New York fa da set a una commedia godibile e intelligente, travestita da sport movie. Dal 16 novembre su Amazon Prime Video.
di Ilaria Ravarino
Brittany ha 28 anni e la sua vita non va avanti. Non ha un vero lavoro, non ha un compagno e la sua salute risente dei chili di troppo, accumulati con uno stile di vita non proprio impeccabile. Convinta dal medico a prendersi cura di sé, decide di iscriversi a un gruppo di corridori amatoriali. Ma per accettarsi davvero per quello che è, e ritrovare la serenità, perdere peso è solo il primo passo di una lunga maratona.
Chiariamo subito: Brittany non si ferma più non è un film che imbocchi direzioni inaspettate o strade inesplorate. È un "feel good movie" sportivo e aderisce integralmente al genere: c'è un'eroina la cui vita sta andando a rotoli, la ventottenne Brittany Folgler, e correre la maratona di New York - con tutto ciò che comporta per una principiante: allenamenti, progressi, cadute - l'aiuta a rimettersi in sesto. E tuttavia, pur inserendosi in un percorso più battuto di un tratturo, il film di Paul Downs Colaizzo arriva al traguardo lasciando allo spettatore il senso che la corsa l'abbia vinta. O che almeno sia salito sul podio.
Scritto e diretto da un esordiente con un curriculum da sceneggiatore, a spingere la corsa di Brittany non si ferma più sono un insieme di piccoli dettagli che rendono la storia godibile, i personaggi realistici e il mondo della protagonista credibilmente insopportabile.