Anno | 2012 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 133 minuti |
Regia di | Manuel Giliberti |
Attori | Piera Degli Esposti, Nino Frassica, Galatea Ranzi, Giulia Gulino, Lucia Sardo Vincenzo Crivello, Evelyn Famà, Mita Medici, Chiara Caselli, Luchino Giordana. |
Uscita | giovedì 8 novembre 2012 |
Distribuzione | Capetown |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 6 novembre 2012
Una umanità, quelle delle quattro storie, che trova nelle donne un'àncora di salvezza. L'unica vera anima che potrà salvare questo mondo. E la Sicilia, come metafora. Sempre.
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CONSIGLIATO SÌ
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Sicilia 1966. Un duchino un po' svanito si è messo in testa di adempiere un voto paterno: raggiungere a piedi Gerusalemme. Non potendolo fare realmente, cammina ogni giorno nel giardino di casa contando il percorso compiuto seguito da Carmelina, una servetta dallo spirito brillante. Camminando le racconta delle storie che sono legate dalla presenza di un anello. Nella prima siamo nel 1197 e Costanza d'Altavilla racconta del proprio amore per il figlio Federico II pari solo al disprezzo che nutriva per il marito. Nel secondo (1608) il Caravaggio dipinge una prostituta nei panni di una santa. Nel terzo (1920) Franca Flor io rifl ette amaramente sul passato e sulla decadenza della famiglia. L'ultimo racconto è opera di Carmelina la quale racconta dell'inizio degli Anni Sessanta e di una Santa sull'altare impegnata ad ascoltare fatti e misfatti dei fedeli che a lei si rivolgono.
Il film di Manuel Giliberti è intriso di un'intensa sicilianità da cui emergono due elementi determinanti. Giliberti è un architetto che ha sempre alternato la pratica professionale con quella di scenografo per produzioni teatrali e cinematografiche di rilievo. In questo film si può verificare quanta sia la sua attenzione nel collocare le vicende in spazi che, quasi precedendo le parole, le sostengono e offrono loro un ulteriore spessore. Che si tratti degli interni in penombra del passato remoto o di un lussuoso palazzo degli Anni Venti, ogni inquadratura dispone oggetti e persone in modo tale da far risaltare il senso del tempo in cui la narrazione è collocata. Giliberti poi ama la terra che racconta e la conosce, sia sul piano della Storia che su quello dell'umanità che la abita. Viene aiutato, nel mostrare questa sua passione, da attrici e attori pronti a prestazioni di carattere più teatrale (Caselli, Ranzi) o più 'libere' ma sempre con un retrogusto letterario, come si può osservare nella coppia Frassica -Famà. Quel duchino surreale e quella servetta pronta alla replica formano un duo che ha un sapore quasi pirandelliano che fonde l'assurdità dell'assunto con il realismo dei dialoghi. Su tutto poi domina la 'Santa' vivente al centro di un altare e pronta per la processione del giorno successivo interpretata da una Piera Degli Esposti dalla straordinaria ironia mimica e vocale.
L'anello, filo conduttore alle storie, passa da una donna all'altra, secolo dopo secolo Si racconta il percorso di vita, i valori, la passione e soprattutto i disagi e dolori vissuti da queste donne . Un dramma che coinvolge donne diverse ma accomunate dalla medesima volontà di sperare in una condizione migliore di vita, anche a costo di dover sacrifi [...] Vai alla recensione »
MADRE E DONNA Si racconta il percorso di vita, i valori la passione e i disagi delle protagoniste La regia è di Manuel Giliberti. La trama tratta di alcune storie di donne in Sicilia, protagoniste di un momento cruciale nelle loro rispettive vite congiunte indissolubilmente a quella del proprio uomo, e legate a quelle delle altre protagoniste, e che si intrecciano grazie a un anello che [...] Vai alla recensione »