Anno | 2019 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia, Argentina |
Durata | 72 minuti |
Regia di | Tiziana Lupi, Marco Spagnoli |
Attori | Manu Fernandez, Iago Garcia . |
Uscita | lunedì 16 dicembre 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 dicembre 2019
Le origini e la storia di Papa Francesco. In Italia al Box Office Il nostro Papa ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 5,5 mila euro e 4,9 mila euro nel primo weekend.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Iago Garcia, un attore noto in Argentina e Spagna ma anche in Italia ha accettato di interpretare il ruolo di Jorge Mario Bergoglio giovane a Buenos Aires e per fare ciò sente il bisogno di conoscere le radici familiari e culturali di colui che sarebbe diventato Papa Francesco. Inizia quindi il suo percorso dal porto di Genova da cui, nel 1929, la famiglia Bergoglio partì per emigrare in Argentina.
Questo più che interessante documentario ha alla base il libro omonimo scritto da Tiziana Lupi (che codirige con Marco Spagnoli).
Nel titolo, in quell'aggettivo possessivo, sta il senso profondo del film. "Nostro" non ha infatti il significato generico di un abbraccio retorico tra il Pontefice e i fedeli quanto piuttosto quello della rivendicazione di una condizione umana ed esistenziale. Papa Francesco è 'nostro' perché le sue origini sono italiane. Ma anche in questo caso non si tratta di una revanche nazionalistica. Semmai è il contrario. Perché chi continua a martellare l'opinione pubblica con lo slogan "prima gli italiani" finge scientemente di dimenticare che decine di milioni di 'nostri' connazionali nel corso del Ventesimo secolo dovettero emigrare. Non fuggivano da guerre ma erano "migranti economici" esattamente come quelli dinanzi ai quali (non solo in Italia ad onor del vero) si vogliono alzare i muri dei respingimenti lasciandoli in balia di torturatori e sfruttatori.
La relazione sui migranti italiani stilata all'epoca da un funzionario statunitense potrebbe averla firmata oggi un suo collega italiano. L'intero lavoro di Spagnoli e Lupi è finalizzato a porre in rilievo come l'attenzione di Papa Francesco non sia di taglio 'politico' (come vorrebbero i detrattori) ma sia sentita nel profondo di una condizione conosciuta direttamente in ambito familiare e riletta alla luce del Vangelo.
Ripercorrendo il viaggio della famiglia Bergoglio con la lucidità del documentarista ma anche con il desiderio di conoscere e capire, i due autori ci aiutano a comprendere meglio la figura di un uomo che ha fatto della coerenza il cardine della propria vita.
Ancora una volta quindi non resta che stupirsi dinanzi alla malafede di quelle alte sfere della Chiesa che fingono di scoprire ora quale sia la lettura del Vangelo che Francesco insegna e vive. Lo sapevano sin dal giorno della sua ascesa al soglio pontificio ma forse speravano di poterlo 'addomesticare' grazie anche all'influsso della Curia romana. Purtroppo per loro (ma fortunatamente per la Chiesa universale) non è andata così perché, come si dice nel film. "Bergoglio dice oggi da Papa quello che diceva da cardinale. Solo che Dio gli ha regalato un megafono".
IL NOSTRO PAPA disponibile in DVD o BluRay |
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Tentativo ambizioso. Raccontare le origini di papa Francesco e il motivo dell'attenzione del suo magistero agli "scartati" della Terra («Perché loro e non io?») attraverso la storia, nel secolo scorso, dell'epocale emigrazione italiana, e quindi anche della famiglia Bergoglio, dal porto di Genova a quello di Buenos Aires. Il "nostro" Papa lo si vede e si sente poco - solo le parole di alcuni discorsi [...] Vai alla recensione »
Prima di Cecchi Gori - Una famiglia italiana, parabola di una delle più grandi dinastie del nostro cinema, Marco Spagnoli ha affrontato, assieme a Tiziana Lupi, una delle figure più carismatiche del nostro tempo, Papa Francesco. Il nostro Papa è un originale e coinvolgente ritratto del pontefice, volutamente diverso dalle numerose rappresentazioni viste su grande schermo (da Chiamatemi Francesco - [...] Vai alla recensione »