Anno | 2022 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia, Gran Bretagna |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Francesco Clerici, Luca Previtali |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 settembre 2022
Un viaggio personale, politico e artistico, che segue la figura di Janet Pavone, muralista italo-americana.
CONSIGLIATO N.D.
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Janet Pavone, muralista italo-americana, si è unita alla rivoluzione sandinista in Nicaragua negli anni '80. Quasi 25 anni dopo il suo completamento, Janet è invitata a tornare in Nicaragua e insieme a Dan Hopewell a restaurare la loro opera più monumentale: il murale “la Paz del futuro” di Quiabù, nella base militare di Estelì. Attraverso un uso ampio di materiali d'archivio e nuovi filmati, il film dipinge un ritratto in movimento (nello spazio e nel tempo) di una donna che osserva ciò che resta di una serie di murales e di una rivoluzione, proponendo una riflessione sull'arte pubblica, la politica e il passare del tempo: uno sguardo dal futuro verso il passato, e viceversa.
C'è un bellissimo libro per l'infanzia (al momento è al secondo posto nella mia personale top subito dopo Una zuppa di sasso di Anaïs Vaugelade) che si chiama piccolo blu e piccolo giallo, di Leo Lionni (vi giuro non è una pubblicazione pro-Zelensky). Le due macchie di colore si inseguono per tutta la storia, quando finalmente riescono ad abbracciarsi si fondono in un'unica macchia di verde, ma poi [...] Vai alla recensione »