Anno | 2019 |
Genere | Storico, Religioso, |
Produzione | Italia |
Durata | 140 minuti |
Regia di | Fabio Corsaro |
Attori | Camilla Nardini, Giuseppe Laureri, Giovanni Paolo Corsaro . |
Uscita | giovedì 13 giugno 2019 |
Distribuzione | Fiori di Sambuco Film |
MYmonetro | 2,54 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 25 giugno 2024
Il film è tratto dagli scritti della beata Anna Khatarina Emmerick che narrò al suo biografo Clemens Brentano la vita di Maria dopo la crocifissione di Gesù ed il suo trasferimento ad Efeso da parte dell' Apostolo Giovanni. In Italia al Box Office Maryam of Tsyon - Cap I - Escape To Ephesus ha incassato 1,9 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
|
Le vicende della madre di Cristo vengono seguite dopo la Resurrezione attingendo dagli scritti del Vangelo di Giovanni, dall'apocrifo dello pseudo-Matteo e dalle visioni della mistica tedesca beata Anna Katharina Emmerick (1774 -1824), che narrò al suo biografo, Clemens Brentano, la vita della Santa Vergine. Nel film trovano spazio anche alcuni flashback che portano le vicende indietro nel tempo per mostrare l'infanzia di Maria. In particolare vengono seguiti i nove anni di esilio nella cittadina di Efeso, a seguito delle persecuzioni contro i cristiani iniziate a Gerusalemme nell' anno 37 d.C.
Alla base di questo primo capitolo della storia di Maria sta sicuramente un'approfondita conoscenza delle Scritture nonché, in particolare, di "Vita della santa Vergine Maria" della Emmerich delle cui visioni si è avvalso anche Mel Gibson per La passione di Cristo.
A partire dalla prima citazione dall'Apocalisse di San Giovanni in poi spesso i personaggi si esprimono citando letteralmente passi delle Scritture. Fatta salva una battuta in cui si dice letteralmente: "Luca e Marco hanno messo sulla pergamena la storia di Jeshua per consegnarla ai posteri. Ormai sono vecchi, la loro memoria vacilla" che sembrerebbe accomunare i due evangelisti in un 'ricordare' che invece li differenzia. Marco seppur da ragazzo può avere incontrato Gesù mentre Luca dichiara esplicitamente di narrare i fatti della Sua vita "come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola" Lc1,2).
È però comunque interessante che si torni ad interrogarsi sulla vita terrena della Donna che diede i natali a Gesù prima di quella 'dormizione' che le icone ortodosse rappresentano con grande efficacia mostrando gli apostoli intorno al letto di Maria mentre il Figlio porta in braccio, avvolta in fasce, l'anima bambina della Madre.
Si tratta di un 'ritornare' ad interrogarsi perché già nel 2015 Andrew Hyatt aveva affrontato il tema con il film Piena di grazia. La storia di Maria la madre di Gesù. Qui iniziano a sorgere i problemi perché la distanza sul piano produttivo e linguistico tra i due film si presenta a sfavore di quello diretto da Corsaro. Hyatt (che ha poi diretto Paolo, apostolo di Cristo dimostrandosi particolarmente attento alle tematiche della religione cattolica) aveva alle spalle delle solide produzioni statunitensi mentre in questo caso il budget a disposizione non era certo ampio. Ne conseguono alcuni problemi che riducono il potenziale dell'opera.
Evitando di soffermarsi sul prologo collocato a Montecarlo con un lungo quanto ininfluente camera-car per le vie della città monegasca (non certo un luogo per ritiri spirituali), le difficoltà nascono sul piano della recitazione e su quello della colonna sonora. Quest'ultima è onnipresente ed invasiva finendo con l''occupare' anche quelle sequenze in cui le parole dovrebbero risaltare nella loro profondità di senso senza alcun orpello aggiuntivo. Quello che però maggiormente si evidenzia come un ostacolo alla visione è la recitazione di un buon numero degli interpreti. Talvolta a causa di voice over così impostate da dare l'impressione che si stia leggendo invece che 'dicendo'.
Ma sono soprattutto le cadenze di origine regionale che, emergendo in più occasioni in particolare per uno dei personaggi principali, inficiano la tenuta complessiva. Anche perché la recitazione della giovanissima Camilla Nardini, essendo efficace e credibile, fa ancor di più risaltare le imperfezioni altrui.
Resta poi anche un dubbio sul piano della messa in scena: la scelta di non fare invecchiare la Madonna lasciandole l'aspetto di una fanciulla (così com'era quando concepì Gesù) è interessante. Viene però giustificata in quanto "non intaccata né dai segni del tempo né dal peccato". Allora ci si potrebbe chiedere perché altrettanto non accada al Figlio che aveva le sue stesse caratteristiche di non toccato dal peccato. Nella scena dell'Ultima Cena se ne rispetta l'iconografia classica mentre forse si sarebbe potuto osare anche in questo caso. Il riferimento storico ci sarebbe stato e in modalità inattaccabile. Infatti alcune comunità dei primi cristiani rappresentavano il Cristo come un giovane imberbe e con i capelli corti.
Dopo avere visto in anteprima il film .... Fiori di Sambuco Film (casa di produzione cinematografica indipendente) con il regista QVQ (alias Fabio Corsaro) ritorna, dopo 10 anni dalla realizzazione del film Ghiaie (2008), ad esprimersi nella materia che gli è più consona, la tematica religiosa, con un' opera veramente faraonica, per una produzione indipendente, [...] Vai alla recensione »
L' ho visto ad Albenga, certo se uno è avvezzo ale storielle finte della Marvel e di Star Wars è meglio che non spende i soldi, in una società dove tutto è finzione e tutto è fatto per distrarci dall' essenziale, ben venga un film così che racconta storia vera e dove i "supereroi" sono veri, in carne ed ossa, perchè così la Chiesa [...] Vai alla recensione »
Ma Sig.ra Alby1997 ovvero alias Emanuela Genovese, sono andato a leggere la sua recensione, Lei scrive su giornali cattolici credo, incluso Avvenire, (spero tanto ancora per poco ....) in quale sala Lei ha visto il film a Sanremo oppure ad Albenga, oppure alla press-presentation a Parigi per le preselezioni di Cannes 2019 ? Perchè Lei afferma che è un FILM DA EVITARE.
Vorrei dire che il film è difficile trovarlo nei cinema, ma vale veramente la pena consumare due ore del nostro tempo per conoscere cosa è stata per Maria rimanere in vita dopo la morte e resurrezione di Cristo; Lei lo ha perso tre volte: la prima quando è partito per la predicazione, la seconda quando è stato orribilmente crocifisso e la terza quando è asceso al [...] Vai alla recensione »
Io aspetterei ad ammainare la bandiera .... questo è un filmetto che avrà voce in capitolo, poi se il Vaticano lo ha benedetto, con tutti i suoi limiti produttivi, qualche cosa vorrà pur dire ..... la scena che mi ha più commosso ? l' abbraccio di Giuseppe a Gesù ancora bambino ..... veramente una umanità che trascende dallo schermo e penetra in platea [...] Vai alla recensione »
Io l' ho visto, un bel film con morale e verità li consiglio a tutti coloro che ci tengono alla loro anima .... la recensione ? Farlocca ....forse non hanno preso soldi di pubblicità dalla distribuzione .... credetemi ....voto 10
Se uno va al cinema per vedere gli effetti speciali truffa della Marvel, io mi chiedo, ma perchè ci sei andata a vederlo Silvietta ? Se vai a vedere un film su Maria o ti predisponi con spirito aperto, religioso, mistico oppure non entrare. Certo il film è scarno nei costumi e nella recitazione però la fotografia è molto curata, Maria azzeccata, i testi veramente da capolavoro, [...] Vai alla recensione »
Ho letto Giancarlo Zappoli sul film, due ore e venti minuti di film (che ho appena visto a Sanremo) liquidati con alcune criticità che non condivido:1) Zappoli dove lo ha visto il film ? Al cinema oppure con un link ? Perché la sua frase "....colonna sonora. Quest'ultima è onnipresente ed invasiva...." non corrisponde assolutamente a ciò che ho sentito io, all' Ariston addirittura alla fine dei titoli [...] Vai alla recensione »
Sono cattolica praticante e prego per chi sta denigrando questo film..... sopratutto commenti che ho letto qui sotto .... irripetibili ..... L' ho visto ed ho scoperto cose mai conosciute su Maria ed anche un alone di misticismo che non ho mai trovato in altri film religiosi. Bellissimo, vero, sincero, semplice, ma sopratutto utile alle nostre coscienze.
Credo sia 50anni, dopo il Gesù di Nazareth di Zeffirelli, che in Italia non viene prodotto un film così.Assolutamente da non perdere, attenzione questo è il CAP I - Escape to Ephesus, ci sarà un sequel dal titolo CAP II Teotokos.Grazie al regista ed alla produzione.
Secondo me è ridicolo l'atteggiamento del qvq regista (firmato quattrocento venti quattro) o 424...o Leonardo e così via... che si sta riempiendo la pagina di autoelogi. Se un film è brutto e il pubblico lo definisce così, rimane tale, se un film è fatto male rimane sempre così anche se a lei essendo l'artefice le piace, rimane nella critica, [...] Vai alla recensione »
Film che si chiama film solo perché lo chiama così probabilmente chi lo ha creato il fatto che continui a criticare con fake chi invece lo ha guardato non le fa onore. Creare un film è un lavoro e pare che questo non sia probabilmente il suo. Che poi lei sia un credente convinto nessuno glielo toglie stia sereno. Ho letto sulla sua pagina internet, sotto il nome del suo '' [...] Vai alla recensione »
Leggo dopo la recensione della sempre fedele pagina mymovies dei commenti offensivi che accusano la pagina di essere di parte solo con chi elargisce... Non credo sia così perché guardando il film addormentandomi e avendo anche pagato salato il biglietto mi sento di ringraziare chi obbiettivamente esprime un suo punto di vista. Inizio da ciò che più salta alle orecchie [...] Vai alla recensione »
Che sia un quasi_film religioso si è visto, la cosa fastidiosa dato anche il costo del biglietto, è come è stato fatto. Manca di ogni tipo di capacità, dalla regia alla musica fino agli attori principali che con un marcato e stonato genovese recitano """leggendo""" (imperdonabile per un film su grande schermo), si vede la totale assenza emotiva. I costumi sono grossolani, non c'è studio né competenze, [...] Vai alla recensione »
Film per modo di dire Non ho mai visto al cinema nulla di più inguardabile Sicuramente sarà stato fatto da fanatici perché se il film poteva essere compreso come un qualcosa di fatto con 2 soldi di fretta e con persone senza basi, i commenti che a raffica lo stesso regista che si chiama una volta AKE l’altra qvq e poi 424 sono offensivi e osceni verso critici come lo stesso che compare su moovies e [...] Vai alla recensione »
Ritorno a Maria, madre di Cristo, secondo Giovanni, l'apocrifo pseudo-Matteo e Clemens Brentano, biografo di Anna Katharina Emmerick (1774-1824), che ebbe visione della storia della donna. Attenzione: una recensione firmata A.K.E., sul sito ufficiale del film, dice che non è un film storico o biografico, ma teologico, e che doveva essere portato a Cannes.