Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Vincenzo Salemme |
Attori | Vincenzo Salemme, Massimiliano Gallo, Tosca D'Aquino, Iaia Forte, Nando Paone Francesco Paolantoni, Giovanni Cacioppo, Andrea Di Maria, James Senese, Vincenzo Borrino, Antonella Morea, Mirea Flavia Stellato, Teresa Del Vecchio, Domenico Aria, Sergio D'Auria, Floriana De Martino, Oscarino Di Maio, Maria Esposito, Antonio Guerriero, Claudia Federica Petrella, Franco Pinelli, Fernanda Pinto, Giovanni Ribò, Roberta Soprano. |
Uscita | giovedì 22 marzo 2018 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,45 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 marzo 2018
Napoli. A casa Parascandolo fervono i preparativi per una magnifica festa sulla splendida terrazza dove il capofamiglia Gennaro vive con Teresa. In Italia al Box Office Una festa esagerata ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2 milioni di euro e 848 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Gennaro Parascandolo, geometra che tutti chiamano ingegnere, ha una moglie ambiziosa e una figlia alla viglia della maggiore età. Per festeggiarla ha deciso di dare una festa esagerata sulla sua terrazza sfacciata e affacciata sul mare. I preparativi fervono ma non tutti nel condominio sembrano gradire l'evento. Lucia Scamardella, vicina instabile e segretamente innamorata di Gennaro, decide sedurlo e di rovinargli la festa. Il pretesto glielo offre il decesso improvviso del padre che vive con lei un piano sotto ai Parascandolo. Gennaro, uomo di principi, non ha cuore di celebrare davanti al lutto di Lucia. Ma figlia e consorte non sentono ragione, figuriamoci dovere. Tocca a Gennaro trovare una soluzione e trovarla in fretta.
Una festa esagerata, versione cinematografica della commedia teatrale omonima di Vincenzo Salemme, appartiene a quei film che non hanno alcuna urgenza o necessità, tutto è semplicemente uno spettacolo di fuochi d'artificio.
Esponente di un cinema popolare pieno di slanci generosi come di vizi ricorrenti, l'autore napoletano rimuove la Storia e fa agire i suoi personaggi in un vuoto pneumatico. Se a mancare nel film è il motore collettivo, ridotto a esterni da "presepe" e a schermaglie da condominio, Una festa esagerata incoraggia quanto meno il cambiamento individuale del protagonista che si ribella alla voracità dei 'cari estinti' e alla sclerosi spirituale di Napoli. In linea col (consueto) cinema popolare italiano, Una festa esagerata esprime senza complessi la sua natura di spettacolo: gratuito, scoppiettante, colorato.
Se il colore è quello di Napoli, blu come il suo mare e il suo cielo, il suo destino è quello di bruciarsi subito, di consumarsi il tempo necessario per andare in scena. Cuore e centro del film è la napoletanità estroversa di Vincenzo Salemme a cui fa corona un gruppo di attori solidi che danno allo spettatore quello che si aspetta: Tosca d'Aquino la sciantosa con na vesta scullata, Iaia Forte la femmina indomita, Giovanni Cacioppo il siciliano fuori sede... A strappare risate di pancia è Massimiliano Gallo inerpicato in vere e proprie acrobazie di deformazione creativa del linguaggio e 'accollato' a Vincenzo Salemme, che gli serve la replica e poi chiosa con la complicità e la carica espressiva della lingua napoletana. È lei a nobilitare una materia narrativa impagliata e una commedia che finisce letteralmente 'alla deriva'. Per fortuna nel bel Golfo di Napoli. Quello che canta Caruso e quello in cui cambia rotta Parascandolo.
Napoli. Il geometra Parascandolo (V. Salemme) è ligio ai suoi doveri e obblighi e cerca di fare tutto secondo le regole e sopratutto senza abusare delle amicizie e conoscenze politiche; d’altro lato però moglie e figlia non sono dello stesso avviso, anzi, ne approfittano e vivono mondanamente giacendo nel lusso e nel piacere. Tutti sono pronti a festeggiare in maniera non del [...] Vai alla recensione »
Il geometra Parascandolo è un tranquillo professionista, marito devoto e padre di una figlia viziata che ha preteso, in occasione del raggiungimento della maggiore età, la festa perfetta. Non bastasse l'unica erede, ci si mette anche la moglie Teresa a non badare a spese e a mettere pressione al marito il quale, tra una manciata di olive e mega-confetti grandi come uova di dinosauro, dovrà districarsi [...] Vai alla recensione »
Che la critica si sia dimostrata sempre troppo severa con i film comici e a maggior ragione soprattutto nei riguardi dei film di Salemme, ci appare cosa scontata, se non forse anche prevedibile. In verità questa ultima pellicola del regista napoletano trasmette, sin dalle prime battute, una costante sensazione di buon umore che, in fin dei conti, non può far altro che giovare allo spirito [...] Vai alla recensione »
Pensavo fosse una commedia divertente ma alla fine si è rivelato un film noioso spesso con errori di montaggio e con battute troppo scontate. Poteva essere meglio.
Farà bene o farà male all'«Immagine» di Napoli? Chissà se la città ribelle (mica tanto) si porrà quello che sembra il suo maggior problema nel campo della fiction anche al cospetto di «Una festa esagerata», ultima commedia di Salemme ad aver fatto il salto dal palcoscenico allo schermo. Esclusi a priori gli ingredienti forti, il registattore vi ripropone quelli inconfondibili del suo modo affabile [...] Vai alla recensione »
Nel lussuoso appartamento affacciato sul golfo di Napoli la famiglia Parascandolo è pronta per celebrare il diciottesimo compleanno della viziatissima figlia Mirea. Ma proprio al culmine dei preparativi, la notizia della dipartita del signor Scarnardella, inquiIino del piano di sotto, esplode come un fulmine aprendo un interrogativo morale che interessa, realmente, solo il capofamiglia Gennaro (Vincenzo [...] Vai alla recensione »
Il romanticismo di Luciano De Crescenzo con il suo professor Bellavista, le lezioni di vita delle commedie di Eduardo De Filippo. Con "Una festa esagerata" Vincenzo Salemme galleggia tra questi topoi per regalare al pubblico una storia garbata, divertente, uno spaccato della nostra società. Quella che bada sempre meno al prossimo, che non se ne frega delle regole, una Napoli meno elegante di un tempo. [...] Vai alla recensione »
A casa Parascandolo fervono i preparativi per la festa di compleanno, da 150 invitati, della figlia diciottenne. Gennaro (Salemme) fa fatica a tenere a freno l'esuberante compagna (D'Aquino). In più, muore l'inquilino del piano di sotto. Rimandare? Far finta di nulla? Il vero pregio di questo film è l'assenza di volgarità, merce rara. Per il resto, si (sor)ride con il contagocce e sforzandosi, nonostante [...] Vai alla recensione »