Titolo originale | Girlfriend in a Coma |
Anno | 2012 |
Genere | Documentario |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Annalisa Piras |
Attori | Bill Emmott . |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento lunedì 18 febbraio 2013
Uno stile crudo per un documentario che analizza il declino del Belpaese.
CONSIGLIATO N.D.
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Richiamandosi alla filmografia di denuncia di Michael Moore, passando da Adam Smith al Bunga Bunga, questo documentario esplora il lato oscuro dell'Italia di oggi, concentrandosi sul declino politico, economico e sociale del paese, prodotto - secondo gli autori - da un collasso morale senza eguali in Occidente. Un declino considerato terminale e che affonda le radici in una politica corrotta legata alla mafia e nei monopoli mediatici che esaltano la mediocrità, in quello che è stato il paese della creatività, della generosità di spirito e del patriottismo, oggi ridotto in coma da una sorta di anestesia morale. Autori del documentario sono Bill Emmott, per molti anni direttore dell'Economist (sua la famosa copertina su Silvio Berlusconi definito "inadatto a governare"), e la reporter e filmmaker italiana Annalisa Piras, residente all'estero da diverso tempo.
Il documentario muove dalla passione di Bill Emmott (ex direttore dell'Economist) per l'Italia. Il giornalista cerca di investigare come il nostro paese abbia perso molta della sua credibilità e per fare questo intervista politici e scrittori: Monti, Fornero, Saviano,Travaglio, Servillo e Marchionne per fare alcuni nomi. E' evidente che il giornalista indaga su vari aspetti che vanno [...] Vai alla recensione »
L’unica cosa poco azzeccata del film “Girlfriend in a coma” è la parola girlfriend, che sa di ragazza giovane, delicata, una fidanzata in fiore appunto. E’ una ragazza in fiore quella che si vede in un video della canzone di Edoardo Bennato, 1987, Ok Italia, “…le calze con la riga nera, al tempo stesso sexy ed austera, la tua bandiera ondeggia e ti [...] Vai alla recensione »
è molto interessante anche perche' ò la prima volta che si gira un film costruito in questo modo e con queste spiegazioni secondo me mi pare che non ci siano espressione tipiche di un pensiero politico presiso e per questo mi è piaciuto molto finalmente qualcuno che ha trovato il coraggio spero non venga ulteriormente censurato....se messo in onda sulla rai in questi giorni poteva aiutare gli italiani [...] Vai alla recensione »