Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Fabio Del Greco |
Attori | Fabio Del Greco, Chiara Pavoni, Roberto Pensa, Lucia Batassa . |
Uscita | lunedì 4 febbraio 2019 |
Distribuzione | Monitore Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,79 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 febbraio 2019
Qualcuno lo spia, ma Giuseppe Russo non è uno dei tanti. Pur di ritrovare la sua autenticità è disposto a tutto. Qual'è il mistero di un impiegato e di una vita così "normale"? In Italia al Box Office Mistero di un Impiegato ha incassato 155 .
CONSIGLIATO SÌ
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Nella società contemporanea digitale dove lo smartphone domina le giornate dell'uomo tecnologico, Giuseppe Russo ha una moglie, una casa, un posto fisso con cui può permettersi di fare acquisti al centro commerciale e le sue credenze politiche e religiose; ma quando incontra una strano vagabondo che gli dà dei vecchi nastri video in cui lui è filmato fin da piccolo, ma di cui non ricorda nulla, si rende conto che la realtà che lo circonda è molto diversa da quello che sembra.
Fabio Del Greco continua la sua attività di film maker indipendente con questo film in cui affronta temi importanti come la strisciante volontà di condizionare il sentire delle persone costringendole a vivere una vita 'tranquilla' in cui la sottomissione a ciò che la società impone sia la regola assoluta.
Per fare ciò costruisce una complessa sceneggiatura che vede in azione un misterioso e pericoloso gruppo di persone associate con gli alti ranghi della politica e della gerarchia ecclesiastica con il fine di attuare un progetto definito Paideia. Nei panni del povero impiegato oggetto della sperimentazione Del Greco si cala con aderenza al personaggio ma è purtroppo circondato da interpreti in gran parte troppo impegnati a 'recitare' invece che a 'dire' le proprie battute.
Si finisce così con lo sfiorare in più occasioni la parodia dei b-movies di fantascienza del passato. Dove invece le doti di ripresa e di ricostruzione d'epoca emergono è nelle riprese contenute nei nastri video del passato del protagonista. Le azioni, accompagnate dalla colonna sonora, hanno lo spessore e la qualità del cinema sperimentale degli anni '60/'70 non solo nella qualità 'sporca' della fotografia ma anche nella ricostruzione di ambienti e situazioni.
Una sceneggiatura ben articolata che segue in un crescendo la destrutturazione della vita dell’impiegato Giuseppe Russo, fatta di cliché ed asservita alla massificazione delle idee e all’annullamento della volontà personale in favore di quella collettiva. Con rimandi interessanti a 1984 di George Orwell e con un riecheggiare della ‘cura Ludovico’ a cui venne sottoposto Alex in Arancia meccanica nelle [...] Vai alla recensione »
Mai banale,mai scontato. Anche stavolta il regista Fabio Del Greco scuote le coscienze di noi tutti con originalità e personale cifra stilistica da vero indipendente sorprendendoci con flashback del passato che si intrecciano sapientemente col presente del protagonista Giuseppe che attraverso eventi e ricordi passa dall'incanto di una vita ordinaria [...] Vai alla recensione »
Bellissimo film indipendente girato con gusto visivo e grande libertà. Il regista ha un suo sguardo sulle cose e questo non è comune nel cinema di oggi. Molto interessante l'uso dei materiali del passato. Mi è piaciuto!
Un film che fa riflettere su come siamo condizionati e manipolati dalla società.
Trama del film molto interessante ed avvincente. Attori e regista molto bravi. Il film evidenzia una societa' sempre piu' alienante. Da vedere!!!
Film interessante in tutte le sue sfaccettature nell' esple etamento della quotidianità deglu eventi e avvenimenti presenti. L'ho trovato suggestivo piacevole e da guardare. Complimenti a tutto il cast...
Molte domande e spunti di riflessione da un film che analizza una società sempre più alienante e priva di sicurezze. Ben interpretato da buona parte del cast.
Siamo tutti Giuseppe Russo. I suoi dilemmi sono gli stessi dello spettatore. La penombra di quasi ogni scena, lì dove tutto avviene, è la stessa in cui vive ognuno di noi. "Mistero di un impiegato" è un Matrix italiano, ma senza bisogno di fantascienza e di pirotecnici effetti speciali. È l'angosciante ritratto di una società che ci vorrebbe tutti uguali, e di un'umanità che difficilmente ha scelta. [...] Vai alla recensione »
Questo film mi ha lasciato un senso di inquietudine. Ma è un'inquietudine sana, quella che ti fa riflettere, e che rischia di farti tornare a vivere. Voglio ringraziare Fabio del Greco e tutti coloro che hanno lavorato con lui, perché ci hanno regalato un film che ti scarica addosso una marea di domande. Così, quando esci dal cinema sei costretto a cercarti le risposte.
Il film - costruito e diretto bene - fin dalle prime scene prende lo spettatore facendolo riflettere e pensare a temi attuali che ci fanno interrogare sul futuro. Bravi gli attori che diretti magistralmente danno ritmo e verità al film. Questo film é stato veramente una bella sorpresa.
La trama del film audace ed attuale evidenzia i pericoli che stanno attaccando l'umanità coinvolgendo in un viaggio attraverso le future mutazioni del XXI secolo. Attori tutti bravi e credibili. Da vedere e....da riflettere.
Un film dalle tinte fosche e inquietanti, un delirio ondeggiante tra il segnale elettromagnetico di vecchio videocassette VHS e simulacri di vite normali e anonime. Una mania, un delirio, un complotto? Che mistero si nasconde dietro la vita di un impiegato?
E se qualcuno ci spiasse, in ogni momento della nostra vita? Se le nostre scelte e i nostri affetti fossero sotto stretta osservazione di un'entità che tutto vede e usa a suo vantaggio? Come in un The Truman Show elevato a potenza, nel quinto lungo di fiction del pescarese Del Greco l'impiegato del titolo (interpretato dallo stesso regista) è solo uno dei tanti soggetti di questo distopico esperimento. [...] Vai alla recensione »