Una commedia sorprendente dai toni sereni e delicati. Un inno alle collisioni di una società aperta. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Billi Wang è nata a Pechino ma vive a New York da quando aveva sei anni. Il suo contatto con la Cina è Nai Nai, la vecchia nonna ancorata alle tradizioni a cui viene diagnosticato un cancro. La famiglia decide di nasconderle la verità e di passare con lei gli ultimi mesi, ma trova in Billi una resistenza.
Audace cinema di confronto etnico, The Farewell muove dall'America verso la Cina in un viaggio verso le origini.
Nel percorso che conduce Billi dall'America alla Cina e ritorno, la ragazza si scoprirà finalmente pronta alla vita, incarnando nel grido di un'arte marziale tutto lo splendore della confusione etnica e della commistione di generazioni.
Perché non c'è riscatto in un orizzonte culturalmente univoco. Sono le dinamiche di una società aperta a produrre esiti (e film) decisamente felici.
In occasione dell'uscita al cinema di The Farewell - Una bugia buona, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.