Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 35 minuti |
Regia di | Costanza Quatriglio |
Attori | Alba Rohrwacher, Anna Balestrieri, Michele Riondino, Gaetano Aronica . |
Tag | Da vedere 2013 |
MYmonetro | 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 novembre 2024
Un film sulla soglia del dolore, dell'ossessione per la chimica, dell'amore per il proprio lavoro. Il film è stato premiato a clorofilla,
CONSIGLIATO SÌ
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Stella, una studentessa di farmacia viene inserita in un gruppo di ricerca per svolgere la sua tesi. Poco alla volta si rende conto che il tempo trascorso nel laboratorio di chimica è insalubre, qualcuno sta male, si parla di coincidenze. Anna, una sua amica, vorrebbe che la ragazza lasciasse il laboratorio, invano. La vicenda di Stella si intreccia con quella di un dottorando che ha già percorso la strada in cui la giovane si imbatterà.
Nel dicembre 2008 la notizia dell'apposizione dei sigilli ai laboratori di chimica alla facoltà di farmacia dell'università di Catania, a causa del sospetto ambientale, oltre al ritrovamento del memoriale del dottorando Emanuele Patané, morto di tumore al polmone nel 2003, hanno costituito per Costanza Quatriglio lo spunto per dare l'avvio alla lavorazione del film. Nel diario il ventinovenne denunciava le condizioni insalubri dei locali non idonei alla ricerca scientifica.
Un processo tutt'ora in atto, che vede imputati i vertici della facoltà per inquinamento e discarica non autorizzata. Vincitore del premio "Gillo Pontecorvo - Arcobaleno Latino", Con il fiato sospeso è il frutto di una lunga documentazione che mette in luce l'obsolescenza di strutture preposte alla ricerca oltre all'amara constatazione della ricattabilità in cui spesso vivono gli studenti universitari.
Dopo l'intenso ritratto dell'analfabeta Vincenzo Rabito, Terramatta, Costanza Quatriglio con questo breve e intenso film ritorna al linguaggio della fiction, anche se poi non rinuncia a certi stilemi del documentario. Una scelta registica precisa, etica, tesa a svelare la "macchina cinema", la messinscena che vi sta dietro, con tanto di stesura di una sceneggiatura, del lavoro con attori professionisti, quasi che la realtà sia troppo drammatica e dolorosa da dover essere filtrata, elaborata. Buona la scelta di Alba Rohrwacher nei panni di Stella e di Michele Riondino che dà voce alle parole di Emanuele.
Si parte da una storia che il pubblico italiano, come troppo spesso capita, ha scoperto insieme al pubblico internazionale proprio grazie al film, una storia che avrebbe dovuto scandalizzare tutto il Paese da diversi anni e che invece non ha avuto il giusto appeal per le ribalte mediatiche dell'informazione; fortunatamente non l'ha pensata così Costanza Quatriglio, che ha lavorato a [...] Vai alla recensione »
Una sola domanda: cos'è sta roba? Si prende spunto da una vicenda reale e drammatica come la morte di un giovane ricercatore, ma spunto per cosa? Il corto non sta in piedi, la "confessione" della Rorwacher serve solo a mettere in mostra la sua capacità recitativa, ma è fine a sè stessa. E l'amica, che c'azzecca? Una tardopunk che diventa quasi la protagonist [...] Vai alla recensione »