Paolo Rossi - L'Uomo. Il Campione. La Leggenda

Paolo Rossi è un sognatore e il suo sogno si chiama calcio. La sua passione più grande si modella attorno al pallone, nei cortili, sull'asfalto e sulle decine di scarpe consumate in nome di quel sogno. Partendo da qui, Paolo Rossi - L'uomo. Il campione. La leggenda racconta la vita che si nasconde dietro il Rossi calciatore, le emozioni, le gioie e le delusioni dentro e fuori dal campo. Il documentario, diretto da Gianluca Fellini e Michela Scolari, si costruisce su un mosaico di testimonianze rilevanti, filmati d'epoca, interviste e soprattutto sulla voce e sul volto del suo protagonista, Paolo Rossi.

Il Rossi prima di Pablito, il ragazzo prima del successo, in un documentario che non necessita dell'avanguardia ma che nelle parole del suo protagonista trova la sua forma più genuina.

Sono molte le voci che risuonano nelle interviste e nelle testimonianze: da quella del primo amore calcistico Pelé a quella di Franco Carraro, da quella del dirigente sportivo Giuseppe Farina a quella di Marco Tardelli. Eppure, ce n'è una che brilla sulla altre per la sua straordinaria naturalezza: è quella di Paolo Rossi, quasi sussurrata nella semioscurità di una ripresa in primissimo piano, come a volersi fare metafora di uomo che nella vita non aveva bisogno di gridare o di apparire sotto i riflettori.

Ma la voce di Paolo Rossi è decisa, di una genuinità disarmante che non ha bisogno né di particolari strutture tecniche né di sperimentazioni avanguardistiche. Ne consegue la semplicità di un documentario che al centro pone l'emozione del suo protagonista, quei momenti incredibili e quelle delusioni altrettanto forti che costituiscono una base già di per sé interessante ed emotiva. L'impianto tecnico, in questo senso, non spicca per la sua complessità, ma segue la classicità della struttura documentaristica consolidatasi nel tempo.

Il documentario segue quegli episodi che hanno segnato tanto il Paolo Rossi calciatore quanto quello uomo: dai primi anni nelle squadre di provincia alla chiamata della Juventus, dall'esordio in Nazionale ai gol con il Vicenza, dalla squalifica per lo scandalo calcioscommesse alla rinascita con l'incredibile Mondiale del 1982. Il focus principale della narrazione, come è facile immaginare, ruota proprio attorno al Campionato del Mondo in Spagna del 1982, quello della vittoria azzurra in cui Paolo Rossi è capocannoniere del torneo. Eppure, ad ogni grande successo si accompagnano delle sconfitte e, attraverso soprattutto la voce del suo protagonista, queste vengono trattate con estrema sincerità.

Nel documentario, infatti, si parla della vicenda che vede coinvolto Rossi nello scandalo del calcioscommesse, nel periodo in cui militava nel Perugia. Seguirono due anni difficili di squalifica poco prima del Mondiale, la paura, l'idea di abbandonare e lo sconforto per un clamore mediatico feroce che ha assunto i tratti di una gogna pubblica. Particolare attenzione viene data alla figura di Enzo Bearzot, tecnico di quella Nazionale che nella vita di Rossi ha significato molto soprattutto in quel periodo difficile. Con il suo aiuto, e con la determinazione che ne ha caratterizzato la carriera, Rossi si è rialzato ancora una volta, proprio come ha fatto negli anni precedenti per i diversi problemi fisici che lo hanno condizionato. La stampa, che mai lo aveva veramente celebrato, ridimensiona i propri titoli attorno al suo successo e a quello della Nazionale: è la nascita, o rinascita, di Pablito.

Il documentario, in una precisa contestualizzazione storica e sociale, non manca di trattare, nella forma più snella e narrativamente fluida possibile, il periodo complicato che l'Italia stava vivendo: gli anni di piombo, le contestazioni, il terrorismo e la violenza nelle piazze. È in quel contesto che la Nazionale di calcio, con il Mondiale del 1978 e un giovanissimo Paolo Rossi, getta le basi per quella vincente del 1982, in un quadro più ampio di transizione anche per ciò che riguarda la figura del calciatore, da una concezione romantica a una più legata al mondo del business.

La sua è stata una carriera corta, intensa, ricca di successi e di premi, di enormi salite e tante difficoltà. La carriera di Paolo Rossi è senza dubbio qualcosa di straordinario che il documentario non manca di sottolineare nella sua versione più autentica e sincera con le uniche parole meritevoli di questa storia, le sue. 