Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Gianluca Mattei, Mario Sanzullo |
Attori | Domenico Fortunato, Caterina Murino, Fabrizio Nevola, Tobia De Angelis Sandra Ceccarelli. |
MYmonetro | 3,36 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 settembre 2021
Una storia familaire in cui andando alle radici si pongono le basi per il futuro.
CONSIGLIATO SÌ
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Ettore Costantini è in prigione e suo figlio Andrea, così come sua nuora Elena, si rifiutano di andare a trovarlo: "Tu non sei più mio padre", ha detto Andrea ad Ettore durante la loro ultima conversazione. Ma Ettore Junior, il figlio di Elena e Andrea, adolescente ribelle soprattutto nei confronti del padre, si domanda perché il nonno sia scomparso così bruscamente dalle loro vite. Inizia così un percorso avanti e indietro nel tempo per capire i motivi che hanno spinto all'arresto di Ettore Senior e ripercorrere il travagliato rapporto fra lui e suo figlio. Lungo questo percorso Andrea e Junior capiranno se è possibile ritrovare il dialogo che fra di loro mancava ormai da tempo.
Il giudizio, lungometraggio di esordio di Gianluca Mattei e Mario Sanzullo, si sviluppa come una sorta di road movie dell'anima che attraversa il tempo e lo spazio e si colora di visioni e proiezioni più che di flashback e flash forward, destrutturando sistematicamente la narrazione.
È un film che osa molto dal punto di vista della messinscena e della linea narrativa, ma compie parecchi errori, in primis nel creare una sceneggiatura talmente convoluta che si fa davvero fatica a comprenderne lo svolgimento. Anche i dialoghi risultano innaturali e forzati, rendendo gli scambi fra padre e figlio, ma anche fra gli altri personaggi, poco credibili e poco convincenti. Inoltre alcune scelte registiche, come quella di far recitare nei flashback lo stesso attore che interpreta Andrea nel presente senza cercare di farlo apparire più giovane, aumentano la confusione.
Anche le inquadrature cercano l'originalità a tutti i costi a scapito della comprensibilità e della fluidità del racconto, e appaiono più vezzi autoriali che necessità comunicative. C'è uno sforzo evidente di lavorare con i colori e il registro onirico, ma invece di metterli al servizio di una movimentazione graduale della storia questi elementi, di per sé validi, creano un affollamento visivo che non giova all'insieme.
Ed è un peccato perché l'intenzione narrativa è interessante nella sua volontà di affrontare in modo originale l'incomprensione fra generazioni. È un peccato anche perché alcuni componenti del cast, in particolare Fortunato Cerlino e Sandra Ceccarelli che hanno il ruolo di Ettore e di sua moglie Maria, ma anche gli interpreti di ruoli minori come Federico Pacifici e Massimiliano Rossi, sono attori di grande spessore e qualità che meritano di mettere maggiormente a frutto le proprie capacità comunicative e il proprio innegabile talento.
Questa opera prima accende la speranza che non tutto sia perduto. Una scrittura ricercata, non banale, che attraversa il tempo e lo spazio e lascia lo spettatore sorpreso di scoprirsi disorientato e poi ripreso per mano ed accompagnato verso la meta. Un cast artistico di prim'ordine al servizio di una regia che sposta il fuoco dallo schermo allo spettatore servendosi di una fotografia di eccellenza. [...] Vai alla recensione »
Fin dal titolo quasi kafkiano, l'esordio di Mattei e Sanzullo per Medusa non nasconde le sue ambizioni tutt'altro che modeste. Dietro il conflitto generazionale tra un padre (Fabrizio Nevola) e un figlio (Tobia De Angelis, fratello di Matilda) ai ferri corti, c'è anche una storia di famiglia complicata, sulla quale allunga la sua ombra ambigua un nonno un po' lestofante (Fortunato Cerlino, ormai onnipresent [...] Vai alla recensione »