Giuseppe Piccioni torna nella sua città natale e ogni inquadratura riflette l'amore e la familiarità che prova verso il luogo dove è cresciuto. Scamarcio, anche produttore, trova il ruolo perfetto per confermare le sue qualità di attore. Da giovedì 24 febbraio al cinema.
di Paola Casella
Giuseppe Piccioni torna nella sua città natale e ogni inquadratura del suo L’ombra del giorno riflette l’amore e la familiarità che prova verso il luogo dove è cresciuto: il ristorante di Luciano è creato dentro lo storico Caffè Meletti, che per gli ascolani è un simbolo e un testimone della Storia.
Riccardo Scamarcio, anche produttore, interpreta il suo personaggio completamente contro tipo, o almeno contro l’immagine con cui l’attore è stato spesso identificato in passato: bello, tracotante, capriccioso. Luciano è invece fisicamente “zoppo”, caratterialmente morigerato, benché autorevole, stabile nelle emozioni e nella logica piena di buon senso. Per lui questo è il ruolo della maturità e della conferma come attore.
Piccioni ricostruisce con calma e gentilezza quel mondo ambiguo prossimo a scollinare nella follia, creando ricostruzioni di ambiente che ricordano il cinema di Pupi Avati senza le sue sdolcinature, e certi momenti deliranti di quello di Marco Bellocchio senza la sua iperbole visionaria.