Anno | 2019 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Francia, Italia |
Durata | 78 minuti |
Regia di | Agostino Ferrente |
Attori | Alessandro Antonelli, Pietro Orlando . |
Uscita | giovedì 30 maggio 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,48 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 27 giugno 2019
Un film tutto girato in "video-selfie" che racconta un mondo in cui non diventare camorrista può essere una scelta. Ha vinto un premio ai David di Donatello, Il film ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office Selfie ha incassato 52,3 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Alessandro e Pietro sono due sedicenni che vivono nel Rione Traiano di Napoli dove, nell'estate del 2014 Davide Bifolco, anche lui sedicenne, morì ucciso da un carabiniere che lo inseguiva avendolo scambiato per un latitante. I due sono amici inseparabili. Alessandro ha trovato un lavoro da cameriere in un bar mentre Pietro, che ha studiato per diventarlo, cerca un posto da parrucchiere. I due hanno accettato la proposta del regista di riprendersi con un iPhone raccontando così la loro quotidianità di ragazzi come tanti altri nel mondo.
Agostino Ferrente stava parlando con il padre di Davide Bifolco in un bar quando si è accorto che il giovane cameriere che li serviva aveva fretta. Voleva finire il lavoro per partecipare alla processione della Madonna Dell'Arco essendo molto religioso.
Ferrente gli ha chiesto se era disposto a riprendere l'evento e se stesso con il suo iPhone. Quando ha visto il girato e la sincera commozione di Alessandro per l'evento a cui stava partecipando ha pensato che quello potesse essere il modo di raccontare la vita di un ragazzo della stessa età dello scomparso. Il mattino dopo gli si è presentato Pietro dicendogli che aveva saputo e che se si fosse ripresa la vita dell'amico senza raccontare anche la sua si sarebbe realizzato un falso.
È nato così un documentario che ha una fondamentale valenza didattica senza però caricarsi delle zavorre che spesso la didattica porta con sé. Perché parlare di didattica e pensare che si tratta di un film che il MIUR dovrebbe distribuire (magari sottotitolato) nelle scuole non solo di Napoli e dintorni? Perché viviamo in un'epoca in cui Gomorra - La serie ha diffuso nel mondo un'immagine di Napoli e, in particolare, della sua componente giovanile, che questo film al contempo conferma e corregge. La conferma perché non mancano le auto-testimonianze di chi sa come distinguere tra arma e arma così come quella di una bella ragazza già mentalmente pronta ad un futuro di visite in carcere a colui che potrebbe diventare suo marito (purché ci sia l'amore).
Ci sono però, a contrasto, le vite dei due protagonisti che non si presentano come eroi ma come due ragazzi che vanno in motorino senza casco ma sanno distinguere tra il bene e il male e, anche se ne sono circondati, hanno trovato il modo di resistere alle tentazioni che provengono da una realtà lasciata totalmente a se stessa dalle istituzioni. La scelta di permettere che siano loro stessi a raccontarsi e narrare il loro day by day utilizzando un mezzo che ben conoscono come l'iPhone è doppiamente vincente.
Lo è perché gli ha consentito di essere al contempo soggetto e oggetto del proprio sguardo sul mondo offrendoci, pur con qualche sacrificio di tagli realizzati in montaggio, un ritratto liberato dagli stereotipi. Lo è anche perché non si poteva far comprendere meglio il senso di una vita assurdamente stroncata come quella di Davide Bifolco. Alessandro e Pietro sono come era lui: due ragazzi come tanti. Anche se vivono a Napoli. Anche se la loro casa è nel Rione Traiano.
SELFIE disponibile in DVD o BluRay |
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Alessandro e Pietro sono due ragazzi sui 18 anni che vivono a Napoli nel quartiere Traiano; hanno una amicizia fraterna grazie al fatto che vogliono entrambi vivere onestamente del loro lavoro. Sono convinti che essere malavitosi può condurli solo ad una brutta fine. Alessandro lavora come cameriere di un bar, mentre Pietro cerca inutilmente lavoro come parrucchiere e sfoga la sua frustrazione [...] Vai alla recensione »
"Selfie" è uno dei migliori film-documentario visti di recente. Tutto è molto realistico nella vita e nelle vicende dei due ragazzi del rione Traiano a Napoli, e nelle decine di personaggi con cui condividono luoghi e giornate. Dalla passione per la pistola come simbolo di possibile riscatto sociale. All'attenzione-dipendenza quasi ossessiva per il proprio aspetto fisico [...] Vai alla recensione »
Selfie è un documentario di Agostino Ferrente centrato sulla figura di due sedicenni del rione Traiano di Napoli, Alessandro e Pietro. L’idea di partenza è di affidare a loro la narrazione di un fatto di cronaca accaduto nel 2014 proprio nel rione, quando Davide Bifolco, anche lui sedicenne, veniva ucciso per errore da un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante.
Quando si vede un film come questo dal palese intento di rappresentare la realtà così come si ritrova nella vita di persone o nelle strade o nelle case di una metropoli in periferie segnate da tragedie e destini infami, allora la definizione di genere, docufilm, per poterne parlare , è restrittivo e limitante. Vai alla recensione »
Un film che non si limita a mostrare una realtà ma a poco a poco ti fa entrare in quella realtà capovolgendo tutti i pregiudizi iniziali. Improvvisamente l'"altro" di cui diffidare, da giudicare con freddezza e anche un po' di fastidio, torna a essere quello che èç un adolescente fragile, commovente, pieno di aspettative e paure, che cerca di ritagliarsi [...] Vai alla recensione »
L’ho visto ieri alla presentazione con il regista e il produttore. Non ve lo sto a raccontare perché non a senso. Vi chiedo solo di vederlo e di uscire stupefatti, carichi di tante piccole grandi bellezze opposte a quella Nuova Grande Bellezza della Napoli delle cartoline ormai globali di Gomorra. Come stare “In piedi nel caos” del quartiere Traiano ve lo domanderete anche voi, adorando i due protagonisti-c [...] Vai alla recensione »
Sgradevole, volutamente, importante, necessario per comprendere la realtà, oltre gli stereotipi.
Due ragazzi soli in una città spopolata dalle vacanze. Due sedicenni amici come lo si è solo a quell'età, ma con vite e caratteri molto diversi. Un'avventura che nasce da una scommessa ma dribbla gli ostacoli a colpi di lirismo e invenzioni. Il lirismo ingenuo e potente di un film girato direttamente dai due protagonisti col cellulare ma rielaborato, montato, musicato dal regista Agostino Ferrente. [...] Vai alla recensione »
Ehi, ci siamo anche noi due. Ci chiamiamo Pietro e Alessandro, nati e vissuti nel Rione Traiano di Napoli. Ah, un'altra storia di malavita, di gioventù senza speranza, direte subito voi. Vi sbagliate, e di grosso. Nel nostro Selfie, che dura 78 minuti, vi dimostriamo che anche qui, al Rione Traiano, un'altra vita è possibile. Certo, i soldi facili dello spaccio possono fare gola.
L'idea di partenza di Agostino Ferrente (pugliese, e scuola di Olmi) è di girare nel Rione Traiano, a Napoli, dove, nell'estate del 2014, è avvenuto uno dei tanti delitti assurdi che capitano nelle periferie del mondo. Il 17enne Davide Bifolco, su una motoretta con due amici, senza casco, viene scambiato per un latitante, inseguito dai carabinieri, e ucciso davanti a un bar.
Delicato. È l'aggettivo che viene in mente dopo aver visto Selfie, il film di Agostino Ferrente che ha affidato ad Alessandro e Pietro, due ragazzi del rione Traiano di Napoli, uno smartphone per descrivere il loro legame e il loro quotidiano. Lo spunto è la morte di un loro amico, Davide Bifolco, ucciso da un carabiniere nel 2014 per uno scambio di persona.
Nell'estate del 2014, il diciassettenne Davide Bifolco è stato ucciso da un carabiniere che lo ha scambiato per un latitante in fuga mentre correva in motorino, convinto di essere inseguito perché non stava indossando il casco. I suoi due migliori amici, il quindicenne Alessandro e il sedicenne Pietro, vivono nel Rione Traiano e accettano la proposta del regista Agostino Ferrante di riprendere la loro [...] Vai alla recensione »
Per fortuna, a proposito di Napoli e della sua rappresentazione, ogni tanto le dispute sui principi sono ammortizzate dalla diversificazione dei punti di vista. L'esempio positivo arriva da un ottimo documentarista come Ferrente ("Le cose belle") che riesce con "Selfie" a comporre uno spaccato di uno dei quartieri disagiati e difficili della città né convenzionale né strumentale né didascalico.
È dedicato a Davide Bifolco, a tutti i Davide Bifolco, il docu-film di Agostino Ferrente "Selfie". Davide aveva 16 anni quando nel 2014 è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante. Siamo nel rione Traiano di Napoli, uno di quei non-luoghi di frontiera dove lo Stato non esiste e la camorra diventa un destino.
Rione Traiano, l'estate del 2014: un carabiniere scambia un ragazzo di sedici anni, Davide Bifolco, per un latitante (Arturo Equabile, già intervistato dal Fatto), spara, lo uccide. Il 16 ottobre del 2018 in appello la pena gli viene ridotta a due anni e quindi sospesa. Alla notizia, il fratello di Davide, Tommaso, non mangia né dorme per cinque giorni, e muore d'infarto.
"Ho provato a spacciare ma non è la cosa mia". Così parlava il 16enne dal rione Traiano, un occhio sul mondo e l'altro sullo smartphone. Perché è vietato sbagliare una confessione così importante nella sua selfie-ripresa. A guidarlo c'è lo sguardo attento di Agostino Ferrente che giammai ha deciso di delegare altrove la sua funzione di regista benché il suo nuovo film - Selfie-sia interamente girato [...] Vai alla recensione »
Cosa guardano in quei telefonini Alessandro e Pietro per tutto il tempo di Selfie? Forse il loro futuro. Riprendere se stessi per tutto il tempo potrebbe sembrare straniante, ma con il terzo in campo, il regista Agostino Ferrente, la storia si fa fluida e avvincente, rimette in discussione il concetto stesso di documentario, diventa ricerca teorica, spezza le regole della rappresentazione.
Per andare oltre le scorciatoie e gli stereotipi nel raccontare Napoli, il documentario di Agostino Ferrente è un ottimo antidoto. Presentato a Berlino qualche mese fa, alla stessa edizione in cui era presente La paranza dei bambini di Giovannesi, la distanza tra i due film non poteva essere più grande. Quello tratto da Saviano era un corretto film di genere, che cercava il più possibile di essere [...] Vai alla recensione »
Nello spazio di un cellulare, guardando il display come fosse uno specchio, Alessandro e Pietro dimostrano, in Selfie di Agostino Ferrente, che si può essere ragazzi normali in un «mondo dove la criminalità non sembra una scelta, ma un destino che ti cade addosso appena nasci». A Napoli, nel quartiere Traiano, quello dove qualche anno fa un loro coetaneo è stato ucciso per sbaglio da un carabiniere [...] Vai alla recensione »
Alessandro e Pietro, due sedicenni del Rione Traiano, a Napoli, raccontano la quotidianità di un'estate rovente. Entrambi i ragazzi erano amici di Davide Bifolco, altro sedicenne ucciso nel 2014 da un carabiniere, perché scambiato per un pregiudicato in fuga. Un avvenimento tragico, ma considerato quasi di "ordinaria amministrazione" nella realtà complicata della periferia di Napoli.
Da una parte un tragico fatto di cronaca che ha scosso Napoli solamente qualche anno fa, l'omicidio del sedicenne Davide Bifolco per mano di un agente delle forze dell'ordine. Dall'altra l'idea di non documentare tanto la realtà, quanto la relazione tra la proiezione del proprio riflesso e l'ambiente in cui esso è calato. Agostino Ferrente prova a intrecciare queste due componenti nel suo ultimo lavoro [...] Vai alla recensione »
Napoli. Davide Bifolco, un ragazzo di soli sedici anni, muore per mano di un carabiniere in mezzo alle case, in mezzo alla gente del suo quartiere. Agostino Ferrante (L'orchestra di Piazza Vittorio) decide di raccontare la sua storia senza portare alla luce situazioni strazianti, accuse o dicerie, ma attraverso gli occhi di due ragazzi coetanei e amici di Davide, Pietro e Alessandro.
Nel 2014 il giovane Davide Bifolco, un 16enne incensurato del Rione Traiano a Napoli viaggia assieme ad altri due amici su uno scooter, che non si ferma a un controllo, probabilmente per evitare una multa. Scambiato per un latitante, Davide viene colpito dalle forze dell'ordine e muore. Agostino Ferrente porta il suo sguardo dentro il quartiere-scenario e affida, attraverso il dispositivo del selfie, [...] Vai alla recensione »
La premessa è piuttosto semplice. Selfie, al cinema dal 30 maggio, è un documentario ripreso tutto dai protagonisti, cellulare alla mano, sguardo in camera. Un "selfie", quindi, esteso fino a 78 minuti e intervallato da brevi inquadrature panoramiche, rubate da telecamere di sicurezza. Sono le due facce del Rione Traiano di Napoli, quartiere periferico, lontano dai comfort, dall'eleganza e dalle comodità [...] Vai alla recensione »
Napoli, Rione Traiano. Nell'estate del 2014 un ragazzo di sedici anni, Davide, muore, colpito durante un inseguimento dal carabiniere che lo ha scambiato per un latitante in fuga. Anche Alessandro e Pietro hanno 16 anni e vivono nel Rione Traiano. Sono amici fraterni, diversissimi e complementari, abitano a pochi metri di distanza, uno di fronte all'altro, separati da Viale Traiano, dove fu ucciso [...] Vai alla recensione »
Napoli, Rione Traiano. Nell'estate del 2014 Davide, un sedicenne che non aveva mai avuto problemi con la giustizia, muore, colpito in un inseguimento dal carabiniere che l'ha scambiato per un latitante. Da questo squarcio di cronaca nasce Selfie, il nuovo progetto di Agostino Ferrente, che ha fatto del cinema un mezzo vibratile, un sismografo sensibile alle oscillazioni delle anime tribolanti, degli [...] Vai alla recensione »