenit Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 giugno 2023
La tragica storia di Luca e Riccardo, due giovani innamorati in un mondo carico di odio, traumi e frustrazione. In Italia al Box Office Prossimo tuo - Hotel Milano ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 5,9 mila euro e 2,8 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Luca e Riccardo sono innamorati e hanno avuto entrambi un passato difficile, segnato da un burrascoso rapporto con i propri familiari. Se i genitori di Luca non riescono ad accettare l'omosessualità del figlio, il padre di Riccardo è completamente assente, mentre la mamma non lo ha mai veramente voluto. Per questo motivo, da piccolo lo ha abbandonato in una casa famiglia, dalla quale è stato recuperato dagli zii, che lo hanno cresciuto. Bisognoso d'affetto in maniera viscerale, Riccardo trova conforto nella relazione con Luca, verso il quale prova un intenso trasporto emotivo e sessuale. Il rapporto tra i due giovani viene però bruscamente interrotto da un'aggressione omofoba perpetrata ai danni di Luca da un gruppo di naziskin, che lo riducono in fin di vita.
Una storia d'amore buia e senza speranza raccontata da un film che colleziona risvolti iperdrammatici uno in seguito all'altro, cui non si può far altro che assistere con freddezza.
Con Prossimo tuo - Hotel Milano Pasquale Marrazzo intendeva probabilmente girare un film di denuncia, un film che arrivasse allo spettatore come uno schiaffo diritto in faccia e che mettesse in scena la violenza fisica e psicologica cui in Italia - ma non solo - possono essere soggetti gli omosessuali. Il tutto attraverso una rappresentazione priva di filtri o edulcorazioni, come testimoniato dalla presenza di scene molto esplicite e da una regia asciutta e senza fronzoli, messa a disposizione della cruda rappresentazione dei fatti, così come essi si mostrano.
E, in effetti, Prossimo tuo è davvero uno schiaffo che arriva con prepotenza sul volto dello spettatore: anzi, è proprio un pugno nello stomaco. Freddo, cupo e animato da un'umanità difettosa, traumatizzata e manchevole, il lungometraggio non lascia alcuno spazio alla gioia e la speranza muore proprio come muoiono i protagonisti, dentro e fuori. La colonna sonora contribuisce alla creazione di un perenne stato di tensione, dal quale lo spettatore non ha scampo nemmeno nei flashback dedicati ai momenti felici della relazione tra Luca e Riccardo.
Una relazione certamente appassionata, ma che non sfugge all'oscurità che aleggia su tutta la narrazione: sebbene tra i due ci sia un evidente trasporto, quantomeno sessuale, sotto alcuni aspetti il loro rapporto appare a tratti disfunzionale, con Riccardo alla disperata ricerca di una manifestazione d'affetto da parte di Luca. Riccardo lo vuole sposare, lo vuole toccare, poi lo vuole picchiare. In un turbinio di emozioni piuttosto estreme e repentinamente affastellate l'una accanto all'altra, la relazione tra i due uomini appare in fin dei conti poco equilibrata, addirittura malsana.
A causa anche dell'uso di dialoghi eccessivamente sopra le righe e di una colonna sonora che colpisce imperterrita le corde della tensione e del dramma, i flashback dedicati alla storia d'amore tra Luca e Riccardo risultano quindi disturbanti. Ma ciò che è disturbante non è vedere effusioni amorose esplicite tra due uomini, quanto piuttosto il fatto che le loro modalità di interazione sembrino il frutto di un passato traumatico. E questo potrebbe essere un problema.
Sebbene infatti uno degli intenti del film possa essere quello di mettere in luce come la relazione tra i due protagonisti sia compromessa dall'ambiente circostante, un insufficiente approfondimento dell'interiorità dei personaggi in scena e delle motivazioni che li muovono fa sì che il messaggio del film risulti infine poco chiaro. Prossimo tuo è infatti un lungometraggio dalle molte ambizioni, che tuttavia non sono sorrette da una narrazione all'altezza, che colleziona invece una serie di risvolti iperdrammatici accostati in modo caotico.
Dialoghi inverosimili e una recitazione non sempre convincente compromettono, infine, la volontà di realismo con cui la messa in scena si approccia agli eventi narrati. Quel che rimane è un film cupo e senza speranza, cui non si può che assistere con freddezza.
Gli insistiti primi piani sulla liaison, bella e tragica, di Riki e Luca, e i campi lunghi e gelati sulla Milano periferica e disabitata, hanno intonazione elegiaca, intimamente dolente e appassionata (il sensuale cromatismo è di Alessandro Branca), mentre le immagini sonore hanno punte titaniche e atteggiamenti irruenti e oratori. La musica di Teho Teardo lotta infatti col film, ne devia il tragitto, [...] Vai alla recensione »
C'è una Milano livida, nonostante il verde acceso dei suoi parchi, in questa storia metropolitana che si consuma nel tempo infinito di un'attesa carica d'angoscia. Prossimo tuo, Hotel Milano è la storia di un amore violato dalla brutalità e non ci sono sconti per nessuno nel mondo dei vinti che Marrazzo costruisce attorno alla coppia di Luca e Riccardo, così simili e così diversi, così lontani per [...] Vai alla recensione »