Titolo originale | Malcolm & Marie |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, Sentimentale |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Sam Levinson |
Attori | John David Washington, Zendaya . |
MYmonetro | 2,68 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 10 gennaio 2021
Dal creatore di Euphoria, un dramma interpretato da Zendaya e John David Washington. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award,
CONSIGLIATO NÌ
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Malcolm e Marie sono un giovane coppia di Los Angeles. Lui è un regista afroamericano emergente, lei un'ex tossicodipendente che ha abbandonato il sogno di diventare attrice. Sono reduci dalla trionfale presentazione del nuovo film di lui, ma nonostante l'esito della serata Marie è profondamente offesa. Malcolm ha infatti dimenticato di ringraziare pubblicamente Marie e soprattutto si rifiuta di ammettere che la protagonista del film è ispirata a lei. I due si confronteranno in modo spietato nel corso di una lunga notte, mettendo a nudo le difficoltà di una coppia in cui convivono a fatica l'ambizione smisurata di lui, il suo egoismo e la sua arroganza, e la rabbia autolesionista di lei.
Diretto da Sam Levinson e interpretato da Zendaya durante la pausa forzata della lavorazione di Euphoria (di cui sono rispettivamente autore e protagonista), un gioco al massacro che diventa il riflesso di una situazione di stallo, figlia della pandemia e dello stato attuale del cinema americano.
Malcolm & Marie è un film sintomo dei tempi che viviamo. Concepito, scritto e girato la scorsa estate, prima di essere venduto a Netflix, il film è il prodotto di una bolla, il risultato altamente professionale e insieme artificioso di una situazione di clausura che ha coinvolto il regista Sam Levinson con gli interpreti Zendaya e John David Washington, il direttore della fotografia Marcell Rév e pochi altri membri della troupe.
La storia è quella di uno spietato confronto a due, come se la finzione di una crisi di coppia nascesse dalla realtà di una pandemia che costringe le persone a condividere gli spazi e a confrontarsi. La location in una grande villa di Malibù, splendido esempio di architettura organica americana, ha imposto agli autori di lavorare sulla componente visiva, con il bianco e nero elegantissimo e i toni contrastati che replicano e intensificano la scrittura ridondante dello stesso Levinson, capace di alternare le emozioni a tavolino e di rilanciare il conflitto fra i due protagonisti. Nel corso del film i ruoli di giudice e imputato, vittima e carnefice sono continuamente rimpallati, mentre assalti verbali, risate intime, monologhi urlati o confessioni a mezza voce mettono in scena uno spettacolo in cui l'inganno delle pose cela la verità dei sentimenti.
La stessa dinamica del racconto, che s'infiamma e s'affievolisce a ritmi alternati, non è che il riflesso, anche in questo caso, di una situazione di stallo: una convivenza che si ridesta di continuo per non esaurirsi nell'inedia o in un silenzio colpevole.
I dialoghi, poi, sono la reazione di un artista di Hollywood (Levinson è figlio d'arte ed è stato lanciato proprio dal successo di Euphoria) ai temi e alle parole d'ordine in voga: la figura del regista afroamericano affermato e il ruolo di musa e rivale della sua compagna spostano continuamente la crisi da una dimensione privata a una pubblica, tirando in ballo questioni come la politicizzazione del cinema black, l'ossessione di ricondurre ogni scelta artistica a una causa di natura identitaria, sessuale o razziale, l'incapacità di accettare in un film la contraddizione o il mistero, l'oziosità dei ragionamenti della critica...
L'egolatria di Malcolm e la rabbia di Marie, dunque, anche grazie alla recitazione impostata dei due interpreti (ma va detto che Zendaya è brava ad attirare nella trama di ragioni e ripicche del suo personaggio), finiscono per essere la risultante di un copione condannato dalle sue stesse intenzioni e dalla pandemia a diventare una sorta di gioco a somma zero, un instant movie pedante che riunisce in una sola coppia vari disagi di carattere emotivo, professionale, sessuale, razziale e identitario.
Sulla scena allestita nella villa ampia e ariosa - aperta agli sguardi ma paradossalmente chiusa - la vita pubblica di Malcom e Marie reinterpreta (e tradisce) la vita privata; la vita privata condiziona e modifica le figure pubbliche; e la coppia, ridotta a un mero scambio di posizioni, diventa l'unità misura di una condanna collettiva alla convivenza. Peccato che il film non riesca mai a diventare una riflessione di carattere universale, perso com'è dietro ai capricci di un regista e della sua attrice mancata.
“Malcom & Marie”è un bel pezzo teatrale scritto e diretto da Sam Levinson, ilfiglio dell’impegnato regista Barry (“Good morning Vietnam” 1987, “Rain man” 1988, “Sleepers” 1996, “The Humbling” 2014).Il film, in bianco e nero a 35mm, narra la lunga notte che passano a Malibu un promettente regista di successo e la sua compagna [...] Vai alla recensione »
Un'incomunicabilità ci introduce nel racconto di due anime molto diverse che prima di tutto si rivelano in contrasto con loro stesse. Non è un caso che le prime parole rivolte da Malcolm a Marie non vengano intese, che appena rientrati in casa lei si isoli e che mostri un sorriso accondiscendente di fronte all'autocelebrazione di lui.
In Malcolm & Marie Zendaya e John David Washington sono una coppia, lui regista, lei ex attrice. Rientrano a casa dopo la première del primo film di lui, che ha riscosso un grandissimo successo. Lui è sovreccitato e adrenalinico, lei fredda e scontrosa. Di lì a poco scoppierà la miccia che mette in moto il film: lui ha dimenticato di ringraziare lei nel suo discorso, [...] Vai alla recensione »
Dramma da camera marcatamente polanskiano, girato l’estate scorsa, su Netflix dal 5 febbraio, Malcolm e Marie è un film che sembra dir tutto e niente, in un bianco e nero invasivo che Sam Levinson, regista e sceneggiatore, sceglie quasi come contorno aneicoico in cui ricostruire lacerti di vita quotidiana della coppia Malcom (John David Washington) e Marie (Zendaya) due afroamericani, [...] Vai alla recensione »
Grazie alla sua serie tv “Euphoria”, Sam Levinson è riuscito a dimostrare il suo enorme talento sia nella regia che nella scrittura. Per questo motivo le aspettative sul suo nuovo film, “Malcolm & Marie”, erano estremamente alte: sfortunatamente, però, non è riuscito a soddisfarle. Al ritorno dalla prima del suo nuovo film, il giovane regista [...] Vai alla recensione »
visto a scuola. noia assoluta, continuo ripetersi di litigate che manco i miei vicini. sconsiglio fortemente!!!! gli do 0 stelle
Quante volte abbiamo visto la variante di questa storia (coppia che si ama e si sbrana)? Molto Bergman (non solo "Scene da un matrimonio"), molto cinema "teatrale" (basti pensare a "Chi ha paura di Virginia Woolf?"), insomma un film che rischia di annoiare malgrado sia tecnicamente ben fatto e ben recitato dagli unici due personaggi della scena.
Il Film parte bene. Con James Brown come tappeto musicale tutti i film partono bene. Anche l'impostazione teatrale è ok. Alla lunga un pò stanca. Qui il NI di My movies ci sta tutto!
Il primo film hollywoodiano ideato e girato durante la pandemia è ambientato, guarda un po', in una casa. Non una a caso, però, bensì la Caterpillar House in California, una villa "environmentally-conscious' con pareti di vetro che permettono di integrare l'ambiente circostante (e di riprendere gli interni dall'esterno, in compiaciuti piani sequenza da una stanza all'altra).
Sorpresa: uno dei migliori film girati nella pandemia, sulla pandemia, della pandemia non parla affatto. Ma Malcolm e Marie, rinchiusi in una casa, costretti a un corpo a corpo estenuante, vincolati allo scrutinio continuo e crudele l'uno dell'altra, sono come dovrebbero essere i protagonisti di tutti i lockdown movie. Lunatici, incattiviti, isterici, stanchi di esser costretti a guardarsi dentro, [...] Vai alla recensione »
Lei ammonisce lui: «Se questo è un film, non lasciarmi andare via. Perché è questo che siamo». Malcolm & Marie (su Netflix) si approssima al finale, ma quelle parole avrebbero potuto trovare posto ovunque; forse prima, forse dopo, per palesarsi programmaticamente improvvise dentro un altro dettaglio, un altro piano, un altro dialogo, una scena diversa.
Realizzato in due sole settimane appena dopo lo scoppio della pandemia il nuovo film di Sam Levinson si sviluppa come un kammerspiel interamente girato nella villa californiana dell'architetto Feldman, di cui durante la lite tra i due protagonisti vengono rivelati progressivamente tutti i dettagli e le forme. L'antefatto narrativo scaturisce da una mancanza di Malcolm, regista osannato per la sua [...] Vai alla recensione »
Due fari bucano la notte. Un'auto in campo lunghissimo scende lungo la strada che porta a una villa isolata (la californiana Caterpillar House). Il bianco e nero della fotografia brilla e contrasta. Stacco. Siamo in interni. Le luci si accendono. Un uomo e una donna in abito da sera (lei in lungo argentato, lui in smoking e papillon) entrano nel corridoio.
Vero: "Malcolm & Marie" sembra a tratti un esercizio di stile, il corpo a corpo sentimentale/esistenziale sprofonda volentieri nella logorrea fine a sé stessa, il bianco e nero suona come un artificio estetico per metaforizzare il tutto o rendere più vividi la pelle scura e le mutandine candide. Tuttavia, vincendo qualche ritrosia riguardo al tema, alla fine l'ho visto senza troppo annoiarmi, pure [...] Vai alla recensione »
Girato per occupare la stasi imposta ai set dal lockdown in una sola location, con un budget minimo e nella desueta forma della pellicola a 35mm in bianco e nero da Sam Levinson, demiurgo della serie adolescenziale Euphoria, il film sottopone la coppia del titolo appena rientrata nella loro casa isolata e immersa nella natura dopo una serata di gala a un tipico match di estenuanti verifiche, non detti [...] Vai alla recensione »
La crisalide Rue si è trasformata in farfalla. L'adolescente tossica e autolesionista ha lasciato il posto ad una donna innamorata. Ma gli strascichi di un passato di eccessi sono pronti a riemergere. Dopo i due episodi speciali di Euphoria, Sam Levinson, costretto a sospendere le riprese della seconda stagione a causa della pandemia, ha approfittato della pausa forzata per scrivere la sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Girato durante la pandemia, in segreto ma in accordo con i sindacati di settore, Malcolm & Marie fa di limite virtù: due attori, Zendaya e John David Washington, una casa, tantissime parole da mumblecore. Tutto secondo le norme vigenti. Tutto secondo una legge - universale, ma riassunta da un francese - di coppia: «L'amore è come la legge dei tergicristallo.
Ora, ci sono cose che avrebbero potuto funzionare meglio in Malcolm & Marie, da poco su Netflix, e non sono poche. Il debito pagato alle circostanze aggiunge peso ulteriore sulle spalle di quello che si annuncia come il primo autentico prodotto del cinema pandemico. Scopriremo se e come Hollywood deciderà di giocare la carta dell'economia di tempo e situazione, almeno nel breve periodo.
La coppia composta da John e Jane Smith si era resa protagonista, nel 2005, del film "Mr e Mrs Smith" in cui due sposi apparentemente normali si nascondono di essere due killer. Dall'altra parte Malcolm e Marie sono due figure diverse: lui ricorda un estroverso Lenny Kravitz in versione regista, lei invece una ex attrice dal passato complesso che torna a tormentarla.
Un regista bianco dirige una coppia di attori neri in una lunga resa dei conti notturna in cui il cinema e la vita non smettono di confondersi e scambiarsi le parti. Come se senza il primo non si potesse capire (e forse vivere) la seconda, senza nulla togliere all' affermazione opposta: senza la vita non potrebbe esistere il (buon) cinema. Il che può sembrare un' ovviatà, ma provate a pensare a quanti [...] Vai alla recensione »
Sam Levinson e Zendaya fanno coppia cinematografica come Quentin Tarantino e Uma Thurman. O per andare più indietro, come Marlene Dietrich e Josef von Sternberg (i titoli"Marocco"e"L' angeloazzurro" dovrebbero bastare per una rinfrescata alla memoria). Insieme hanno girato la serie di culto "Euphoria". Per alleviare ai fan la dolorosa attesa della seconda stagione con la fanciulla perduta e ricuperata, [...] Vai alla recensione »
Volente o nolente, la nuova opera del regista e sceneggiatore statunitense Sam Levinson - per la cronaca il figlio di Barry Levinson, buon sangue non mente - qui alla sua terza regia, è destinata a lasciare il segno. I motivi sono molteplici: tanto per iniziare, non solo per l'uso del bianco&nero ma perché si tratta del primo film girato interamente dopo lo scoppio della pandemia che ci ha resi protagonisti [...] Vai alla recensione »
Verrà indubbiamente ricordato come uno dei primi film realizzati in piena pandemia «Malcolm & Marie», nuovo lungometraggio di Sam Levinson appena arrivato su Netflix. Il progetto è stato infatti girato tra fine giugno e inizio luglio dello scorso anno, all'interno di un'unica grande proprietà in California, in totale segreto ma con le approvazioni dei sindacati degli attori, registi e sceneggiatori [...] Vai alla recensione »
Del film artistico, indipendente, molto intellettuale e profondamente autoriale Malcolm & Marie ha tutto. Pure troppo. A partire dalla fotografia in bianco e nero fino all'uso esagerato del dialogo e la continua presenza di momenti buoni per mostrare le doti attoriali dei protagonisti da subito appare come un film creato per mettere in mostra i suoi due attori e il suo regista, un film per consentire [...] Vai alla recensione »
Volendo essere cattivi il film di Sam Levinson può sembrare un progetto di una vanità insopportabile. Ma è recitato molto bene e con grande spirito dai due protagonisti, pieno d'intuizioni acide e denunce rabbiose, e c'è una divertente tirata su quanto possano essere orribili i critici cinematografici. Malcolm (John David Washington), un regista giovane e presuntuoso, e la sua splendida e intelligente [...] Vai alla recensione »
Esce oggi su Netflix Malcolm & Marie, film scritto e diretto da Sam Levinson, che ritrae un acceso e lungo diverbio di coppia. Nato durante il lockdown, nella pausa forzata imposta alle riprese di "Euphoria", (celebre serie con lo stesso regista e la stessa attrice protagonista), "Malcolm & Marie" è un'opera d'impianto teatrale, con due soli attori e un'unica ambientazione.
E sul lettino finirono lui e lei. Psicoterapia di coppia dopo una serata sugli altari. Un successo che sbiadisce lentamente tra le mura di casa, in un'alcova che prende sempre più i contorni di una seduta psicanalitica in cui però lo psicanalista non c'è. E allora è crisi. Ed esplode improvvisa tra mura intime dove, in definitiva, ogni confronto dovrebbe essere scomposto e ricomposto.
Lui è un regista e lei la sua fidanzata. Tornano di sera in una villona di Malibu dopo la prima del film di Malcolm: un grande successo. Si beve, il nostro al settimo cielo, Down & Out di James Brown a tutto volume, atmosfera perfetta per del gran sesso celebrativo. Qualcuno però non vuole festeggiare ed è lei, Marie, per niente contenta che il suo compagno di vita da ormai 5 anni non l' abbia ringraziata [...] Vai alla recensione »
Viene da chiedersi quanti nei mesi scorsi abbiano strappato copioni, scritto e riscritto pagine, rimosso idee prima ancora di metterle su carta per paura che sarebbero state irrealizzabili sia a breve che lungo termine. Se la pandemia ha ridefinito i nostri orizzonti di senso e pensiero facendoci fare esperienza di una crisi che potevamo guardare solo da lontano, sbiadita, disseminatasi nei soli schermi, [...] Vai alla recensione »
Quant' è sottile il confine tra amore e odio? La domanda, posta esplicitamente nella canzone che accompagna i titoli di coda, attraversa tutto il "dramma da camera" di Levinson, letteralmente dalla prima all' ultima sequenza. Un confronto serratissimo, in tempo reale, tra un giovane uomo e la sua ancor più giovane compagna, che comincia a tarda notte, quando i due rientrano da una serata molto, molto [...] Vai alla recensione »
Quando lo scorso marzo Sam Levinson - creatore e regista della serie tv Euphoria - ha dovuto fermare le riprese della seconda stagione a causa della pandemia, si è trovato davanti a due possibilità: licenziare tutta la troupe e rimandare tutta la produzione a chissà quando oppure farsi venire delle idee alternative. Ha scelto la seconda opzione. Per prima cosa ha deciso di girare due episodi speciali [...] Vai alla recensione »
Due cuori e una capanna, con la notte fuori e il tormento dentro. Di questo, in fondo, sopravvivono le coppie, ebbre di egotismo, mine vaganti caricate a nevrosi, sabotatrici tossiche della gioia altrui a colpi di parole che neppure comprendono. Entrare nella villa di Malcolm & Marie fa questo effetto: la loro è una qualunque storia d' amore, ovvero una guerra e pace in miniatura, concentrata nella [...] Vai alla recensione »
I primi minuti di Malcolm & Marie, il film che Sam Levinson ha scritto e diretto in pieno lockdown e ora disponibile su Netflix (mai come quest'anno, complice la reclusione forzata, un servizio decisivo che ha imposto la prospettiva di un modello di distribuzione sempre più ordinario), sembrano presagire un possibile musical. I due personaggi, gli unici in scena, si muovono nell'ambiente (una casa [...] Vai alla recensione »