Il regista racconta con Pina Turco il suo nuovo lavoro, in Concorso alla Festa del Cinema di Roma e dal 22 novembre al cinema.
di Paola Casella
Lungo il fiume scorre il tempo di Maria, il cappuccio sulla testa e il passo risoluto. Un'esistenza trascorsa un giorno alla volta, senza sogni né desideri, a prendersi cura di sua madre e al servizio di una madame ingioiellata. Insieme al suo pitbull dagli occhi coraggiosi Maria traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un purgatorio senza fine. È proprio a questa donna che la speranza un giorno tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e potente, miracolosa come la vita stessa. Perché restare umani è da sempre la più grande delle rivoluzioni.
"È difficile riconciliarsi con una parte di se stessi almeno quando lo è separarsi, perché si presuppone una forma di accettazione di qualcosa che è fallato. Però questo fallo siamo sempre noi. E questo fallo è il punto di partenza di una trasformazione. Un cambiamento che non è un colpo di spugna ma una trasformazione dove siamo noi che ci muoviamo da un punto all'altro".
Diretto da Edoardo De Angelis e presentato in Concorso alla Festa del Cinema di Roma, Il vizio della speranza sarà al cinema dal prossimo 22 novembre. Nel cast, oltre a Pina Turco, interprete di Maria, troviamo anche Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio e Odette Gomis.