Fili Invisibili

Elena, con la piccola Benedetta, la prima figlia nata in Italia, nel 1993 va a vivere in India, dove sposa Baba Ji, con il quale ha altri tre figli. Il fratello Manolo, maestro di sci, sposa dopo vent'anni una sua ex allieva belga. La coppia ha una figlia, Clara, che ha 6 anni e vive tra Bruxelles (insieme al fratello adottivo Alexandre, etiope, oggi sedicenne) e Alagna, piccolo comune delle Alpi dove il padre lavora. Una famiglia che abbraccia il mondo intero. Il viaggio del regista Andrea Papini inizia dall'India, dove vola a incontrare l'amica Elena che non vede da diciotto anni, e poi a Bruxelles, dove vive Clara. Questa famiglia sparsa in quattro continenti su cinque, con le sue culture eterogenee, è raccontata lasciando parlare i protagonisti nei loro luoghi di lavoro e di vita: sulle piste da sci del Monte Rosa, nella casa di Bruxelles, nella caotica India. E nello scorrere del filmato, mentre ci si accorge di trovarsi di fronte alle tensioni e ai sogni degli ultimi decenni, fa capolino la storia, come quando Manolo mostra la famosissima foto di Che Guevara, a lui dedicata da Alberto Korda, il fotografo che eseguì quello scatto. Completano il lavoro le immagini estratte dell'archivio storico dell'Istituto Luce, riguardanti l'emigrazione italiana in Argentina e la battaglia di El Alamein della Seconda guerra mondiale.
Il documentario è stato ultimato anche grazie alla collaborazione di Marechiarofilm, la società fondata dalla regista Antonietta De Lillo, ideatrice del progetto del film partecipato Oggi insieme domani anche, un'indagine sull'amore e sulla separazione nell'Italia odierna.