Titolo originale | Due piccoli italiani |
Titolo internazionale | Two Little Italians |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia, Islanda |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Paolo Sassanelli |
Attori | Paolo Sassanelli, Francesco Colella, Rian Gerritsen, Marit Nissen, Kenneth Herdigein Dagmar Lassander, Tiziana Schiavarelli, Totò Onnis, Lia Cellamare, Mike Reus, Peter Michael Van Ijperen. |
Uscita | giovedì 14 giugno 2018 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Key Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,08 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 giugno 2018
Due ragazzi si trovano catapultati da un piccolo paesino della Puglia a Rotterdam, dove scoprono un mondo pieno di sorprese e di opportunità. In Italia al Box Office La vita ti arriva addosso ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 28,2 mila euro e 27,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Felice e Salvatore sono entrambi ospiti di un centro di assistenza per malattie mentali. Mentre il secondo svolge mansioni di pulizia in alcuni stabili, il primo ha paura del mondo esterno e soprattutto è bloccato nel ricordo di una mamma che pensa di poter ritrovare solo se potrà raggiungere l'Olanda. Quando Salvatore, che soffre di impotenza, si trova implicato in una situazione che gli fa pensare di aver commesso un grave reato nei confronti di una donna e di chi la difendeva, decide di fuggire. Porta con sé Felice e i due, una volta raggiunta l'Olanda, si troveranno coinvolti in situazioni tragicomiche.
Paolo Sassanelli non ha più nulla da dimostrare come attore cinematografico e televisivo e neppure come regista di corti.
Ha quindi deciso di misurarsi con la regia di un lungometraggio alla cui sceneggiatura ha collaborato. La sua prova raggiunge l'obiettivo grazie soprattutto alla sua sensibilità e alla sua presenza. Questo on the road europeo che dall'Italia si sposta in Olanda per poi raggiungere l'Islanda alterna gag di facile presa ad altre che invece si ripiegano sulla tenerezza che suscita il suo personaggio. Ben coadiuvato dalla vigorosa presenza di Francesco Colella/Salvatore, Sassanelli è in grado di sostenere anche le situazioni più farsesche e anche un po' corrive grazie alla totale innocenza che riesce a conferire al suo personaggio.
Felice ha subito un trauma nell'infanzia che lo ha mentalmente bloccato ad un'età mentale intorno ai sette anni. Di un bambino ha tutte le paure e le ingenuità ma anche la determinazione necessaria per ritrovare il suo unico oggetto del desiderio: la mamma. I suoi sguardi, la tonalità della sua voce, il modo stesso in cui cammina permettono al suo interprete di iscriversi nella parte alta della classifica di coloro che hanno portato sul grande schermo il disagio mentale.
“Due Piccoli Italiani” è una commedia agrodolce dove Sassanelli, qui, peraltro alla sua opera prima come regista di un lungometraggio, è riuscito benissimo a realizzare un’opera che, oltre ad essere in sé piacevole ed ironica, è soprattutto toccante, delicata e profonda. Essa, pur non trattando un argomento originale, quale, appunto, quello del legame [...] Vai alla recensione »
Film e interpretazioni ottime. Sicuramente consigkiabile per una piacevolissima serata.
Pur non occupando uno dei posti alti dello star-system italiano, Paolo Sassanelli ha prestato buone caratterizzazioni a una quantità di film. Per il suo esordio nel lungometraggio (dopo alcuni corti), s'è tagliato addosso la parte di Felice, sorta di fanciullino rimasto fisso all'età di sette anni che fugge da un centro psichiatrico assieme all'amico Salvatore, tipo esuberante quanto lui è spaventato [...] Vai alla recensione »
Un entusiasmo sfrenato accompagnato da una voglia matta di raccontare una storia nel modo più onesto hanno spinto Paolo Sassanelli a debuttare alla regia di un lungometraggio. Con umiltà, quasi con ingenuità, ma soprattutto con contenuti da trasmettere, Sassanelli si espone sia davanti sia dietro la macchina da presa. Due piccoli italiani racconta il viaggio di due pazienti in fuga da un istituto psichiatri [...] Vai alla recensione »
Sono adulti, sono amici, ma sono anche piccoli: per la loro ingenuità, la sprovvedutezza. Il loro mondo è un grigio istituto psichiatrico in Puglia, dove Felice (Paolo Sassanelli) passa il tempo a fantasticare sulla sua mamma perduta, mentre Salvatore, pur essendo un paziente, gode di una certa libertà e dà una mano come uomo delle pulizie. Poi una frustrazione di troppo fa esplodere Salvatore (Francesco [...] Vai alla recensione »
Interprete televisivo di grande successo Paolo Sassanelli ha avuto riscontri fin al suo esordio alla regia con il corto Uerra selezionato alla Mostra di Venezia nel 2009 e con i suoi successivi corti. La malinconia che percorre questo suo esordio nel lungometraggio a dispetto del formato da commedia picaresca punteggiata da gag, è sotterranea ma costante.
Paolo Sassanelli sa fare un po' di tutto: televisione, teatro, cinema. Ora, si è ritagliato anche un esordio alla regia per questa commedia strana, più agro che dolce, nella quale Felice (lo stesso Sassanelli), uomo che si comporta come un bimbo e Salvatore (disperatamente alla ricerca di una donna che gli guarisca l'impotenza) vanno in Olanda alla ricerca della madre del primo.
Con la crisi che non finisce, il cinema italiano si fa condizionare dal retaggio neorealista e stenta a reinventarsi fabbrica di sogni, per sottrarre il pubblico alle umiliazioni della realtà, ciò che Hollywood fece dagli anni 30' del '900. Cinecittà ha risposto in questo senso meno anche di altre cinematografie europee al suo ruolo consolatorio. Era il 2008 quando Ken Loach - regista britannico del [...] Vai alla recensione »