Anno | 2014 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Regia di | Alessandro Damiani |
Attori | Alice Della Valle, Samuele Della Valle, Simone Corà, Vania Gatto, Carlo Cavalli Mario Chiodetti, Marco Airoldi, Tomaso Bortoluzzi, Stefano Damiani, Alessia Preda, Gabriele Sottocasa, Pasquale Bevilacqua, Fabio Corradi, Ermanno Maculan, Carlo Riva, Santina Minuto, Gianni Colombo. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 4 luglio 2014
Un thriller ambientato nella notte di Halloween.
CONSIGLIATO NÌ
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Durante la notte di Halloween, l'intero cast di un cortometraggio horror trova la morte in un incidente stradale. Mentre la notizia sconvolge la città di Varese, il titolare della casa di produzione cercherà di sfruttare la tragedia a fini commerciali, coinvolgendo nello squallido piano il figlio azionista, una socia-amante e la consulente legale. In breve, i quattro personaggi saranno inghiottiti in un vortice dove i confini tra incubo e realtà sfumano di continuo. Quando il sangue comincia a colare spetta ad un commissario di polizia far luce sulla vicenda.
Alla base di Scherzi - Il film c'è un corto omonimo, riproposto all'inizio di questo lungometraggio che guarda tanto alla gloriosa formula a episodi quanto alla chiave meta-filmica in voga qualche anno fa (gli attori che muoiono nella prima sequenza sono gli stessi del cortometraggio del 2012). Benché legati da una cornice, che avvia il meccanismo di vendetta come nei vecchi titoli della Amicus, i quattro segmenti differiscono per tono e genere, alternando il thriller a sferzate horror con buona scelta stilistica. Fatta in casa e necessariamente radicata all'ambiente varesino, la pellicola diretta da Alessandro Damiani e scritta insieme a Stefano Damiani e Paolo Franchini, trova il giusto passo dopo una prima parte troppo incerta, in cui vengono fuori tutti i difetti propri di produzioni similari: cattiva recitazione, approssimazione della messa in scena, un diffuso imbarazzo nel tenere le fila del discorso globale. Con la comparsa di un risoluto commissario di polizia, accompagnato da due appuntati-macchiette, l'intreccio acquista tuttavia coesione fino ad una parte finale che regala qualche brivido genuino.
Una volta entrato in sintonia con la dimensione a budget vicino allo zero, infatti, lo spettatore bendisposto può godere di un raccontino realizzato con tutti i crismi del genere, dove un lussuoso albergo circondato da un fitto bosco fa da cornice al gelido stringersi della vendetta intorno al personaggio di Monique (Annick Mustapic, la migliore della compagnia): tra citazioni di Lucio Fulci e omaggi un po' troppo smaccati a Shining, Damiani riesce a creare una dimensione sospesa sull'incubo, con pochi e azzeccati tocchi. Peccato che la chiusura torni ad abbassare il livello. Body Count alto: dodici morti all'attivo.
In apertura una citazione di Jorge Luis Borges: «Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che niente è reale».
SCHERZI - IL FILM disponibile in DVD o BluRay |
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forte, tonico, assolutamente intrigante, una tensione che non si allenta mai, con un finale davvero a sorpresa. un'opera prima di rara intensità che prelude ad un futuro prolifico per questi ragazzi spinti da una passione vera e che non si lasciano ammaliare dalle solite sirene del mondo un tempo di celluloide...la prova che quando vi è il talento anche il dio soldo passa in secondo [...] Vai alla recensione »
Ha tutti i pregi e i difetti di un'opera prima. Entusiasmo e passione si percepiscono ogni momento. D'altra parte evidenti pecche "di gioventù" quali ad esempio una recitazione talvolta poco convincente, alcune scene montate in modo non esattamente logico, enfasi di intonazione eccessiva penalizzano la buona idea generale del film.
forte, tonico, assolutamente intrigante, una tensione che non si allenta mai, con un finale davvero a sorpresa. un'opera prima di rara intensità che prelude ad un futuro prolifico per questi ragazzi spinti da una passione vera e che non si lasciano ammaliare dalle solite sirene del mondo un tempo di celluloide...la prova che quando vi è il talento anche il dio soldo passa in secondo piano.