Titolo originale | Christine |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, Biografico |
Produzione | USA |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Antonio Campos |
Attori | Rebecca Hall, Michael C. Hall, Tracy Letts, Timothy Simons, J. Smith-Cameron Maria Dizzia, John Cullum, David Alexander (II), Kim Shaw, Ian Covell, Bernie Ask, Morgan Spector, Jayson Warner Smith, Kimberley Drummond, Lindsay Ayliffe, Susan Pourfar, Rachel Hendrix, David Foster (III), Ritchie Montgomery, Alec Cabacungan, John Newberg, Susie Spear Purcell, Wayne Reynolds II, Theresa O'Shea, Wayne Hughes, Sherry Davis, Carl Palmer, Lane Morris, Rebecca Koon, Stuart Bates, Anissa Matlock, Stacy Hall, Meghan Strange, Masey McLain, Allan Cox, James Rackley, Hannah Black, Anthony Triceri, Bradley Dewitt C.. |
Tag | Da vedere 2016 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 26 novembre 2016
La storia di Christine Chubbuck, giornalista televisiva degli anni '70 che, dopo un periodo di successo, cadde in depressione. Il film è stato premiato a Torino Film Festival, ha ottenuto 1 candidatura a Spirit Awards, Al Box Office Usa Christine ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 294 mila dollari e 14 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Il 15 luglio del 1974 Christine Chubbuck, 29 anni, giornalista di una tivù di Sarasota, Florida, dopo aver letto la notizia di una sparatoria in un locale della zona, estrae dalla borsetta sotto la scrivania una pistola e annuncia il proprio tentato suicidio, quindi si spara risolutamente alla nuca. Il film di Antonio Campos, scritto da Craig Shilowich, racconta gli ultimi tempi di Christine, la sua passione per il lavoro, il contrasto con le decisioni della rete e del suo capo, il fantasma della depressione che si era già affacciato in passato, in quel di Boston, e la premeditazione che l'ha condotta a inscenare il primo suicidio in diretta della storia del giornalismo televisivo.
Il film di Campos non è l'unico lavoro dedicato al caso della Chubbuck: di questo stesso anno è anche il documentario di Robert Greene che racconta il lavoro messo in atto dall'attrice Kate Lyn Shell per impersonare Christine in un film che non si farà mai (Kate plays Christine), ed è cosa nota che fu proprio la vicenda della reporter di Sarasota ad ispirare la feroce satira di Lumet, Quinto Potere. Non c'è vero sarcasmo, invece, nel biopic del newyorkese Campos, ma c'è una misteriosa autoironia della protagonista, nel suo ridere per non piangere del medico che non sa che è ancora vergine, nel suo fare quel che fa pur sapendo che "tanto non lo guarderà nessuno": una sfumatura obliqua, che spezza il registro drammatico tout court e arricchisce una caratterizzazione già affascinante di suo, cui dà vita e anima una Rebecca Hall in stato di grazia.
Perfettamente inserita nel quadro anni Settanta della cittadina balneare, della redazione e degli studi della televisione locale, che il film ricrea con grande precisione e suggestione, e perfettamente credibile nel suo sogno di farcela, di andare a Baltimora, di fare il salto di Network, e nella delusione che ne consegue, la Christine della Hall si staglia dal contesto senza forzare alcun gesto o tono di voce, semplicemente per la forza della sua presenza e la complessità del suo ritratto psicologico. Sicura del proprio talento, al punto da reputarsi in diritto di ciò che non ottiene, eppure instancabile nel tentare di perfezionarsi e nel mettere in atto nuove strategie, sa farsi molle al primo appuntamento col collega spasimato, bimba e madre della sua stessa madre.
Con la sua fine intelligenza e la sua scarsa empatia sociale, Christine sembra guardare al di là del presente immediato e della sua ridicola stanza da letto, dritto verso di noi, spettatori del futuro, che di lei conosceremo sempre e soltanto l'inquietante fantasma. Col suo affrettato andare a nero, dando il taglio ad una vita che coincide col lavoro, il film finisce, e non c'è coda sentimentale che possa riportare l'emozione ai livelli di quando c'era lei in scena.
Christine è una giornalista televisiva meticolosa e impegnata, reduce da un brutto esaurimento nervoso e costretta a convivere con la madre separata in un piccola cittadina della Florida. Lo stress cui è sottoposta nell'ambiente di lavoro ed una rigidità caratteriale che le rende difficile qualsiasi relazione con gli altri, la condurranno ben presto a maturare l'insano [...] Vai alla recensione »